Misread// 1 capitolo.

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Daphne POV'S

La nicotina è sempre riuscita a calmarmi.

Con una sigaretta in mano guardo il cielo, riesco a riconoscere l'orsa maggiore fra tutte queste stelle.

Le mie due amiche non sanno che io fumo, ma non è un vizio è solo un modo per calmarmi se dovessi essere nervosa.

Ho sempre saputo che la vita ci riserva sorprese sia buone sia cattive, ma non pensavo fosse stata così crudele con me.

So che c'è qualcosa che non va e che il mio cuore non riesce a funzionare normalmente, o forse l'ho sempre saputo, ma i miei genitori non me l'hanno mai confessato.

Forse la paura di perdere la loro unica figlia o forse la paura di non riuscire ad ammettere che la loro unica figlia morirà.

La cosa che spero tanto è che la chemioterapia mi aiuterà a combattere questo malore.

Con la mia polaroid, scatto immagini al giardino del dormitorio del college.

Ci sono bellissimi fiori, che ogni giorno vedo annaffiare dal custode.

Quelli che preferisco di più sono le peonie e le margherite.

New York è sempre stato il mio sogno sin da piccola e poterci studiare, per me è un privilegio.

Londra, invece, è sempre stata e sempre sarà la mia casa.

Sembra il colmo però, una ragazza malata studia per diventare medico, ma ho sempre pensato che salvare la vita a persone messe male, come me, sia un dovere che sin da quando andavo alle elementari, volevo poter fare.

Sta quasi per scattare la mezzanotte e tra poche ore dovrei presentarmi a lezione per consegnare il compito che ci è stato affidato una settimana fa.

A scuola me la sono sempre cavata, in passato, sono sempre stata una delle più brave, ora si può dire che c'è la metto tutta sia per laurearmi e sia per arrivare a lavorare in ospedale.

Le mie amiche s'impegnano molto, ma il loro sogno è tutt'altro che la medicina. Loro suonano in una band: Daisy è la batterista e Sophie è la tastierista, insieme a loro ci sono Matt che suona la chitarra e Andrew che suona il basso. Sono, veramente molto bravi e alcune volte, quando sono libera, mi capita di andarli a sentire durante le loro prove. Loro suonano specialmente musica rock e roba reggae.

Prima di rientrare in stanza, ascolto dalle mie cuffie, per l'ultima volta, The Chain dei mitici Fleetwood Mac. Finita la canzone, silenziosamente entro nella mia camera e vado a dormire, aspettando che la mia fastidiosa sveglia suoni.


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"Is this the real life?
Is this just fantasy?
Caught in a landslide,
No escape from reality."

La mattinata è appena iniziata e la sveglia, anche se buttata sul pavimento, non smette di riprodurre Bohemian Rhapsody dei Queen.

Il tempo di una doccia fredda e sono già sulla strada verso il college.

Giusto un caffè e iniziano le lezioni.

Biologia, biochimica e anatomia sono state le materie più dure, ma si può dire che c'è l'ho fatta.

Oggi a pranzo ho voluto mangiare un po' d'insalata, non volevo appesantirmi troppo.

Con la voglia pari a zero, prendo il libro di fisiologia e vado studiare al parco.


Ci sono voluti due minuti per arrivare e nemmeno il tempo di sedermi che m'accorgo dell'arrivo di un pallone, atterrato, poi, sulla mia faccia.

Vedo tutto sfocato, ma nonostante ciò sento una voce calma e roca chiedermi se sto bene, il tempo di aprire gli occhi, per ammirare la bellezza del ragazzo davanti a me, e svengo.





Spazio dell'autrice

Seppur corto, intenso.

Non vedo l'ora di scrivere il secondo capitolo!

All the love.xx

Daphne//h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora