~Cap. 6~

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Raga cosa importante:
Denis ha 17 anni nella storia
Luca 18 anni
Volevo chiarirlo per non far sorgere dubbi o cose varie

Luca pov

Stiamo finendo di scrivere le nostre ordinazioni,lo sfigato ha ordinato molte cose, dubito che riuscirà a mangiare tutto.
Una ragazza ritira il foglio, e un silenzio imbarazzante cala fra me e Denis, che intanto versa la soia nell'apposito piattino

"Ehm...Vuoi?"
"Minchia che gentiluomo, versa pure"
"Sei un caso perso"
"Così mi ferisci..."
Denis alza lo sguardo e mi fissa scettico
"Nah scherzo"
"Fai così con tutti?"
"Così come? Poi con tutti chi?"
"Con i tuoi giochini, li illudi e poi li butti via?"
"Perchè dovrei sprecare del tempo a conquistare gente, quando ho la schiera di ragazzine e ragazzini che non aspettano altro che essere sbattuti e sbattute da me"
"Giusto giusto, non ti senti in colpa?"
"Sinceramente? A volte un po', poi però penso che loro a me non interessano in senso sentimentale, li uso solo come svuota palle, quindi me ne sbatto abbastanza"
"E se un giorno ti innamorassi di una persona e lei facesse così con te, cosa faresti?"
"Ne dubito"
"Perchè?"
"Non mi sono mai innamorato, e non credo accadrà"
"Convinto tu"

Abbassa lo sguardo e sento un rumore strano, un gorgoglio, e Denis abbassa la testa imbarazzato.
"Il piccolo bimbo ha fame eh"
"Non è c-colpa mia, sono lenti a cucinare"
Sorrido, e vedo Denis intento a prendere le bacchette di legno poste sul tavolo
"Non vorrai mica usare quelle bacchette?"
"Con cosa dovrei mangiare il sushi? con forchetta e coltello?"
"Per fortuna che ne ho portate un paio in più"
Tiro fuori dal marsupio una scatolina, nella quale sono presenti due paia di bacchette in acciaio, con un drago rosso inciso a mano, che gira intorno alla bacchetta a mo' di spirale, e nella punta di sopra è incastonato un rubino rosso

"Tieni"
"Ma uso queste, non c'è bisogno"
"Tieni."
Alzo leggermente la voce per far capire allo sfigato che deve prendere le bacchette, e anche se un po' titubante, vedo la sua mano avvicinarsi e ritiro verso di me la mano prima che riesca a prendere le bacchette
"No no sfigato, come si dice?"
"Grazie?"
"Si ma grazie a chi?"
"Grazie Luca"
"No no come mi devi chiamare?"
"Vittozzi?"
"Ti ricordi in chat?"
Lo vedo arrossire di colpo, e si copre il volto con una mano.
"Mi rifiuto di chiamarti così"
"Oh dai Denis, come devi chiamarmi?"
"Fanculo uso quelle di legno"

Prima che riesca a prendere le bacchette in legno, con uno scatto fulmineo, gliele rubo da sotto gli occhi, e le metto nel marsupio.
"Cosa vuoi fare ora?"
"Dai Luca dammi le bacchette"
"Altrimenti?"
Si zittisce improvvisamente poi dopo circa dieci secondi dice
"Posso avere le bacchette...Daddy?"
"Come? non ho sentito"
"H-ho detto: P-posso a-avere le b-bacchette Daddy?"
"Ooh che carino, certo baby boy"

Gli porgo le bacchette e lui in uno scatto le prende dalla mia mano, e pochi istanti dopo, arriva la cameriera con due piatti ordinati da Denis
"Finalmente! Non ci vedo più dalla fame!"
L'odore di gambero si insinua nelle mie narici, facendomi venire l'acquolina alla bocca.
Dopo poco arrivano altri tre piatti ordinati da Denis, e lo vedo ridacchiare
"Cosa ridi?"
"Non ti è arrivato ancora niente ahahah"
"Zitto che ti ficco una chela di granchio in culo"
Sorride e pochi secondi dopo arrivano altri due piatti sempre dello sfigato
"Ma che cazzo, si sono dimenticati della mia parte sti cazzo di cinesi?"
"Sono giapponesi"
"Sono tutti uguali, fanno sempre chin chun chan"
"Dio salvami"
"Zitto"

Dopo vari minuti nei quali Denis e io ci scambiavamo occhiate furtive, lo sfigato decide di aprire bocca
"Luca, se vuoi puoi prendere un po' del mio"
Lo vedo sorridere timidamente, e inconsapevolmente, sorrido anche io
"Ah, ehm certo grazie baby boy"
"EH NO!"
"Cosa?"
"Se vuoi un po' del mio cibo devi chiamarmi Denis, o Den o Dosio, ma non sfigato baby boy o cose varie"
"Eh perchè dovrei?"
"Dai, mi hai chiamato anche prima con il mio nome, è normale"
"Mh beh forse potr-"
Arriva la cameriera che mi interrompe giusto in tempo, dato chè ha portato tre miei piatti
"Involtini primavera, Mulla, e California roll"
"Non vale, tu con le bacchette ci sei riuscito, io no..."
Denis incrocia le braccia e mette il broncio
"Ahahah, dai baby Denis passami un gamberetto"
"No."
Sospiro e guardo dolcemente Denis
"Mio Denis, potrebbe darmi gentilmente un suo gamberetto?"
Lo vedo arrossire leggermente e mi poggia due gamberetti sul mio piattino

"No no Denis, imboccami"
"Perché dovrei? Hai le mani fatte apposta"
"Non è vero!"
sfilo le bracca dalla maglietta facendole entrare dentro la maglia tramite le maniche
"Vedi? Non ho le braccia, ora come potrò mangiare questi due deliziosi gamberetti, che il mio Denis mi ha gentilmente donato!"
"Certo che tu sei messo male"
"Zitto e dammi sti gamberi"
Anniusce e mi poggia il gamberetto sulle labbra, e appena ne sento il sapore spalanco gli occhi
"Sono buonissimi"
"mh si..."
"Non si parla a bocca piena sigonrino Dosio"
"Potrei dire la stessa cosa di lei signorino Vittozzi"
Ci mettiamo a ridere, e dopo aver finito di mangiare, ci alziamo per andare a pagare.
"Sono trentadue euro e cinquanta centesimi"
Vedo denis tirare fuori i soldi per pagare
"Può farlo divis-"
"Ecco la mia carta di credito"
"Codice e poi tasto verde"
"Certo"
Inserisco tranquillamente il codice, e dopo aver ricevuto lo scontrino ci avviamo verso l'uscita
"Grazie e arrivederci"

Mentre usciamo Denis inizia a rimproverarmi
"Non dovevi pagare tu! dovevamo fare diviso due e ognuno avrebbe pagato la propria parte"
"Ah tu non mi avresti offerto il pranzo? E io che sono stato un gentleman mi ritrovo questo ringraziamento"
"No, nel senso grazie ma prendi i miei soldi dai"
"No, ho deciso io di pagare quindi zitto"
Lo vedo chinare la testa in segno di resa, e io rido trionfante
"Allora, ciao!"
"Cosa? Sfigato dove pensi di andare?"
"A casa mia"
"E perchè dovresti?"
"Cosa dovremmo fare?"
"Ho casa libera, potremmo...giocare"
Vedo il suo viso diventare sempre più paonazzo, allora ridacchio e rispondo
"Alla play, cretino"
"Oh s-si certo"
"Ok allora sali in sella al mio motore"
"Ma ho la mia bicicletta lì"
"Infatti resterà lì"
"Col cazzo"
"Chiamerò il maggiordomo di mio padre è la farò portare a casa dei tuoi nonni"
"Ehm ok?"
"Bravo, metti il casco e reggiti forte"
"Dove mi reggo?"
"Vedi tu"

Dopo aver acceso il motore e aver messo il casco, accelero e parto verso casa mia, e inizialmente Denis titubante se tenersi a me o no, dopo la mia prima impennata non si scolla più dalla mia schiena, ha il volto coperto dal casco appoggiato sulla mia schiena e le braccia tengono salde il mio stomaco, ridiacchio a immaginare la scena.
"Siamo arrivati sfigato, puoi anche scollarti"

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Bella raga questo è il capitolo
scusate eventuali errori
commentate con suggerimenti idee o anche cazzate
così rido vedendo i commenti
se vi va lasciate una stellina
così sta FanFiction diventa meglio di after
no scherzo

Ciao.

Un vicino particolare ~ ( Denis Dosio x Luca Vittozzi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora