11. Rivelazioni

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Merlino era rimasto a bocca aperta: un po' per lo sconcerto di fronte a quel fiume di parole in piena, un po' per la sorpresa nel rendersi conto che Lynn sapeva perfettamente tutto dei suoi poteri, aveva fatto cadere il fungo che teneva in mano. Inoltre, era piuttosto imbarazzato per la deferenza con cui la ragazza lo trattava, perché non era affatto abituato a essere adulato: così anche lui, sussurrando, le rivolse una raffica di domande.

"No, per favore, non c'è bisogno di inchinarsi: come forse sai, a Camelot quasi per tutti sono un semplice servo, dammi pure del tu! Ma come fai a conoscermi? E dove siamo? Non credo di aver ben capito, puoi spiegarmi da capo? E Sir Gillian sta bene? E alziamoci, ti prego!"

"Certo, sono proprio una stupida, è che sono talmente emozionata e felice e sollevata che non so come comportarmi, mi dispiace infinitamente!"

Entrambi si alzarono in piedi, mentre la luce stava calando sempre di più.

"Spero di riuscire a spiegarmi bene; ecco, le cose in breve stanno così: non siamo molto lontani da Camelot, che disterà circa dieci giorni a cavallo, però ci troviamo parecchi anni dopo il regno di Artù. Gilbert, che è il mago a capo del villaggio qui vicino ed è come un padre, un nonno per me, che mi ha praticamente adottato perché ero rimasta sola, mi ha raccomandato di non rivelarti troppe cose che tu ancora non sai... Cose del tuo futuro che, invece, noi conosciamo, capito? Perché tu sei una leggenda, il mago più forte di tutti i tempi e lui ha cercato di portarti qui da noi perché pensa che solo tu potresti risolvere il problema che ci affligge. Tu sei da sempre il suo eroe, il suo maestro in un certo senso, anche se non ti ha mai incontrato."

"Quindi i portali erano stati aperti solamente per arrivare a me, giusto?"

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"Quindi i portali erano stati aperti solamente per arrivare a me, giusto?"

"Sì, certo, Gilbert non voleva fare nulla di male, né farvi troppo preoccupare, però il suo potere non è sufficiente: muoversi tra le dimensioni spazio-temporali - mi ha spiegato che si dice così - richiede una quantità superiore alla sua forza. Dapprima, ha provato ad aprire un portale nel castello, ma non è riuscito ad orientarsi bene e invece si è aperto nella stalla... Io ero lì vicino a lui, ho visto tutto davvero... Quando ha visto il muso di un cavallo... Beh, ha cercato comunque di attraversare il portale, ma è stato respinto all'indietro, il suo potere non è abbastanza per riuscire ad entrarvi; però, se qualcuno dall'altra parte si trova vicino, può venire risucchiato."

"Ah, ora capisco, così Sir Gillian che si trovava lì è stato portato qui."

"Sì, all'inizio era molto spaventato: ci ha accusato di essere degli stregoni e ci ha minacciato dicendoci che ci avrebbe portato al cospetto di Uther... Così, abbiamo capito che il padre di Artù era ancora al potere e che eravamo più indietro nel tempo rispetto a quanto pensavamo: Gilbert, in realtà, pensava di trovarti in un periodo in cui tu, beh questo te le posso dire penso, tu sei introvabile... Penso che tu ti sia nascosto, però sei vivo, non preoccuparti."

Lynn aggiunse quest'ultima frase per rassicurare Merlino, che aveva aperto la bocca con un'espressione allarmata.

"E Artù? Di quanto dopo stai parlando esattamente rispetto ad ora, cioè dalla scomparsa di Sir Gillian? Mesi, anni?"

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