Jisung aveva stampato comunque il bigliettino come Minho gli aveva consigliato ed esso riportava 42 punti.
"I punti sono sempre accumilabili?" Chiese Jisung.
"In che senso?"
"Nel senso che se volessi, potrei sommare tutti i punti ottenuti in un mese?"
"Beh, si, ma perché questa domanda?"Jisung indicò il gigantesco orso di pelouche appoggiato su una sedia dietro il bancone. Al suo collo era appeso un cartello su cui appariva la scritta "5000 punti".
Minho sorrise: "Capito."In seguito il ragazzo fece cadere l'occhio sull'orologio.
"Mancano ancora dieci minuti alla chiusura, sicuro di non voler più giocare a nulla? Non è da noi finire così presto..."
Jisung ci pensò un attimo, emettendo un ronzio.
"Hai ragione, posso fare un altro giro al simulatore?"
"Tutto quello che vuoi! E ah, offro io!"
"N-no ma figurati, non devi..."
"Non preoccuparti, andiamo."
Minho prese la mano di Jisung che, rosso sotto la mascherina che aveva indossato di nuovo, si lasciò trascinare fino al videogame."Si può giocare in due?" Chiese il ragazzo.
"Si, vuoi che giochi con te?"
Jisung annuì. "È il minimo, visto che offri tu."
Minho gli sorrise e, una volta che entrambi ebbero indossato i caschi e impugnato i controller, fece scivolare nella macchinetta due gettoni, poi ancora due, poi due altri ancora, finché non totalizzarono un totale di una decina di partite.Quando, sfiniti, si sedettero a terra togliendosi il casco, tutti se ne erano andati da più di tre quarti d'ora.
Anche Chan questa volta se ne era andato senza avvisare, sapeva già che il collega avrebbe agito come le sere precedenti."Wow! È stato divertentissimo, grazie Minho."
"Di nulla scoiattolino!"
"Scoiattocosa?"
"Scoiattolino! È un soprannome." Rise il corvino.
"Ah... è perché mi piacciono gli scoiattoli?"
"Si, e anche perché ci assomigli un pochino: hai delle guanciotte carinissime e un faccino simile al loro."
"Dovrei prenderlo come un complimento?"
"Certo!"
Entrambi i ragazzi risero.
"Allora tienilo, mi piace."Minho sorrise e si alzò in piedi.
"Andiamo?"
Jisung annuì e l'altro ragazzo gli porse la mano, che Jisung afferò imbarazzato, aiutandolo ad alzarsi.Dopo aver contato i biglietti e spento la corrente, i ragazzi uscirono dalla sala giochi, che Minho si occupò di chiudere a chiave.
Jisung si era rimesso soltanto la mascherina."Allora ci vediamo domani?" Chiese il corvino.
"Si... e grazie per avermi offerto tutti quei giri." Disse Jisung abbassando lo sguardo.
"Di nulla, è stato un piacere, scoiattolino."
Jisung ridacchiò a quel soprannome.
"Non credo che mi abituerò ad essere chiamato così."
"Sarà solo questione di tempo."Jisung annuì.
"Allora a domani Minho."
"A domani Jisung."
Entrambi sorrisero e Jisung fece per andare, ma Minho lo fermò per il braccio."E aspetta..." disse egli, avvicinandosi e stringendolo in un abbraccio.
Jisung era rimasto immobile. Una volta realizzata la cosa si era sciolto e aveva ricambiato, arrossendo a quel contatto.
Quando si staccarono, Minho disse un veloce ciao e corse via.
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Arcade -Minsung- [✔]
FanfictionMinho, studente universitario, lavora in una sala giochi per finanziare i suoi studi. Egli detesta il suo lavoro, trovandolo ripetitivo e talvolta nauseante. Ma avrà ancora la stessa opinione riguardo ad esso quando un ragazzo di poche parole e insi...