03. Chris Evans

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-Chris, andiamo, esci fuori!
Alzo un po' il mio solito tono vocale, così che anche lui possa sentirmi.
Entro in una stanza che ancora non avevo visto e la sensazione di essermi persa, cercando quel pazzo del mio migliore amico, cresce a dismisura.
Sussurro qualche insulto verso di lui, ormai indisposta a fargliela passare liscia e mi avvicino a un tavolo.
Mi ci siedo sopra e aspetto pazientemente che Chris smetta di fare il bambino e spunti fuori dal suo nascondiglio.

Mi immergo talmente tanto nei miei pensieri che non sento i passi dietro di me.
Due mani si appoggiano sui miei fianchi e la presa calda mi fa sobbalzare dalla paura, assieme alla voce potente che mi arriva alle orecchie.
-Bu!
Porto una mano al petto, sentendo il mio cuore battere all'impazzata per lo spavento.
-Chris! Sei scemo?! Mi hai fatto prendere un infarto!
Lui ride, tenendosi la mano sul pettorale sinistro, come fa ogni volta, mentre io lo guardo male e cerco di non incenerirlo con lo sguardo.
Appena si calma mi guarda, asciuganosi un paio di lacrime che gli erano scese.
-Scusa, ma non ho resistito.
Gli do una pacca sulla spalla con il dorso della mano e lui finge che quel colpo gli abbia causato un dolore allucinante, riuscendo a farmi ridere.
-Sei un cretino!
-Questo cretino è il tuo migliore amico.
Alzo gli occhi al cielo, fingendo di essere esasperata, mentre un sorrisetto si fa spazio sul mio volto.
Scendo dal tavolo e mi avvicino a lui.
Per tutta risposta, lui mi prende per i fianchi e mi dice di saltare, mentre io lo guardo confusa.
-Oh, andiamo, sarà divertente. Salta.
Lascio un sospiro, per poi fare come mi ha ordinato, attaccandomi al suo collo con le braccia e cingendogli il bacino con le gambe.

-Puoi dirmi dove stiamo andando?
Mi stacco quel tanto che basta per poterlo guardare in faccia, facendo strisciare la mia guancia sulla sua barba ormai lunga.
-Ti presento agli altri.
Sbarro gli occhi e sento la faccia bollire, segno che sono arrossita.
Boccheggio per qualche secondo, poi scuoto la testa, come a voler cacciare i miei pensieri.
-E tu mi vuoi presentare mentre sono aggrappata a te come un koala?!
Si stampa il suo solito sorrisetto divertito che viene leggermente nascosto dai suoi baffi.
-Perché no? Sei sempre così carina quando lo fai.
Mi mordo le labbra, cercando di non sorridergli, intento che non mi riesce molto bene, dato che qualche secondo dopo le mie labbra si arricciano, lasciando intravedere i miei denti.
-Sei impossibile.
-E tu sei adorabile.
Mi trattengo dall'istinto di baciarlo, mentre osservo i suoi occhi,di un azzurro intenso, sprizzare gioia.
Ogni volta che sono in sua compagnia mi sento sempre messa in soggezione da quei meravigliosi occhi azzurri, così belli eppure così pericolosi.
Credo siano stata la prima cosa che ho notato di lui e da lì non ho fatto altro che perdermici ogni volta.

-Vorrei baciarti.
Quasi non mi rendo conto di averlo detto ad alta voce, ma appena me ne accorgo divento rossa come un peperone e spalanco gli occhi, incredula.
I suoi passi si fermano e la sua espressione è tanto incredula quanto la mia, ma pochi secondi dopo si addolcisce e indossa quel suo sorrisetto.
-Pensavo non sarebbe mai successo.
Detto questo avvicina il suo volto al mio, baciandomi dolcemente.
Probabilmente il mio cuore sta per scoppiare di emozione, tanto che lo sento rimbombare nelle orecchie.

Esito qualche attimo, per poi ricambiare il bacio, stringendomi di più a lui.
La sua barba mi solletica il labbro, lasciando una sensazione leggermente fastidiosa, ma al contempo piacevole.
Appena ci stacchiamo ci guardiamo negli occhi, lui con il suo sorriso perfetto e io che cerco ancora di realizzare cosa è appena successo.
-È stato...
Non finisco la frase.
Nonostante possa usare un sacco di aggettivi, non troverei quello adatto a descrivere questo momento.
-Aspettato? In ritardo? Bello?
Annuisco ridacchiando, ancora un po' incerta.
-Tutto ciò che hai detto.
-Bene, perché sto per farlo di nuovo.
Si avvicina nuovamente e fa coincidere le nostre labbra, incurante di essere in mezzo a un corridoio e che alcuni suoi colleghi potrebbero passare.

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