Rientrai in casa, ormai era mattino presto. Appena entrai nella sala, vidi tutti quanti che si girarono verso di me. E diversamente da quanto mi aspettassi, c'era anche Diego. Cosa voleva ancora?
-Dio, meno male che stai bene!- disse Margherita correndo verso di me e controllando che stessi davvero bene, mentre il mio sguardo era fisso su Diego, che aveva la testa abbassata -Marghe, dai, non la pressare. Lo so che abbiamo passato una notte di merda, come lei, ma staccati dai.- intervenne Clemente posando le mani sulle spalle della ragazza, e allontanandola da me.
-stai bene?- chiese Fabio senza prestare attenzione a ciò che aveva appena fatto Clemente nonostante la sua incessante gelosia, pare che abbia accettato il rapporto tra i due -sto bene.- risposi e finalmente Diego alzò lo sguardo verso di me, come se volesse accettarsi che fosse così. Quando si accorse che continuavo ad avere lo sguardo su di lui rimase fermo, senza sapere che cosa dire o fare. Così decisi di interrompere il silenzio teso che si era creato -che cazzo ci fai qua?- chiesi -mi sono preoccupato, e poi, anche se sapevo che non volevi vedermi, sarei venuto lo stesso.- rispose continuando a tenere il suo sguardo di sfida nel mio -bene, ora mi hai visto, puoi andare anche a fanculo.- dissi indicando la via d'uscita mentre tutti restavano in silenzio, senza provare a farmi cambiare idea.
-Marti, comunque, un grazie penso di meritarmelo.- disse alzandosi e avvicinandosi a me -ma grazie di che?!- urlai -grazie di avermi tradito? Ma dico, ti riprendi?- dissi iniziando a sentire nuovamente tutta la pressione e il nervoso che si accumulava nel mio corpo -no, ma almeno di essere stato sincero! almeno che non sei venuto a saperlo da Andrew piuttosto che Mario! Certo che tu sei proprio intelligente.- rispose infastidito -ma cazzo stai dicendo?!- intervenne Fabio infastidito dal suo modo di comportarsi -quello che è, almeno sono stato sincero, avrebbe potuto scoprirlo.- disse -vattene.- intervenni io prima che Fabio potesse rispondere -sei irriconoscente.- rispose e prima che potesse andarsene la mia mano, con una forza forse inaudita si posizionò diretta sulla guancia del moro, lasciando un segno rosso. -fanculo.- sussurrò per poi uscire sbattendo con la porta -ma che cazzo gli passa per la testa?!- urlò Margherita incredula da ciò che era appena accaduto -non voglio più vederlo, fanculo a me che mi sono innamorata di quel coglione. Ma chi cazzo me l'ha fatto fare.- mi chiesi mentre entravo nella stanza che per il momento era mia, presi una sigaretta e mi affacciai alla finestra.
Fino a quel momento ho sempre pensato che fossi io quella sbagliata, che per il mio modo di essere avrei portato solo guai per Diego, e che lui non se li meritava. Eppure ora mi sono ritrovata con l'esatto opposto di quello che pensavo sarebbe successo, ma ora ero a punto da capo. Io ero innamorata di Diego, e per quanto mi costi ammetterlo è così, nel bene o nel male. Ma non potevo accettare che la passasse così, non doveva andare come voleva lui. Non volevo più vederlo, forse sarei rimasta qua, con Clemente a Nola. Forse sarei tornata a casa mia, non sarebbe cambiato nulla, soliti casini, soliti scazzi, ma almeno avrei evitato di guardare negli occhi Diego. Avevo la nausea al solo pensiero di ciò che era accaduto, e il fatto che lui pretendesse un "grazie" per essersi aggregato assieme agli altri per cercarmi. Chi glielo aveva chiesto?
Sentì bussare e nonostante non volessi vedere nessuno, feci entrare quella persona.
-Marti...- sussurrò Margherita entrando all'interno della stanza -eh.- risposi spegnendo la sigaretta -mi spiace per tutto quello che è successo...non te lo meritavi, eppure non so cosa sia successo prima, avevo chiaramente detto che sarebbe dovuto rimanere in silenzio, almeno evitava di peggiorare tutto...invece...- disse alzando le spalle con tono colpevole -non ti preoccupare...- risposi -non voglio più vederlo.-
E così sarebbe stato.