Continuo a fissare il modo in cui le sue labbra sono dischiuse i suoi occhi stretti in due fessure e le sue fossette scavate sulle guance mentre ride per la mia squallida battuta. Magari è solo l'alcool che scorre nelle mie vene a far sembrare ogni sua mossa qualcosa di spettacolare e bellissimo. O magari è il mio subconscio che si sta facendo avanti.
"Non posso credere che tu definisca i miei amici come ragazzi che fanno uso di marijuana dalla mattina alla sera" afferma mantenendo il suo sorriso.
"Beh, è quello che so, è quello che la gente dice" rispondo a tono.
"Sei così...superficiale, non dovresti ascoltare sempre quello che la gente intorno a te dice, perché loro conoscono solo la storia posta da un punto di vista, ed esso è qualcosa di estremamente soggettivo, non puoi vedere solo una sfumatura di un qualsiasi colore, ma devi vederle tutte per poi decidere quella che preferisci" mi spiega.
"Woah! Non pensavo che tu fossi così intellettuale Styles!" lo schernisco.
"Ed io non pensavo che tu potessi avere una sana conversazione con me"
"Touché!" La distanza da noi si è ridotta drasticamente, tanto che le nostri ginocchia si sfiorano l'una con l'altra, e riesco a vedere il suo respiro uscire a leggeri sbuffi più chiari data la, ormai fin troppo, bassa temperatura.
"Sei sicuro di non voler indietro la tua giacca? Fa davvero freddo qui fuori, e se ti ammali non voglio prendermene la responsabilità" dico stringendomi maggiormente nel suo capo che, indossato da me, potrebbe contenere un'altra persona della mia medesima statura.
"No grazie, io sto bene, e tu sei anche sotto l'effetto dell'alcool il che ti rende più vulnerabile a raffreddarti" mi rassicura.
"Come sai che ho bevuto qualche alcolico?" chiedo perplessa.
"Il tuo alito, posso sentirlo anche da qui, sa di vodka per la maggior parte" mi risponde portandosi una mano tra i ricci ribelli cercando di sistemarli leggermente.
"Mmh, giusta osservazione" ammetto, wow forse mi sbagliavo sul suo conto, forse è meglio di quello che la gente dice. Rabbrividisco per una nuova folata di vento e porto incosicamente le mie mani nelle grandi tasche della giacca di Harry. Le mie sottili dita sfiorano qualcosa di plastica e, per quanto cerchi di trattenere la mia curiosità, inizio a prendere quell'oggetto tra il pollice e l'indice cercando di scoprire cos'è. Sembra essere una bustina di plastica quadrata e particolarmente leggera.
Ti prego, fa in modo che non sia quello che penso, non può essere vero, è solo un'idea che mi sta balenando in testa senza senso. Tiro cautamente fuori la mano e quando la apro trovo sul mio palmo l'unica cosa che non volevo vedere. Una busta trasparente chiusa contenente della mariujana. Gillian aveva ragione, Zayn aveva ragione ed anche Ethan. Un sospiro smorzato esce dalla mia bocca mentre i miei occhi si spostano sul volto di Harry che mi fissa confuso, il suo sguardo scorre lungo tutto il mio corpo fino a quando non trova il motivo della mia reazione. Le sue guance perdono completamente il colore roseo di prima e la sua espressione diventa impassibile.
"Non è quello che pensi" cerca di giustificarsi, ma per cosa? Non ha bisogno di farlo, non è un mio amico, non dovrei preoccuparmi di lui. Non dovrei.
"Non penso niente Styles, cosa dovrei pensare?" la mia voce esce tagliente e distaccata mentre lui si sposta più lontano da me.
"Io..." prova a creare una frase di senso compiuto ma io lo blocco scuotendo il capo "Tu niente Harry, sai, ho solo avuto la certezza che sei come gli altri ti descrivono. E non sono solo voci di corridoio, è quello che sei realmente" affermo. Posso giurare di vedere, anche solo per un istante, i suoi occhi diventare più lucidi; ma poi prendono una sfumatura più scura di prima. Una sfumatura che speravo di non rivedere di nuovo.
"E come mi descrivono, uh? Come il cattivo ragazzo da cui stare lontano? Sei così superificiale e patetica Faith" il suo tono di voce arriva forte e affilato come una lama che mi penetra lo stomaco.
"Patetica? Io? Non sono io quella che va in giro con della droga nelle tasche" rispondo.
"Cosa ne sai tu di me? Cosa ne sai di quello per il quale porto quella roba con me?"
"Non so niente di te, Harry, ma so abbastanza per capire che non voglio averti intorno"
"Davvero? Perché fino a dieci minuti fa sembrava ti piacesse avermi intorno" dice sicuro di sé, sa di aver ragione. Lo so anche io.
"Perché per un istante ho pensato che tu fossi normale"
"Cosa ne sai tu della normalità? Potrei definirmi più normale di te se volessi"
Perché stiamo disctuendo? Perché gli sto parlando? Perché non me ne sono andata quando l'ho riconosciuto? Perché non me ne vado ora?
"Sai cosa, pensala come ti pare, ma io non voglio più aver nulla a che fare con te, Harry" una risata esce dalle sue labbra, ma non è come la precedente, non ha quell'effetto amaliante che farebbe sorridere di rimando chiunque; questa è fredda, distaccata, sarcastica, quasi maligna oserei dire.
"E' la terza volta che dici la stessa frase, non ti credo più su questo ormai, non ti credi più neanche tu. Sappiamo entrambi che in qualche modo tu mi parlerai ancora ancora, ancora ed ancora. Perché non puoi fare a meno di voler scoprire nuove cose su di me, posso sentirlo Faith. Posso percepirlo come l'alcool nella tua bocca"
Le sue parole mi spiazzano, come fa a capirlo? Come fa a capirmi? Sembro un libro aperto, un libro di cui lui sta sfogliando tutte le pagine lasciando per ognuna il suo marchio indelebile.
Il clacson di un'automobile suona tre volte di fila ed i miei occhi vedono il veicolo di Zayn parcheggiato dall'altro lato della strada. Posso intravedere lo sguardo di Ethan su di noi, mi affretto a ridare la giacca nera ad Harry che mi fissa con uno sguardo impassibile.
"Scusa, ma i miei amici mi aspettano" marco la terza parola sperando che lui comprenda a pieno le mie parole.
"Ti ricordo che sono stato io qui con te tutta la serata, quando i tuoi amici se la spassavano da qualche altra parte" mi rammenda con amarezza.
"Nessuno te lo ha chiesto Styles, nessuno ti ha chiesto di venire da me" gli rispondo a tono raggiungendo la macchina scura.
Quando chiudo lo sportello dell'auto la voce di Ethan si fa spazio nella mia mente "Che cazzo facevi con Harry Styles? Che cazzo facevi lì con addosso la sua giacca?" mi volto guardandolo con uno sguardo omicida.
"La domanda non è cosa facevo io, ma cosa facevate voi! Dove merda eravate? Eh? Mi avete fottutamente lasciata sola in quella festa del cazzo, cosa avrei dovuto fare, eh?"
-------Angolo autrici: Hey girlssss! Si, siamo riuscite ad aggiornare presto, di nuovo, voleva ringraziarvi per le quasi 400 visualizzazioni raggiunte, e magari, potreste lasciare un 'mi piace' ed anche un commento (anche critico) dove dite quello che pensate della storia.
xX baci baci
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Stake [Harry Styles]
Fanfiction{slow updates} «Nella vita puoi trovare diversi tipi di amore: lussurioso, platonico, d'infanzia, fraterno, caotico, doloroso, corrisposto e molti altri. Ma quando incontrai Harry Styles nessuno di questi era anche solo lontanamente paragonabile a q...