Capitolo 14

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Chiudo la porta d'ingresso e mi trovo davanti Erick

"Dove sei stata? e perché non sei tornata a casa dopo scuola?" dice arrabbiato

E questa scenetta che cos'è?
Adesso pensa che solo perché è più grande e perché vive sotto il mio stesso tetto devo renderlo partecipe di tutte le cose che faccio?!

"Senti, puoi essere anche più grande di me e puoi essere anche il migliore amico di mio padre ma ciò non ti rende lui, quindi a te non devo dare nessuna spiegazione" gli rispondo

"Si da il caso, che è stato proprio tuo padre a dirmi di darti un'occhiata quando loro non ci sono e visto che escono di casa la mattina e tornano la sera, posso chiederti tutte le spiegazione che voglio" ribatte lui e sembra ancora più arrabbiato

"Me ne hai date abbastanza di occhiate non credi? e poi te ne sei tranquillamente lavate le mani di me, perché improvvisamente ti importa di me?" 

Okay l'ammetto questo era un colpo basso

"Keila dove sei stata?" dice lui più calmo

"Ero con Noa" dico mentre salgo le scale

Lo so avrei potuto tranquillamente dirgli che ero al Pub, ma non volevo dargliela vinta

"Questo lo so, vi ho... visti"

Appena sento queste parole mi blocco sulle scale e mi volto verso di lui

Lo vedo ed ha una faccia seria

"Tu... tu hai visto noi mentre ci ba..." dico balbettando

Sinceramente non riesco a capire perché mi fa questo effetto il fatto che Erick ha visto me e Noa baciarci

"Si" aggiunge lui e se ne va

...

Sono passati tre giorni da quando io e Noa ci siamo messi insieme e con lui sto davvero bene

Oggi è sabato e c'è la festa al pub... è una delle mie feste preferite, ci vanno tutti e in questo modo puoi rincontrare i vecchi amici ma anche fare nuove amicizie

Salto giù dal letto e scendo di sotto, vado in cucina e c'è solo Erick

In questi giorni io e Erick non ci siamo per niente parlati, ci evitiamo di continuo e poi non sta mai in casa, esce sempre e ieri notte non ha dormito qua

"Buongiorno, devo dirti una cosa" inizia a parlarmi cosi dal nulla ma decido di ascoltarlo e di non dire niente, magari vuole scusarsi per tutto ciò che è successo

"Sta sera al pub ci sarò anche io, volevo solo fartelo sapere" dice mentre continua al lavorare al computer

"Cosa? Perche? Devi controllarmi anche quando sono ad uno sputo da casa?... ma non hai una vita Erick?... devi per forza rompere le palle a me?" Gli dico quasi urlando

Lui si alza e si avvicina a me...

"Senti Keila, non sono li per te, devo vedermi con dei vecchi amici... non credevo di doverti chiedere il permesso per andare al pub... ti mette così a disagio la mia presenza?" Dice avvicinandosi ancora di più a me

O no... non dirmi che questo stronzo sta continuando a giocare con me... per un attimo mi fermo a guardare i suoi occhi verdi ma poi riesco subito a riprendermi e mi allontano da lui

"No, ti eviterò come sto facendo da due settimane"

Dopo aver detto ciò stavo per andarmene ma lui mi ferma

"Ti accompagno io sta sera"

"Cosa.. ehm no... vado con Noa, il mio ragazzo, hai presente?"rispondo infastidita

"Tuo padre mi ha detto che ti devo portare io"

Sbuffo e esco dalla stanza

Quanto lo odio...

IL MIGLIORE AMICO DI MIO PADRE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora