Apro gli occhi costretta dalla fastidiosa luce mattutina che penetra dalle tende della finestra della mia stanza
Prendo il telefono e vedo che ore sono 12:39 di un insignificante sabato
Noto che sono piena di messaggi di Klaudia che è preoccupata, ma la mia attenzione viene attirata da un messaggio in particolare, è di Noa che mi chiede perché ieri alla fine non sono andata a casa di MattNon gli rispondo... magari dopo lo chiamo
Mi alzo e vado al bagno, mi guardo allo specchio e mi metto paura da sola per i miei occhi gonfi e le occhiaie
Scendo di sotto e vedo Erick al tavolo della cucina che sta lavorando al computer, lo ignore e prendo una tazza con dei cereali alla quale all'interno metto del latte scremato
Mi volto e vedo Erick fissarmi con aria dispiaciuta ma sinceramente non mi i interessa
Faccio colazione in camera e decido di chiamare Noa e ci organizziamo per vederci
Dopo una mezz'ora passa a prendermi a casa ma non faccio in tempo ad accoglierlo che Erick mi precede e fa entrare Noa in casa
Bussa alla mia porta e gli apro
"Che vuoi?"
"C'è Noa di sotto" dice con lo sguardo rivolto in basso
Gli sbatto la porta in faccia e dopo essermi messa le scarpe e aver preso la borsa raggiungo Noa al piano di sotto
"Eii, come stai?" Mi dice Noa appena mi vede
"Sono stata meglio" dico abbracciandolo
Erick mi fissa infastidito ma ribadisco che la cosa non mi interessa
Io e Noa usciamo
Andiamo al solito pub e passiamo tutto il pomeriggio insieme
...
È passata una settimana da quando io e Erick abbiamo discusso e sinceramente non riesco ancora a riprendermi e mi prende costantemente a male anche se sono riuscita a fare pace con Kiara
Ora che ci penso l'unica occasione in cui io non penso a Erick e non sto male è quando sono con Noa
Questa settimana ci siamo visti tutti i giorni e tra noi è nato uno strano rapporto, non è solo amicizia ma neanche qualcosa in più.... diciamo una via di mezzo e devo dire che la cosa non mi dispiace
In questo momento mi trovo in centro e sto cercando qualcosa da mettermi per la festa del mese del solito pub dove andiamo io, i miei amici e tutto il resto del quartiere...Mentre cammino mi trovo davanti al bar dove tutto è iniziato e dall'altra parte della strada vedo Erick che non mi ha ancora notato
Cambio immediatamente strada ma lui si accorge della mia presenza e mi segue chiamandomi, ma lo ignoro... quel grandissimo stronzo inizia a correre e mi raggiunge facendomi voltare verso di lui
"Ei..." mi dice con un tono dolce
"Che vuoi?" Dico sbuffando
"Volevo sapere come stavi" Mi chiede mentre si sistema i capelli spettinati a causa della corsa
"Sinceramente... sto una merda, ma non fa niente, devo andare avanti perché vuol dire crescere.... crescere Erick quello che dovresti fare anche tu" dico tutto di un fiato e poi mi volto per andarmene ma lui mi afferra il braccio
"Sono cresciuto... anche troppo, per questo ho preso le distanze" Mi vede infastidita e poco interessata e va dritto al dunque " ti rende felice... quel Noa?" Conclude con una faccia schifata
"Si, più di quanto potresti fare te"
Lui mi guarda e mi lascia il braccio lentamente io ne approfitto e me ne vado il più lontano da lui
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IL MIGLIORE AMICO DI MIO PADRE
RomanceKeila Morghen una ricca ragazza di Los Angels, incontra un uomo più grande in un bar, tra i due nasce subito una complicità e una grande attrazione finché la ragazza non ritrova il giovane uomo, conosciuto qualche istante prima, nella sua casa...