Chapter three

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Cole's pov

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Cole's pov...

un'ora dopo.

Torno a casa stremato.

Invece di rilassarmi, quel posto ha aumentato il mio stress a dismisura.

Madelaine ha capito. Anche se c'è voluto del tempo, e forse ne servirà altro, ma l'ha fatto.

Criticare le sue aspettative con me sarebbe stato inutile e insulso.

Non ci sarebbe stato un motivo valido per compiere quella squallida azione.

Parlare era il modo giusto per risolvere, ed è questo che abbiamo fatto.

Madelaine ha già avuto un posto importante nella mia storia.

E ora tocca a qualcun altro.

Lili's pov...

*bussano alla porta*

Probabilmente sarà il cameriere a cui ho gentilmente chiesto di rifornirmi l'acqua.

Vivo, momentaneamente, in un motel.

Poco distante dalla mia vecchia casa.

E ciò vuol significare: poco distante dal mio passato qui a Londra.

Quel passato che è rimasto impresso nella mia mente per tutti questi anni.

Mi allontano da quei pensieri, riaffiorati da poco e vado ad aprire.

Davanti a me vedo lui. Quel ragazzo che mi fa cadere dal cielo ogni singola volta che i miei occhi incontrano i suoi.

Un contatto semplice ma che, al contempo, potrebbe farti sentire in pace con te stessa.

Cole Sprouse.

«Hola!» mi dice con un sorriso e io mi immobilizzo.

«Ehi!» rispondo, facendo lavorare il cervello di forza così che io mi scansi dall'uscio della porta.

«Accomodati» gli dico e lui fa come richiesto.

«Sei stanca? Posso passare più tardi o un altro giorno, se ti fa più piacere» dice.

«Non sono mai stanca di te»

Lui rimane lì, mi guarda e annuisce.

«Cioè, non mi va che te ne vada. Cioè no, insomma, hai capito!» dico dopo aver realizzato cosa ho detto.

Purché sia un noi. | sprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora