CAPITOLO 1

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Il suono dell'oceano mi ha sempre fatto rilassare sin da bambina,attuativa tutte le mie paure e tutte le mie ansie. Mentre guardo le onde scontrarsi contro la riva,sento una leggera brezza sfiorarmi i capelli per poi sentire una presenza dietro di me. Mi giro e mi scontro con due occhi scuri come la pece. Sta per dirmi qualcosa ma improvvisamente mi sento la faccia umida...
Mi sveglio di soprassalto,realizzando che fosse tutto un sogno,mi giro verso Pinko,il mio cucciolo di pastore tedesco,di 8 anni. È come un fratello per me e guardandolo intensamente gli dico:

"MA È MAI POSSIBILE CHE IO NON POSSA DORMIRE TRANQUILLA NEMMENO LA DOMENICA!!!?"

Sbuffo, mentre Pinko salta giù dal letto scodinzolando felice.

"Beh il buongiorno si vede dal mattino!" dico alzando gli occhi al cielo.

Mi alzo con la poca voglia che mi è rimasta di vivere,ma dico io cos'ho fatto di tanto male per meritare tutto questo!?
Vado in bagno,e ogni volta c'è il solito infarto mattutino vedendo la mia figura allo specchio: avendo i capelli molto ricci non è facile domarli e questo è il risultato. Faccio una doccia veloce per poi mettermi una maglietta lunga che mi arriva poco sotto il sedere,tanto vivo da sola anche se devo ancora abituarmi all'idea di vivere senza la mia famiglia, ma avendo 25 anni voglio essere indipendente,avere un lavoro e raggiungere i miei scopi. Infatti domani andrò a fare un colloquio per un lavoro che mi ha trovato mio padre, visto che conosce molte persone a Miami. Vado in cucina e prendo un pezzo di cotoletta che è avanzata ieri sera.
Dopo di che prendo il computer e passo il tempo guardando video e leggendo. Verso le 11, visto che mi annoio in casa, decido di chiamare Lea, una delle mie migliori amiche. Ci conosciamo sin da quando avevamo 13 anni, è come una sorella per me,non so cosa farei senza di lei. Le scrivo se per lei va bene se ci vediamo nel bar al centro di Miami. Mi risponde e mi dice che ci incontriamo tra un'ora così facciamo anche una passeggiata.
Corro subito in camera aprendo le ante dell'armadio.

Trovo subito un vestito che mi arriva poco sopra il ginocchio,tutto in jeans,con una leggera scollatura. Metto le vans,prendo la borsa e vendendo l'orario, mi accorgo che come al solito sono in ritardo.

"Ma ci fosse una volta che me ne vada bene una! Io non chiedo tanto"

Prendo la mia serie 1 BMW e vado verso il luogo programmato. Parcheggio davanti al bar ed entro, trovando immediatamente Lea che si gira, peggio dell'esorcista, verso di me, guardandomi in malo modo.

"Ma è possibile che tutte le volte io ti debba aspettare!?" Mi rimprovera, dandomi uno schiaffo leggero sul braccio.

"Lo so lo so,sono una scema ma per farmi perdonare ti offro la cena domani sera,ci stai?"

Le stendo un braccio con la mano per stringere il patto.
Mi guarda di sottecchi, ma subito dopo vedo un imperccettibile sorriso comparire sulla sua faccia e afferra in modo deciso la mia mano.

"Si ci sto" mi risponde.

"Ho chiamato anche Erika ci raggiungerà tra poco" la informo, dopo che ci siamo sedute al nostro solito tavolo.
Erika è la più pura del nostro gruppo, molto dolce anche se quando si arrabbia non rimane zitta di sicuro. Approposito di lei, parlando del diavolo spuntano le corna.

Alziamo le braccia, per farci vedere, pur sembrando dei conigli arrapati che stanno affogando.

Erika ci raggiunge al tavolo, sedendosi accanto a Lea.

"Ciao ragazze" ci saluta, sorridendo.

Ricambiamo il saluto chiedendole del nuovo lavoro. Ci siamo appena laureate e lei ha subito trovato un posto come psicologa.

"Il lavoro è carino, anche se al mio capo non gli sta bene niente e quindi devo far di tutto per accontentarlo" dice Erika sbuffando e vedendo le nostre faccine maliziose, arrossisce subito, guardandosi intorno.
Io e Lea ridiamo e continuiamo a chiacchierare. Dopo aver mangiato qualcosina, andiamo a fare una passeggiata, ma dopo un po' mi accorgo che sono le 17 e decido di salutarle per andare a casa della mia famiglia. Arrivata a destinazione entro in casa, avendo ancora le chiavi,e urlo

"CIAO FAMIGLIAA"

La mia sorellina più piccola, Hailee, che ha 17 anni,mi corre in contro abbracciandomi, mentre mia madre è come al solito in cucina con mio padre a preparare la cena.
Dopo aver ricambiato l'abbraccio di mia sorella mi dirigo da loro.

"Mmh che odorino! Che cucinate?"

"Tacchino al forno!"Risponde mia madre,Mary.
Mio padre,Christian,mi saluta dandomi un bacio sulla guancia come mia madre. Ad un certo punto, vedo mia sorella Emma scendere le scale, degnandoci della sua presenza, anche lei mi saluta dandomi un bacio, ha solamente 3 anni in meno a me quindi la considero come una mia coetanea. Ci sediamo tutti a tavola parlando del più e del meno per poi, dopo aver finito, sistemarci sul divano a guardare un film. Appena finito, vedendo l'ora che si è fatta, saluto i miei e le mie sorelle per poi prendere la macchina e tornare a casa.
Entrata, lascio un sospiro dicendo:

"Aaaahh casa dolce casa"

Vado in camera mia mettendomi il pigiama, dopo essermi lavata i denti, mi butto nel mio lettone,non badando a pinko che mi segue per tutta casa. Decido di chiudere gli occhi sperando che domani al colloquio vada tutto per il meglio.

Tadaaa
Beh mi sono impegnata tanto in questo capitolo scusate se non ho scritto prima,ma ho avuto alcuni problemi personali e poi non sapevo come cominciare il libro😂😂
Comunque spero vi sia piaciuto e mi raccomando votatemiii
Bacii
Giuli❤

GOD IS MY BOSSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora