Futura// 14 capitolo.

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Daphne POV'S

Sono stanca.

Non riesco a sorridere.

La chemio mi sta veramente prosciugando tutte le forze che erano rimaste nel mio corpo fragile.

Non ho più energia a disposizione.

Nemmeno per camminare.

Se qualcuno mi chiedesse cosa mi manca fare di più, ad oggi risponderei sicuramente, correre sotto la pioggia oppure raccogliere i fiori nei grandi prati di casa mia.

La gioia.

La pace.

Per fortuna, le stelle le riesco a vedere ogni notte.

E riesco, ancora, a sognare.

I brodini sono davvero disgustosi, ma è l'unica cosa che posso digerire e far arrivare direttamente al mio stomaco; nient'altro, purtroppo è permesso.

Harry viene a farmi visita continuamente.

Mi porta un libro nuovo ogni giorno.

L'ultimo è stato Piccole donne.

Amo quel manoscritto.

Di pomeriggio di solito, ci mettiamo distesi sul lettino, davvero scomodo, ascoltiamo la musica e ci lasciamo accarezzare le guance dalla brezza fresca che entra dalla finestra.

Piangere sulle note di Alone again, naturally di Gilbert O'Sullivan, è ormai diventata un'abitudine.

Un classico.

Oggi mi ha regalato un vinile dei The Beatles.

L'ho amato.

«So che li adori.»

«In realtà credo di adorare più te» gli ho detto.

Mi piace parlare e passare del tempo con Harry.

Soprattutto il poco che me ne rimane.

Sapete, ho realizzato solo ora, che ciò di cui ho più paura non è restare da sola, ma far restare da soli.

A volte penso che le persone che mi vogliono bene, non lo capiscono.

Ma dovrebbero.

Soffrire non è la miglior cosa.

Apprezzo che mi vogliano stare vicino, ma è anche difficile.

O forse addirittura potrebbe diventare impossibile.

Vedere quella persona.

La persona a cui tieni tanto, che a poco a poco si spegne, è triste.

Mia mamma, ieri mi ha detto qualcosa di davvero bello.

«Daph, sappi, che tu sei un fiore, uno meraviglioso e appena chiuderai gli occhi, invece di morire, sboccerai sulla terra e risplenderai nel cielo.»

«Mamma,- le ho risposto- anche se papà non mi è stato vicino in questo periodo orribile, ho capito che senza di lui, non sarei la persona che sono oggi; tu sei il mio bozzolo, lui è il bruco: avete dato vita ad una farfalla, che presto volerà via, alla ricerca della libertà.»

O dovrei dire alla ricerca della felicità.

Della serenità.

Per sempre.

Mi ha stretto la mano e mi ha baciato la fronte.

Immagino, solamente una cosa.

Quando chiuderò gli occhi, per l'eternità, tutti rimaranno a guardare.

Ed io?

Io che, solitamente, sono la persona più forte, non potrò fare nulla.

Non potrò impedire che tutto questo succeda.

E ne sono delusa.

Tanto.

Ma ora, devo rimanere lucida.

Lo devo.

A tutti loro.

A tutti quelli che mi stanno vicino ogni giorno.

A tutti i miei amici.

Che non mi hanno ancora abbandonata.

Alla mamma, al papà, inevitabilmente.

Ad Harry.

«Ti vogliamo bene» in coro, me l'hanno gridato Sophie e Daisy.

«Anch'io» ho sussurrato.

Mi hanno portato delle rose.

E mi hanno cantato una canzone.

Ed io?

Ed io, di nuovo.

Piangevo.

In silenzio.

Ma mi andava bene, mi va bene.

Ora, scrivo queste parole, da sola, in una stanza risucchiata completamente dal buio.

Cerco di sorridere, ogni giorno.

Ma non ci riesco.

Ormai, muovere, anche solamente questo muscolo è complicato.

Spero, soltanto che domani andrà meglio.

Aspetto domani.

Aspetto di vedere una luce.

Aspetto di sentire una voce.

Aspetto il futuro.

Ora e per sempre.







Spazio dell'autrice

Ciao ragazze! Mi sono ripresa dalla tristezza di ieri sera.

Siamo quasi sempre più vicini all'ultimo capitolo!

E voi che fate? Vi state divertendo?

Seguitemi per maggiori informazioni su instagram su la @lascrittrice_ .

Un bacio,
michi. x

Daphne//h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora