Chapter 13

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Freddo e scuro, è tutto così qua fuori, pochi lampioni illuminano le strade buie mentre i miei occhi vagano da un lato della strada all'altro cercando Harry.
Odio il fatto di essere stata così impulsiva, ma ho bisogno di sentirgli dire perché se ne è andato via di colpo. Ho bisogno di saperlo per poter smentire le parole di Gillian.

Se è andato via a causa mia e di Ethan, se è andato via per me.

La luce di un lampione traballa leggermente ed io abbasso lo sguardo sul motivo del tanto movimento da parte di quell'oggetto, notando una chioma riccia che gli tira ripetutamente dei feroci calci. Mi avvicino strattonandolo per la spalla sperando che smetta di incazzarsi con quell'oggetto.

"Che cazzo vuoi tu ora?" ulula fissandomi male, un cipiglio sembra essersi insinuato perennemente sul suo volto; la mia mente mi riporta alla serata della festa e a come strizzava leggermente gli occhi ridendo felicemente.

"Io, perché te ne sei andato?" domando confusa, il suo sguardo è vuoto e le sue pupille più dilatate del solito facendo prevalere il nero di esse invece che il suo fantastico verde smeraldo. La sua lingua schiocca sul suo palato producendo uno strano rumore, l'unico rumore qui fuori.

"Dovresti essere dentro con il tuo ragazzo" afferma posando i suoi occhi su un punto indefinito dietro di me, un'amara risata sfugge dalle mie labbra screpolate per il troppo freddo.

"E tu dovresti imparare a non sviare sempre le domande a cui hai paura di rispondere, Harry" controbatto.
Dovrei essere con Ethan, dovrei essere lì con quelli che sono i miei amici, non qui con Harry, ma allora perché sono qui con lui?

"Non ho paura di rispondere, non ho paura di questo" dice facendo volare quelle parole nell'oscura notte guardandomi quasi con disprezzo.

"Sai cosa? Hai ragione Harry, non dovrei essere qui con te, dovrei essere lì dentro -indico con l'indice l'edificio dove si trova il mio appartamento- ed è esattamente dove ora tornerò, e mi godrò la mia serata senza pensare ai motivi per il quale tu sei così... imprevedibile" esito leggermente sull'ultima parola per poi voltarmi con l'intenzione di rientrare in casa. Il rumore degli stivali di Harry che calpestano veloci il suolo è sempre più forte finché il mio braccio viene strattonato impedendomi di andare avanti.

"Mi sentivo solo" confessa, giro lentamente il collo rimanendo sempre di spalle, aspettando che continui dandomi una spiegazione "eravate tutte delle coppiette innamorate ed io ero solo, quindi ho semplicemente deciso di andarmene" afferma non curante di quello che ha detto, come se fosse abituato a tutto questo.

Per un momento mi sento stupida per aver anche solo pensato che Gillian potesse avere ragione.
Per aver pensato che Harry se ne fosse andato per me.
Per aver corso fuori abbandonando il mio ragazzo solo per inseguirne un altro.

"Non c'entro nulla quindi" constato più a me stessa che a lui.

"Avresti dovuto?" domanda, e anche di spalle posso sentirlo sorridere per la mia ingenuità. Senza pensarci mi volto di scatto incontrando il suo ghigno divertito.

"Così bugiardo, sei così bugiardo" affermo passandomi le mani fra i capelli sperando di alleviare quest'odiosa sensazione che si concentra nella parte alta del mio busto.

"Hai detto che ero sempre nella tua testa" alludo a quando eravamo nello sgabuzzino per cambiarci i vestiti macchiati di caffè.

"E tu hai detto di lasciarti in pace" mi risponde continuando a fissarmi perdendo quel sorriso sornione e prendendo un'espressione più seria.

"Non lo stai facendo" o forse sono io a non lasciarlo andare.

"Ma ci sto provando" dice facendo calare nuovamente il silenzio.
Sospiro leggermente voltandomi di nuovo e chiudendo finalmente la porta del palazzo alle mie spalle, speronando che con lei si chiudano anche tutti i miei problemi.
Quando varco la soglia del mio appartamento Zayn, Liam, Layla ed Ethan indossano già i loro cappotti mentre mi fissano.

"Scusatemi se sono corsa fuori, ma ehm, Harry aveva lasciato qui il suo telefono, e non volevo avere quell'idiota in giro per casa di nuovo, quindi ho pensato di poetarglielo prima che fosse troppo tardi." mento spudoratamente.

"Oh, certo, noi stavamo giusto per andare, ci vediamo domani" afferma Layla abbracciandomi seguita dal suo ragazzo e da quello di Gillian, la quale in successione lo bacia teneramente. Ethan si avvicina con lentezza a me abbassandosi verso il mio volto e premendo le sue labbra sulla mia tempia destra.

"Notte amore, ci vediamo domani" afferma lasciando la casa insieme agli altri tre.

Gill mi fissa portandosi una mano trai folti capelli rossi per poi passarsela in successione sugli occhi.

"Avevo ragione, uh?" domanda sorridendo sghemba.

"No, se ne è andato perché si sentiva in mezzo a troppe coppiette" perché si sentiva solo, corregge il mio subconscio.

"Mente così spudoratamente, e tu ci credi pure. Forse perché siete in due a mentire" afferma con sicurezza. Lasciandomi perplessa.

"Sei per caso ubriaca Gillian? Fino a qualche giorno fa mi urlavi contro dicendo che Harry era qualcosa da evitare assolutamente mentre ora mi stai praticamente spingendo verso di lui!" la mia voce risuona acuta per tutta la casa, sembro star urlando da praticamente tutto il giorno, e non rimarrei sorpresa se all'indomani la mia voce dovesse essere più roca e bassa del solito.

"Per quanto ancora vuoi comportarti così con Ethan?" mi chiede in tono accusatorio.

"Cosa diavolo c'entra ora Ethan?"

"Lui ti ama Faith, e tu lo stai calpestando ripetutamente, per correre dietro ad Harry, letteralmente." afferma guardandomi torva.

"Ad Harry non importa di me come a me non importa di lui, ho solo Ethan in testa" ribatto.

"Avrai pure Ethan in testa, ma cos'hai nel cuore Faith?"

Le sue parole mi spianano lasciandomi con le labbra leggermente dischiuse, vorrei solo che tutti quanto la smettessero di comportarsi così. Di dirmi quello che devo fare facendo pressione su ogni mio movimento come se stessi sbagliando marcia ogni volta che accendo l'auto.

"Harry aveva ammesso di pensarmi sempre-" lo sguardo di Gill è confuso mentre io rammendo quello successo solo un giorno prima "ed è tutto così confuso, non volevo sentirglielo dire, sapevo che avrebbe cambiato qualcosa nel momento in cui avesse pronunciato quelle parole, oggi però ha detto anche che sta provando a smettere, di pensarmi intendo"

"E come ti senti? Intendo riguardo al fatto che Harry stia provando a non pensarti" domanda la mia coinquilina.

"Io, non lo so, è questo il problema, non so più come mi sento da un po' ormai, Gill, sono sempre così confusa..." cerco di spiegarle portando due dita sulle mie tempie massaggiandole con movimenti circolari.

"Lascialo" dice di punto in bianco.

"Ho appena detto di essere confusa, e tu te ne esci con queste frasi ancora più ambigue!" mi lamento grugnendo leggermente.

"Intendo Ethan, lascialo, lui non merita di entrare in questo casino, e tu sei troppo confusa per dedicargli il tempo e le cure che si merita" squittisce portando una mano sul mio braccio in segno di conforto.

"Non voglio lasciarlo andare" dico in risposta.

"Lo hai già fatto Faith" afferma sicura Gillian.

------Angolo autrici: ZAN ZAN ZAAAAAAN! Eccoci qui, again. Siamo in perfetto orario e tempismo, ma speravamo in un numero maggiore di voti, sappiamo che la nostra fanfiction probabilmente non è una delle "migliori" ma sappiamo anche che possiamo arrivare ad almeno 10 voti, perciò, c'mon girls! We can do IT! (Studiare al linguistico fa male, yep).
Intanto, che ne dite di conoscerci un po'?
Come vi chiamate? Noi siamo Lara, Eleonora e Gaia🌙

Baci baci xX

Stake [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora