9.

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-Eh?- mi blocco, rischiando di far cadere le buste della spesa che ho tra le mani.
Carlotta è sotto casa mia, con i ragazzi alle sue spalle che mi salutano sorridenti.
-E voi che ci fate qui?- sorrido, avvicinandomi a loro e salutandoli con un bacio sulla guancia.
-Volevamo farti una sorpresa.- Cesare mi poggia un braccio sulle spalle ridacchiando, ricevendo un'occhiataccia da Carlotta. Mi sposto e li lascio entrare, facendogli strada. Faccio segno a Carlotta, una volta entrati, di seguirmi in cucina, lasciando gli altri in salotto con mio fratello Domenico.

-Potevi avvisarmi.- le dico, chiudendomi la porta alle spalle e iniziando a mettere la spesa nella dispensa. Lei ride e mi aiuta, dandomi una pacca sulla spalla.
-Dario mi ha chiesto di non dire nulla. Voleva farti una sorpresa.- mi guarda -Soph, è perso di te.- continua, sorridendo allegra. A queste parole sento il cuore accelerare e le guance andare a fuoco.
-C, smettila di dire cazzate.- abbasso lo sguardo sulle mie vans rovinate -È impossibile, sai che lo è.- sussurro, preparando il caffè. Sospiro, pensandoci su e scuotendo la testa continuamente.

-Soph, mio dio. Sei ottusa, credo.- Carlotta è accanto a me -Come fai a dire che non gli interessi se non appena Cesare ha proposto di venire qui, lui non se l'è fatto ripetere due volte?- sorride -Andiamo, chi ha mai fatto una cosa del genere per te?-

Resto in silenzio, portando le tazzine in salotto dagli altri, che intanto stanno parlando con mio fratello di fotocamere.
-Sophie, come mai non mi hai mai parlato dei tuoi amici?- Domenico mi guarda -Sono simpatici, non tenerli tutti per te, insomma.- ridacchia, bevendo il suo caffè. Gli faccio la linguaccia, mettendomi seduta accanto a lui, con Dario di fronte, che ovviamente mi guarda in silenzio.

Mi era mancato, il suo sguardo su di me.

Dario's POV

Credo di aver fissato troppo Sophie, perchè noto che il fratello mi lancia occhiate fulminee e si sta agitando. Gli sorrido, imbarazzato, per poi concentrare il mio sguardo altrove. Vedo un pò di lei in ogni particolare della stanza, che è tappezzata di foto di famiglia e quadri dipinti a mano.

-Okay, ragazzi. È stato un piacere conoscervi, ma devo scappare a lavoro, altrimenti le ferie me le sogno.- Domenico si alza dal divanetto, dà un bacio sulla fronte a Sophie, che sorride, e va via. Ci guardiamo per un attimo, poi lei distoglie lo sguardo e continua a parlare con Tonno.

Sospiro, alzandomi per poter andare a fumare una sigaretta.
-Soph, dove posso fumare?- la guardo, lei annuisce e si alza, facendomi strada. Ci sediamo sul balcone, l'uno di fronte all'altra.

-Sono felice di avervi qui.- sussurra, alzando lo sguardo -Non pensavo di sentire il bisogno di avervi accanto.- sorride, aspirando il fumo dalla sigaretta e chiudendo gli occhi. Sorrido alle sue parole e mi avvicino a lei.

Sento una voglia matta di abbracciarla, stringerla e coccolarla. Ma mi limito a starle accanto, rispettando il suo essere chiusa.
-Sono felice anche io, non sai quanto.- finisco la mia sigaretta, ma resto ancora un pò accanto a lei. Non ho voglia di allontanarmi, ora.

Non sono mai servite le parole tra noi, ci basta stare in silenzio e stiamo bene così. Nonostante io sia uno che dà importanza, alle parole.

-Andiamo dagli altri, vi porto in giro.- si alza, porgendomi la mano. La imito e ci ritroviamo l'uno di fronte all'altra, a guardarci negli occhi. Faccio per dire qualcosa, ma lei mi precede, stringendo le sue braccia attorno al mio busto e nascondendo il viso sul mio petto.
Rimango sorpreso, ma la stringo ancora di più a me, cullandola ed accarezzandole i capelli. Respiro il suo profumo, imprimendolo per bene nella mia mente, così da ricordarlo ogni volta che ne avrò mancanza. Restiamo così per un pò, come se nessuno dei due volesse muoversi e staccarsi dall'altro. E a me sta bene così.

Silky. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora