~ Cap. 10 ~

2K 42 22
                                    

Denis pov

Mi sveglio, infastidito dal rumore della sveglia, senza voglia, mi levo le coperte e appoggio i piedi sul morbido tappetino, e penso di aver fatto bene ad averlo rubato nella camera dei miei genitori.
Mi infilo le morbide pantofole, e mi dirigo in bagno, mi guardo allo specchio e noto dei segni violacei su tutto il collo, le clavicole, e l'addome
"Porca troia..."
Ripercorro la scia ripensando a lui, e ai momenti passati insieme, e sorrido.
Dopo aver fatto una doccia veloce ed essermi vestito, scendo a fare colazione, vedendo mio padre in salotto, che guarda il TG, e mia madre seduta al suo fianco che guarda il telefono

"Bion giorno Denis! Dormito bene?"
"Si mamma"
"La colazione è già pronta, devi solo riscaldare il latte"
Annuisco e mentre sto per raggiungere la cucina la voce roca di mio padre rieccheggia
"Denis vieni un attimo qui"
sembra serio
"Si babbo?"
"Cos'è quella roba sul collo?"
Rabbrividisco, pensando a una possibile scusa
"Ehm...ormai sono grande e...penso sia lecito avere una r-ragazza"
"Certo Den, volevo solo chiedere, un giorno la porterai qui vero?"
"Oh si Denis, vorrei conoscere colei che ha stregato il cuore del mio piccolino"
"Se fai così mamma non verrà mai sappilo"
Rido nervosamente pensando che loro non vedranno mai la mia "ragazza", ma al massimo vedranno Luca.
"Oh Denis dai scherzo, falla venire quando vuoi"
Annuisco sorridendo, e mi avvio verso la cucina.

Dopo aver finito di fare colazione mi ricordo che devo andare in palestra, dato che è da un po' che non tocco gli attrezzi, e non vorrei mandare a quel paese tutti gli sforzi che ho fatto per avere questo fisico.
Salgo al piano di sopra prendo il mio borsone, e ci metto il necessario.
Mi vesto comodo, metto le mie snickers e mi avvio verso la porta di casa
"Io sto andando in palestra!"
"Ok Den! Ti lascio il pranzo pronto che io e tuo padre andiamo a lavoro"
"va bene!"
Esco prendendo le chiavi di casa, e mettendole in tasca, e vado a prendere la mia bicicletta.
"Ma dove cazzo"
Ricordo di aver lasciato la bicicletta al sushi, e che il maggiordomo o schiavo...o non so cosa di Luca l'ha portata a casa dei miei nonni
"Che palle"
Sospiro svogliatamente e mi avvio verso casa dei miei nonni, infilo le cuffiette, e mi immergo nella musica.
Mentre cammino, canticchio le strofe delle varie canzoni che si susseguono, e arrivo a destinazione, suono e appena sento la voce di mia nonna cavo una cuffia e dico

"Nonna sono io Denis, ho lasciato la bicicletta qui!"
"Ora ti apro"
Il rumore metallico indica che il cancello si è sbloccato, quindi entro, saluto velocemente i miei nonni ed esco dal cancello con la bici pronto a partire.
"Non mi saluti neanche sfigato?"
Sento la sua voce, e mi congelo per un istante.
"Che hai fatto? Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
"N-No"
"Per fortuna, altrimenti come ti avrei baciato"
Dopo vari secondi mi giro, e lui è vicino al mio volto...troppo vicino.
"Non mi dai nemmeno un bacino?"
Mi avvicino e appoggio velocemente le mie labbra sulle sue, e mi stacco quasi subito, arrossendo leggermente.
"Ho capito, faccio io"
Si avvicina ancora di più al mio viso, e poi si ferma a pochi centimetri dal mio volto, mi fissa prima le labbra, poi incatena i nostri sguardi, e infine, si sporge, e unisce le nostre labbra, all' inizio il bacio è dolce, ma la foga e la passione prendono il sopravvento, trasformandolo.
Dopo vario tempo, ci stacchiamo, e entrambi abbiamo il fiatone; Luca mette una mano dietro la mi nuca,  e unisce le nostre fronti, i nostri respiri si mischiano, e il suo fiato sbatte contro le mie labbra, facendomi venire dei piccoli brividi lungo la schiena.
"L-Luca...Devo a-andare"
"Per forza baby boy?"
"S-si"
"Uff, ok quando vuoi chiama sono sempre libero per te"
"O-ok"

Mi avvicino al suo volto, e stampo un lieve bacio sulle sue labbra, e poi mentre mi giro per salire in bicicletta sento una mano sbattere prepotentemente contro il mio culo
"Ma che cazzo"
"Scusa ma il tuo culo è troppo provocante"
Sospiro imbarazzato, e subito dopo sorrido dolcemente.
"Ora vado seriamente"
"Ok baby boy"
Salgo in sella alla mia bici, e finalmente mi avvio verso la palestra.
Dopo vari minuti intravedo la palestra da lontano, e mentre parcheggio la bici nell'apposito posto, e aggancio la catena per non far rubare la bici.
In tutto ciò mi sento osservato, è una sensazione davvero strana, ma non ci faccio caso, sarà solo una sensazione mia.
Entro, e passo l'abbonamento, facendo scorrere il cancello, appoggio la mia roba nell'armadietto, e mi incammino verso gli attrezzi.
Inizio con delle trazioni sulla sbarra, e dopo averne fatte circa 15, le mani mi scivolano, e finisco col culo per terra
"Dio che male"
La botta ha fatto più male del previsto, e pensando al motivo arrossisco.
Una mano tesa verso di me mi distrae dai miei pensieri

Un vicino particolare ~ ( Denis Dosio x Luca Vittozzi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora