Daphne//h.s

In this shirt// 6 capitolo.

Daphne POV'S

Faccio fatica a dirlo, ma è arrivato il momento.

Sono in ospedale, devo fare una visita abbastanza importante.

Oggi capirò se il mio cuore è in grado di battere ancora un altro po' per farmi continuare a vivere e chi lo sa, anche innamorare.

Vicino a me è seduta la mia mamma, che non smette di muovere i suoi piccoli piedi che indossano delle ballerine con un fiocchetto viola, regalate da me lo scorso Natale.

Sono veramente belle, infatti appena le ho viste non ho fatto che pensare a lei.

Chiamano il mio cognome, sono pronta.

Pronta per scoprire la verità.

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E così il mio cuore è in grado, ancora, di farmi respirare, almeno per un altro po' di tempo, e per morire ce ne vorrà.

Non me lo aspettavo, eppure.

Mia mamma non smetteva di piangere.

Sorrideva tanto, ma proprio tanto e io non riuscivo a parlare, incredula.

Non so come sia potuto succedere tutto questo.

La malattia mi sta prosciugando tutte le forze e faccio difficoltà, anche a tenere in mano una sigaretta per poter fumare e per poter far volare via tutte le mie preoccupazioni e tutti i miei problemi.

Le mie amiche questo non lo sanno e non voglio che lo sappiano.

Il vizio del fumo potrebbe peggiorare le cose, ma sin da piccola sono stata una tipa ribelle, una persona che non riesce a seguire le regole, e più cresco più questo mio difetto continua a far parte del mio carattere.

E non credo se ne andrà facilmente.

Sono in stanza, coricata sul letto a pancia in giù che guardo meravigliata il tramonto.

La finestra è aperta e il vento riesce a spostarmi i capelli dal viso.

Gli ultimi raggi di sole, quelli rimasti, bruciano sulle mie gote rosse.

Gli occhi sono stanchi, ma hanno una tremenda voglia di vedere cosa la natura può fare ancora di magico.

La mamma quando mi ha accompagnato al dormitorio, prima di andare via, mi ha lasciato un pacchetto e mi ha raccomandato di aprirlo prima delle sei.

Sono le cinque.

Con tanto coraggio, che fino ad ora non sapevo di avere, lo scarto.

Trovo due biglietti per un concerto.

Per il concerto di Shawn Mendes.

Uno degli artisti contemporanei di questo periodo che più mi piace.

Il problema è che inizia alle nove.

Sono a New York.

Devo arrivare a Los Angeles.

Ma prima di correre a prepararmi, mi sorge una domanda: a chi appartiene il secondo biglietto?

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Harry POV'S

Non si sa come.

Non si sa il perchè.

Ma la mamma di Daphne, mi ha chiamato, non capendo come abbia trovato il mio numero, chiedendomi piangendo, di gioia a detta sua, se potevo accompagnare la figlia stasera in un posto e credetemi, non so nemmeno dove.

Così mi ritrovo sulla strada verso casa di Daphne, correndo come un pazzo,riuscendo adirittura a superare i limiti di velocità da rispettare, ma, ehi, sono solo felice di passare un'intera serata con la più bella ragazza del mondo.

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Daphne POV'S

Bussano alla porta, la apro e indovinate chi mi trovo davanti?

Harry, il magnifico ragazzo dagli occhi verdi per cui ho una cotta.

«Pronta per una serata da urlo?» mi chiede ed io; io sorrido.

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Siamo arrivati allo Staples Center e Harry, ovviamente, ancora non ha capito che siamo qui per un concerto.

Sto continuando a ridere, perchè pensa che siamo qui per vedere una partita di basket.

Se solo sapesse.

Solo appena entrati ha compreso.

E così che ci ritroviamo a cantare insieme, a squarciagola, con gli occhi lucidi.

Innamorati.

Aspetta un po', ho appena detto, innamorati?

Oh, penso di aver combinato un bel guaio.

Un guaio, che solo più tardi, sarà ben apprezzato.

Spazio dell'autrice

Ciao a tutti, ragazzi.

Fra poco pubblicherò l'altro capitolo e non vedo l'ora di farvelo leggere.

All the love.

michi. xx