Minho si svegliò verso le otto. Quella mattina fu felice di spegnere la sveglia ed alzarsi: da quando aveva aperto gli occhi riusciva solo a pensare all'imminente incontro con il Jisung.
Aprì la finestra della sua camera per far circolare l'aria e nel frattempo si recò in bagno.
Fece una doccia calda e una volta che si fu asciugato tornò in camera indossando i vestiti che si era preparato la sera prima: era andato a letto tardi solo per scegliere il suo abbigliamento.Indossò dei jeans neri strappati e una t-shirt bianca, completando l'outfit con una camicia a righe bianche e blu aperta sul davanti, poi si diresse nuovamente in bagno per asciugarsi i capelli, a cui diede una forma ondulata e naturale.
Completate tutte queste azioni, chiuse l'appartamento a chiave e, una volta che ebbe sceso le scale del palazzo, si incamminò per le strade di Gimpo verso il posto prestabilito per l'incontro.
Era la prima volta che era felice di recarsi nel suo posto di lavoro in orario non lavorativo.Quando giunse davanti ad Arcade erano le nove in punto. Il ragazzo si guardò in giro, notando un ragazzino con dei jeans scuri e un felpone bordeaux appoggiato ad un palo della luce: era Jisung.
Quando anche egli lo notò, si abbassò la mascherina e si avvicinò a Minho scuotendo la sua piccola mano.Minho sorrise trovandolo carinissimo.
"Ciao Jisung! Ti ho fatto aspettare tanto?"
"Ciao e no, sono qui da un paio di minuti."
"Uh, meglio così... allora, dove mi porti?"
"Vedrai, ti piacerà, è un piccolo bar poco lontano da qui." Rispose Jisung, alzando nuovamente la mascherina sul suo volto.
Minho annuì e i ragazzi iniziarono a camminare fianco a fianco, Jisung che con un'insolita parlantina, descriveva il posto.
Minho lo ascoltò in silenzio e annuendo di tanto in tanto, finché dopo un paio di minuti non furono arrivati alla loro destinazione."Eccoci qui." Disse Jisung porgendo un braccio in direzione del bar.
Il locale non era molto grande, ma davvero accogliente.
Dalle vetrate si scorgeva l'interno in legno bianco abbinato a pannelli, tavoli e sedie lilla. Inoltre come centrotavola per ogni tavolino, si trovavano dei piccoli bouquet di lavanda e margherite.Jisung spinse la porta facendo tintinnare una campanellina e fece passare Minho davanti a lui.
In seguito entrò a sua volta chiudendo la porta alle loro spalle."Ciao Jisung," salutò allegramente la signora dietro al bancone, una donna sulla cinquantina dallo sguardo vivace, che in seguito notò Minho "oh, hai portato qualcuno oggi! Piacere, sono Yejin."
Minho fece un piccolo inchino. "Minho piacere, sono un amico di Jisung."
La signora sorrise e li invitò ad accomodarsi."Cosa vi porto?"
"Per me un caffè e un croissant, grazie." Disse Minho.
"Un succo all'albicocca e una fetta di torta al cioccolato." Aggiunse Jisung.
La signora sorrise annuendo e andò a preparare gli ordini."Perchè sorridi?" Chiese Jisung, girandosi verso Minho.
"Nulla, mi ha solo intenerito ciò che hai ordinato, non faccio una colazione così da quando ero piccolo."
"Beh, a me è sempre piaciuta," ammise Jisung "e poi ho 18 anni, non sono così piccolo se è quello che vuoi farmi intendere."
Minho rise. "No, non preoccuparti... ma sei comunque più piccolo di me."
"Perchè, quanti anni hai?" Chiese curioso il minore.
"20," rispose Minho, "due più di te."
Jisung sorrise: "Vecchietto."
"Ehi!"
I ragazzi scoppiano a ridere mentre la donna portò loro le loro ordinazioni.
"Ecco a voi."
I ragazzi ringraziarono la gentile signora e iniziarono a mangiare.
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Arcade -Minsung- [✔]
FanfictionMinho, studente universitario, lavora in una sala giochi per finanziare i suoi studi. Egli detesta il suo lavoro, trovandolo ripetitivo e talvolta nauseante. Ma avrà ancora la stessa opinione riguardo ad esso quando un ragazzo di poche parole e insi...