d i e c i

394 25 24
                                    

In un contesto così tranquillo, e impossibile non riuscire a pensare, e questo è uno di quei momenti. Era impossibile non trovarmi a pensare mentre Margherita era fuori casa assieme al suo ragazzo, ed io, nel mentre attendevo che Diego arrivasse a casa. Mi sono ritrovata a pensare a ciò che girava attorno a noi. Nel senso, una strana alchimia che è sempre stata presente fin dai primi momenti, io e Diego siamo sempre legati.
Ed infatti, da questa cosa è uscito un sentimento che fino a questo momento ancora non conoscevo.

È arrivato improvvisamente, piano piano, in silenzio. Ed è la cosa che più mi ha spaventato, tanto da rovinare la nostra amicizia, o almeno era questo quello che credevo.

Diego penso che sia stata una di quelle cose che alla fine serviva alla mia vita. Sì, l'ha resa forse, quasi meno incasinata, meno disordinata e un po' più felice. Era assurdo il fatto che lui mi capisse così bene, non sapevo come facesse, forse non lo saprò mai. E non voglio neanche saperlo.

Senti il campanello suonare, così mi alzai dal mio letto e corsi ad aprire, ma quando aprì fu tutto diverso da quello che mi aspettavo, entrò Margherita, innervosita con il cellulare all'orecchio, e dopo un lieve sorriso la sua espressione imbronciata tornò, e forse peggiore di come era entrata.
-si, va bene ciao, vaffanculo- disse spegnendo e gettando il cellulare sulla tavola. La guardai confusa, cosa le era preso?
-ma che è successo?- domandai avvicinandomi
-ma niente, Fabio che è un coglione- disse innervosita -deve andare in qualche locale, e mi fa di non andare con lui, il motivo non lo so!- disse
-ma forse anche gli altri non portano la ragazza...- cercai di mediare, senza conoscere la reale situazione
-Cosimo che non si porta la fidanzata? Ma quando mai- rise prendendo la porta e andando nella sua stanza, la raggiunsi sperando che si calmasse prima dell'arrivo di Diego
-dai, una volta che sarà mai!- dissi alzando le spalle
-lo so, però mi dà fastidio...almeno dammi una spiegazione- disse
-prova a richiamarlo, magari te lo dice, se parlate con calma- sorrise
-tu che mi dici di stare calma?- rise notando l'inversione dei ruoli.

Ed effettivamente, sembrò strano anche a me.
-lo so, è strano, ma bisogna dirlo.- risposi sorridendo
-comunque hai ragione, ma non so...voglio vedere se lui mi chiama. Ha sbagliato lui- rispose decisa

Inizia a ridere, questo suo modo testardo di comportarsi mi faceva ridere. Solitamente non era da lei. Essendo una persona molto razionale.
Rifletteva molto, e in questo caso ci trovavamo molto spesso d'accordo, e stranamente anche insieme a Fabio.

-comunque, aspetti qualcuno? Così magari non dò fastidio- sorrise cambiando argomento
-stavo aspettando Diego, a dir la verità.-
-ah, okay, ora chiama Clemente che in sto giorni è salito...- disse prendendo il cellulare e ignorando alcune notifiche che facevano vibrare il cellulare.

In poco tempo, Margherita era nuovamente fuori casa e nello stesso momento Diego arrivò.
-scusami, mi ero un attimo fermato in studio- sorrise entrando in casa
-non importa- risposi dandogli un bacio a stampo
-ma quindi?- domandai incuriosita da quello che mi aveva precedentemente detto
-volevo fare un giro, ma penso che sia tardi..- disse portando una mano dietro la nuca
-ma no dai, andiamo- sorrisi prendendolo per mano e uscendo di casa.

Camminando tornammo al solito parchetto, che in quel momento mi sembrava ancora più speciale. È stato il posto in cui, io finalmente mi sono dichiarata e allo stesso tempo ci siamo messi assieme. È successo quasi una settimana fa, ma sembra ancora più tempo.
-fumiamo?- proposi sperando che avesse dietro l'erba
-va bene- alzò le spalle e prese l'erba.

Iniziammo a fumare, in silenzio, guardando la natura incolta che era attorno a noi.
-mi fa strano pensare a me e a te assieme- ammisi ridendo
-perché?- domandò incuriosito
-perché eravamo migliori amici, cioè... È successo tutto così all'improvviso.- risposi
-ho notato che eri spaventata, per questo sono venuto qua quel giorno- sorrise portando la canna alle labbra e appoggiandosi sulla mia coscia, portai le mani fra i suoi ricci, accarezzandoli.

-hai fatto bene- concordai
-lo so- rispose ridendo
-ma credo che ci saremmo messi assieme comunque, Margherita si era fissata, ma proprio tanto eh!- risposi ridendo
-anche io...non avrei rinunciato eh-
-avresti fatto bene- gli sorrisi
-lo so- rispose
-la smetti?-
-no- sorrise

Scossi la testa

-ho visto Marghe, quando stavo arrivando- interruppe il breve momento di silenzio preceduto dalle nostre risate
-beh?- chiesi
-come mai era incazzata? E poi, perché stava con Clemente?- chiese
-mamma mia che ansia- risi -ma niente, ha litigato con Fabio- alzai le spalle
-quei due- rise portandosi una mano sul volto
-noi siamo prossimi eh- risposi
-ma anche no- disse serio fissandomi

Scoppiai a ridere seguita da lui. Sembrava tutto così surreale.

Dolcenera|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora