fifteen!

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Peter ed MJ mi chiamarono il giorno seguente, dicendo di avere novità importanti. Io chiamai Ally e poi andammo a casa di Peter.
"Lei che ci fa qui?" mi chiese lui.
"Sa tutto." gli risposi.
"Meno male che doveva rimanere un segreto..." ridacchiò MJ, "Comunque" continuò poi "ci siamo chiesti cosa se ne fa qualcuno di sostanze tossiche ed esplosive e di metallo?"
Io ci pensai e mi mancò il respiro quando capii: "Bombe..."
"Tante bombe..." aggiunse MJ "con quella quantità di materiale ci si potrebbero fare abbastanza bombe per far saltare in aria uno dei più grandi grattacieli della città. E poi quelle sostanze sono tossiche, perciò una volta esplose il veleno si distribuirebbe nell'aria."
"Accidenti!" esclamò Ally.
"E poi" aggiunse Peter girandosi verso il computer "dobbiamo capire se questo Benjamin c'entra qualcosa con tutto questo."
"Benjamin?" chiese tremante Allyson, poi guardò la foto sul desktop e scoppiò in lacrime "Lui... era lui, il mio Benjamin, era lui il mio migliore amico, il mio compagno..."
La abbracciai per consolarla.
Peter ci pensò un attimo e poi disse: "Avevate lo stesso cognome?"
"Cosa?" chiese lei non capendo.
" "Joie", si chiamava come te."
"Non mi aveva mai detto il suo cognome... sapevo tutto di lui, ma non il suo... cognome..."
"Non era tuo parente, giusto?"
"No... o almeno, non che io sapessi..." disse asciugandosi una lacrima.
"Devi parlare con tuo padre. Se lui c'entra con tutto questo potremmo essere in pericolo. Forse lui ha anche la roba rubata di Goblin del padre di Harry..."
Allyson era turbata e uscì per prendere una boccata d'aria.
"Va' da lei" mi disse MJ.

"Ehi." le dissi avvicinandomi.
"Ehi."
"Come stai?"
Lei fece spallucce.
Le presi la mano.
"Ascolta: tutto ciò che sta succedendo è molto strano, lo so, ma tu non devi abbatterti. Abbiamo bisogno di te, Ally."
Lei non sembrava convinta.
"Sai, quando ti ho vista andare in skateboard per la prima volta, ho conosciuto una parte di te nuova, forte, libera, sicura di sé e devo ammettere che quella è la mia parte preferita di te. Tu sei forte, ricordatelo sempre."
Lei si asciugò le ultime lacrime e poi disse convinta: "Hai ragione, Harry, devo smetterla di piangermi addosso! Ciò che è passato e passato, adesso pensiamo a salvare il presente!"

Tornammo dentro e decidemmo le nostre prossime mosse.
Decidemmo che avremmo agito quello stesso pomeriggio.

𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙊𝙨𝙗𝙤𝙧𝙣 - 𝙩𝙝𝙚 𝙤𝙩𝙝𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙘𝙚 𝙤𝙛 𝙩𝙝𝙚 𝙘𝙤𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora