Capitolo 7

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La mattina dopo il tempo non era dei migliori e come ogni giorno di pioggia la mia voglia di andare a scuola è pari a zero

Scendo di sotto e saluto mamma che stava uscendo dalla porta d'ingresso per andare a lavoro e vado in cucina

"Buongiorno" dico a papà e a Erick,  loro ricambiano subito

"Ciao tesoro io sto andando a lavoro prima sta mattina" mi dice papà avvicinandosi mentre mi stampa un bacio in fronte

"Aspetta papà volevo chiederti una cosa" lo fermo immediatamente

"Dimmi tesoro"

"Posso invitare di nuovo il mio amico Noa oggi pomeriggio dobbiamo finire di studiare"

Immediatamente noto che Erick alza lo sguardo dal suo telefono per concentrari sulla nostra conversazione... e adesso che vuole?

" Keila lo sai come la penso sui ragazzi "
Dice papà mettendosi le mani sui fianchi e guardandomi con un sopracciglio inarcato

"Ma dai papà dobbiamo solo studiare e poi lo sai che di me ti puoi fidare"

"Lo so tesoro ma io non mi fido dei ragazzi, non di te" dice mettendomi una mano sul viso

"Tranquillo papà, sai l'altro giorno ho incontrato un ragazzo ad un bar..." guardo Erick e lo vedo sorridere "... all'inizio sembrava gentile e simpatico poi ho capito che era solo un idiota, ormai so riconoscere gli idioti" dico con aria beffarda voltando il volto verso Erick che ha smesso di sorridere

"Tesoro però non mi pare il caso, non ci siamo ne io, ne la mamma a casa oggi pomeriggio"

"Va bene, andrò io a casa sua"

D'improvviso Erick si alza in piedi dalla sedia provocando un fastidioso rumore

"No tranquillo Marck oggi pomeriggio sono in casa, ci penso io" dice nervosamente

"E dovrei fidarmi... al college ne cambiavi una a settimana" dice mio padre ridendo

"Sono cresciuto sai..." ribatte infastidito

"Dai non te la prendere... stavo scherzando, comunque, Keila se c'è Erick non ho problemi" dice mio padre voltandosi verso di me

"E allora va bene"

Finita la discussione mio padre lascia la casa per andare a lavoro io nel mentre mi armo di ombrello e apro la porta d'ingresso ma vengo interrotta dal solito rompi palle

"Dove vai con quell' ombrello?" Dice guardandomi divertito

"Dove credi che stai andando... a scuola" rispondo

"Fuori piove ti accompagno con la macchina?"

"No." Rispndo freddamente, apro la porta ed esco

...

Le lezioni passano in fretta e tra la ricreazione e i vari cambi d'ora riesco a raccontare tutto il teatrino che ha fatto ieri Erick

Usciamo dalla scuola e riprendiamo il discorso per cercare di capire perché si comporta così ma veniamo interrotte dal bus che arriva

Le mie amiche mi salutano e salgono sul bus, fortunatamente siamo riuscite ad organizzarci per oggi pomeriggio per cercare una soluzione al mio problema

...

Arrivo a casa e non vedo Erick in giro e sinceramente ne sono contenta, finché non so come gestirlo preferisco stargli alla larga

Vado in cucina e vedo il pranzo pronto, che carino mi ha preparato il pranzo... Keila smettila!!

Mentre metto i piatti del pranzo che ho appena finito di mangiare in lavastoviglie, sento dei passi farsi sempre più vicini alla cucina e mi preparo psicologicamente

"E così sarei un idiota?" Dice entrando nella stanza

"Si!" Esclamo con un sorrisino "io sto uscendo torno tra una mezzora" dico senza dargli tempo di obbiettare, nel giro di 5 secondi sono già fuori casa per raggiungere le mie amiche

IL MIGLIORE AMICO DI MIO PADRE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora