𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝐷𝑜𝑑𝑖𝑐𝑖- 𝐶𝑜𝑙𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑠𝑡𝑜𝑙𝑎

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MILLIE
Poi all'improvviso la porta si aprì;
Di fronte a me c'era un tizio con un passamontagna sulla faccia e a malapena si potevano intravedere gli occhi e la bocca.
Ma non riuscivo a capire chi fosse, ma sembrava avere 15 o 16 anni, insomma era un adolescente come me e Finn.
Ma poi, vidi il peggio: aveva una pistola puntata su Finn.
Finn non aveva ancora notato nulla, visto che era di spalle ad abbracciarmi.
<<Finn! Dietro di- >>Dissi urlando a Finn puntando il dito contro quello sconosciuto mascherato.
Ma fui interrotta da un colpo di pistola, quello che colpì Finn, lo colpì mentre si stava girando, sulla fronte.
Finn cadde con la testa sul materasso mentre perdeva sangue da tutta la testa.
Il tizio che colpì Finn non mi fece nulla, scappò via.
Chiamai subito il 911, per far venire subito un'ambulanza.
Circa 10 minuti dopo aver chiamato i soccorsi, io e Finn ci trovavamo in un'autoambulanza.
Lui ancora doveva svegliarsi, ma continuava a perdere sangue dalla fronte.
<<Finn non lasciarmi>>Dissi io piangendo sul suo petto, mentre stringevo la sua mano.
Non volevo perderlo, non così.
Ma lui non si svegliò, e non diede segni di vita.

Quando arrivammo in ospedale, portarono Finn in sala operatoria e io aspettai in sala d'attesa a guardare per tutto il tempo l'orologio.
Continuavo a piangere e a ripetere nella mia testa:
<<Non può finire così>> Con la testa fra le mani, ma non ne ero certa.
Circa un'ora dopo, i medici uscirono dalla sala operatoria con Finn su una barella, e lo portarono nella sua stanza, la numero 627.
<<Posso vederlo?>> Chiesi seguendo i medici.
<<Si, ma non si è ancora ripreso. Purtroppo è in coma, ha subito un forte trauma, mi dispiace>> Mi disse il medico poggiandomi una mano sulla spalla, e andò via.
Era in coma.
Il mio battito si fermò per qualche secondo, poi scoppiai a piangere.
Telefonai subito Sadie, spiegandole tutto.
In ospedale arrivarono Sadie, Caleb, Gaten, Suzie, Noah e i suoi genitori.
Tutti erano sotto shock, Sadie mi abbracciava e gli altri parlavano con i dottori per chiedere fra quanto tempo si sarebbe svegliato, ma nessuno lo sapeva.
Dicevano Fra qualche anno o fra qualche mese.
Non potevo stare senza di lui, avevo bisogno di lui.
I genitori piangevano sul letto del figlio, Noah mi tranquillizzava insieme a Sadie, e Gaten e Caleb la stessa cosa dei genitori.
Eravamo tutti a pezzi.
Poi mi venne in mente una cosa: Perché quel tizio è venuto in casa mia, non ha rubato nulla e ha sparato solo a Finn e non a me?
E se fosse lui lo sconosciuto che mi mandava messaggi?
Tanti dubbi mi percorrevano la mente, poi il mio telefono ricevette un messaggio.
Sconosciuto
Io ti avevo avvertita, mia cara Millie.🥰
Condoglianze😉😒💐

Allora avevo ragione!
<<È stato lui! È tutta colpa sua.>>Dissi io incazzata più che mai.
Sadie, non capendo nulla, mi chiese cosa stessi dicendo.
Così le spiegai meglio la situazione, il fatto dello sconosciuto, i messaggi eccetera.
<<E forse so anche chi è questo sconosciuto.>> Dissi incrociando le braccia e con sguardo di sfida.
<<È Jacob Sartorius, il mio ex.>> Dissi uscendo dalla camera seguita da Sadie.
Caleb ci seguì e andammo a casa di Jacob.
<<Cosa sta succedendo?>> Chiese Caleb
Spiegai anche a lui la situazione, e circa dopo 2 minuti di cammino a piedi arrivammo a casa di Jacob Merdorius, almeno così lo chiamavo io.
Bussammo alla porta e ci aprì lui in persona.
<<Chi si rivede..La mia amata Millie, o forse dovrei dire la troia che mi ha piantato in asso per il mio migliore amico.>> Mi disse facendo un ghigno.
Ma subito scomparì quando gli diedi uno schiaffo talmente forte da lasciargli il segno sulla sua guancia di merda per poi farla diventare rossa dal dolore.
<<Senti gran figlio di puttana, lei è la migliore amica e tu sei un pezzo di merda. E comunque sappiamo tutto, dello sconosciuto, dello sparo, cazzi mazzi eccetera. Quindi sappi che non la passerai liscia.>> Disse Sadie andando via, e la seguimmo.
Lui rimase sulla soglia della porta, fino a quando non la sbattè.
Poi andammo alla polizia per denunciarlo.
Dovevo avere la mia vendetta, e anche Finn.
Dopo una ventina di minuti, la polizia andò a casa sua e lo arrestò.
Avevamo ottenuto quello che volevamo, finalmente.

𝑰 𝑵𝑬𝑬𝑫 𝒀𝑶𝑼-𝓕𝓲𝓵𝓵𝓲𝓮 𝓢𝓽𝓸𝓻𝔂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora