Arcade -Minsung- [✔]

3

Minho avrebbe voluto urlare di gioia e saltellare qua e là nel vedere il ragazzo della sera prima, puntualmente nascosto sotto un berretto e dietro una mascherina nera.
Tuttavia si diede un contegno.

"Ciao Jisung, sei tornato!" Disse, accennando un sorriso.
Il ragazzo annuì con la testa, senza proferire parola.
"Allora... a cosa vuoi giocare, offro io, ti ricordo." Riprovò Minho.
Il ragazzo si guardò in giro e finì per indicare il videogame a cui aveva provato a giocare la sera precedente.
Minho annuì e insieme si recarono davanti al gioco.

"Eccoti dieci gettoni." Disse il ragazzo estraendoli dal taschino della sua uniforme e posandoli in mano a Jisung, che nel frattempo aveva impugnato la pistola giocattolo per sparare agli zombie del gioco.
Jisung fece un piccolo inchino e inserì il primo gettone.
Nulla da fare, in meno di mezzo minuto aveva già perso.
Lo stesso accadde anche per il secondo gettone, di nuovo.

Prima che potesse fare altri danni, Minho lo interruppe.
"Jisung, sai come si gioca a questo videogame, vero?"
Jisung scosse la testa.
Minho scrollò le spalle ridacchiando.
"Immaginavo. Ora ti spiego."

Detto ciò Minho si spostò dietro a Jisung e posizionò la sua mano sopra quella del ragazzo, facendogli vedere la corretta posizione per impugnare la pistola.
Ciò fece arrossire Jisung e non poco, ma per sua fortuna, ciò non si poteva notare sotto la mascherina.

"Devi alzare la pistola a livello delle tue spalle e guardare nel mirino. Lo punti sugli zombie e poi premi il grilletto con il dito medio, non è complicato, devi solo essere veloce, perché man mano che il gioco prosegue, il numero di zombie aumenta. Capito tutto?"
Jisung annuì più sicuro.
"Riproviamo?" Chiese Minho spostandosi e appoggiandosi di schiena al gioco che era lì accanto.
Jisung annuì di nuovo e inserì il terzo gettone.
Con un po' di fatica stava riuscendo ad andare avanti nel gioco.

"Wow! Bravo! Continua così!" Lo incitava Minho, divertendosi nel vedere il ragazzo così preso dal gioco.
Tuttavia gli zombie sul monitor cominciarono ad aumentare e Jisung iniziò ad andare in panico.
Ad un tratto abbassò la mascherina.
"Oddio sono tantissimi! Cosa devo fare?"
Minho ridacchiò "Le prime parole della serata."
Jisung lo guardò male e replicò: "Aiutami invece di stare lì a ridere di me."

Allora Minho, prontamente, scivolò nella posizione in cui era stato poco prima, impugnando la pistola da sopra la mano di Jisung e in pochi minuti, insieme, ma soprattutto grazie a Minho, riuscirono a sconfiggere il gioco.
Jisung esultò saltellando alla vista dei biglietti che la macchina aveva prodotto in seguito alla loro vittoria.
Minho sorrise osservandolo.

Chan tuttavia li interruppe.
"Ho mandato fuori tutti. Sono le dieci, Arcade chiude."
Jisung si rabbuiò improvvisamente, sussurando un "oh" dispiaciuto.
Minho notò la sua espressione e rispose al collega: "Vai pure a casa Chan, chiudo io."
Ciò fece spuntare un sorriso a Jisung, mentre Chan scrollò le spalle e se ne andò.

"Voglio giocare ancora!"
"Sicuro di non voler provare altri videogiochi?"
"No, mi piace questo qui! Però tu aiutami."
Minho annuì contento e Jisung diede inizio ad un'altra partita. Gettone dopo gettone i ragazzi continuarono a divertirsi sconfiggendo insieme orde immense di zombie virtuali.
Quando vinsero anche l'ultima partita, avevano ormai accumulato una discreta quantità di biglietti.

Jisung ripose la pistola e prese i biglietti con entrambe le mani.
"Ho vinto qualcosa?" Chiese.
"Andiamo al bancone a contarli e te lo dirò." Disse Minho, facendo strada al ragazzo fino alla macchina conta biglietti.

Jisung inserì tutti i biglietti nel conteggiatore, che alla fine stampò un bigliettino.
Minho lo prese in mano.
"Hai totalizzato 223 punti. Ce ne vogliono almeno 250 per un pelouche piccolo. Così puoi prendere o i braccialetti, che valgono 100 punti l'uno, oppure dei portachiavi, che valgono 50 punti a pezzo." Spiegò il ragazzo, porgendo a Jisung i contenitori dei premi che si poteva permettere.

Jisung diede un'occhiata a quanto gli era stato mostrato.
Dopo un'attimo di riflessione prese due braccialetti, indossandone uno, con un ciondolo a forma di scoiattolo.
L'altro lo porse a Minho.
"Questo con il ciondolo a forma di gatto è per te, perché mi hai aiutato a vincere." Disse il ragazzo velocemente, arrosendo delicatamente.

Minho sorrise spontaneamente e lo indossò.
"Grazie."
Jisung gli sorrise.
"E come sai che mi piacciono i gatti?"
"Hai un orecchino a forma di zampetta di gatto," gli fece notare Jisung "quindi ho pensato ti potessero piacere."
Minho toccò involontariamente l'orecchino e sorrise.
"Sei un buon osservatore."
Jisung annuì.

A Minho però cadde l'occhio sull'orologio appeso al muro accanto al bancone.
"Oddio! Manca già un quarto d'ora alle undici! Avrei dovuto chiudere la sala giochi tre quarti d'ora fa!" Esclamò il ragazzo.
"Oh- io, scusami, n-non volevo..." iniziò a balbettare Jisung.
"Non preoccupati, non è colpa tua." Lo rassicurò Minho con un sorriso sincero. "E mi sono anche divertito, quindi non fa nulla, davvero."
Jisung sorrise timidamente guardando Minho sistemare il bancone. Il ragazzo in seguito si avvicinò al quadrante e tolse la corrente in tutta la sala.
"Andiamo?" Chiese Minho.
Jisung annuì e lo seguì fino a fuori dalla porta, che Minho chiuse, tirando giù la serranda metallica.
"A domani?" Chiese Minho.
"A domani." Rispose Jisung sorridendo leggermente.

Detto ciò presero ognuno la propria strada.
Quando furono distanti una quindicina di metri Jisung chiamò il ragazzo.
"Minho!"
"Mh?" Si girò il ragazzo.
"Anche io mi sono divertito."

Yeet

Ave Uomini,
Avevo scritto questo capitolo mentre ero in macchina per andare dai miei parenti in Francia e probabilmente mi ero divertita più io a scriverlo, che Jisung e Minho nel capitolo stesso, ye.

Voi state bene? Ditemi tuuuutto ciò che volete, anche i vostri pensieri su questa fanfiction, se ne avete.
Vi voglio bene,

Cats_Doped