In infermeria Madama Chips non c'era,era stata chiamata dalla professoressa Sprout nelle serre dato che dei ragazzi si erano feriti con i Bubotuberi quindi dovettero aspettare il suo ritorno.
«Malfoy» disse timidamente lei.
«Dimmi Granger» rispose infastidito.
«Grazie per avermi salvata»
«Figurati»
Il loro dialogo finì lì.
Passarono 25 minuti e della Chips neanche l'ombra,la camicia di Draco all'altezza della spalla diventava sempre più rossa simbolo della quantità di sangue che stava perdendo.
Senza pensarci due volte Hermione si avvicinò all'armadio dei medicinali,prese del Dittamo con un panno bianco e tornò dal ragazzo che la guardò confuso e titubante.
«Che intenzioni hai?»
«Devi essere curato stai perdendo troppo sangue.»
«Non mi faccio toccare da te Mezzosangue.»
«Ieri non sembravi tanto infastidito dal mio tocco.» così dicendo cominciò a tamponare il taglio sullo zigomo e appena ebbe finito provò a sbottonargli la camicia ma il ragazzo la fermò
«Non fare il bambino e togliti la camicia.»
«Granger non farò sesso con te,non qui.»
La ragazza arrossì e guardò il ragazzo con gli occhi socchiusi.
«Idiota! Togliti la camicia!»
Così il biondo senza protestare fece ciò che la ragazza aveva detto, lei divenne se possibile ancora più rossa ma immediatamente gli si mise dietro per tamponare la ferita, lui si maledì.
«Malfoy...cosa...?»
«Curami se vuoi farlo. Non fare domande»
Hermione tamponò e curò il taglio ma quando ebbe finito avvicinò tremante la sua mano alla schiena candida segnata da linee confuse bianche e leggermente rosse. Sfiorò uno dei tagli ma immediatamente il suo polso fu bloccato dalla mano di lui.
«No!»
Gli occhi di lei si riempirono di lacrime non capì il perché ma voleva sapere, doveva sapere.
«È per questo che non ti fai toccare la schiena da nessuno?» chiese inclinando la testa di lato.
«Fatti gli affari tuoi!»sbottò mollandole il polso in modo rude.
«Fammi vedere...»
«Dannazione Granger! No! Lo vuoi capire? Non voglio essere toccato lì,non voglio la tua compassione e non voglio che tu le guardi!»
Disse lui scattando in piedi e afferrando la sua camicia, fece per rimettersela ma delle braccia gli circondarono la vita e la testa della ragazza si poggiò al centro del suo petto,immediatamente s'irrigidì ma poco dopo riuscì a lasciarsi andare,non ricambiò l'abbraccio ma si sentiva bene e Salazar solo sapeva quanto gli costava ammetterlo.
«Ti prego...lascia che guardi...non avrò compassione...voglio solo sapere»disse lei sussurrando sul suo petto
«Perché ti ostini tanto mh?»
«Non lo so...voglio solo sapere...»
«Non vuoi proprio arrenderti vero?»
Lei sollevò il viso e sorrise.
«Non mi arrendo mai.»
Lui sospirò e si stacco da lei e si voltò lentamente dandole le spalle.
La mano di Hermione ricominciò a seguire le linee confuse e sentiva i muscoli di lui contrarsi al suo passaggio come se provasse ancora dolore. Draco non riusciva a farsi toccare da nessuno lì,ogni volta che venivano toccate le ferite i ricordi tornavano in mente e gli sembrava di provare ancora dolore o di sentire il pianto disperato di sua madre.
Ma lei,la Mezzosangue,il suo tocco,non gli facevano male. Non gli dava fastidio la sua dolce carezza lì anzi si sentiva bene,come se la cura a quelle dannate cicatrici fosse la sua mano.
«Cosa ti è successo?»
Lentamente Draco tornò a guardarla,era bellissima,lo guardava con i suoi occhi ambra lucidi,le guance rosse come la punta del suo naso e le labbra rosee e leggermente carnose.Bellissima. Non poteva tenerla lontana,non adesso,non quando le sembrava così fragile. Ma poi perché gli sembrava fragile? Era lui quello con le ferite sulla schiena ma era lei quella con le guance rigate di lacrime.
«Non vuoi saperlo»rispose accarezzandole la guancia destra.
Lei inclinò il capo incastrando la mano di lui tra la sua spalla e la sua guancia,chiuse gli occhi e permise a delle lacrime traditrici di scendere sulle gote.
«Mezzosangue,perché piangi?»
«Perché sto immaginando il dolore che hai provato quando ti hanno ridotto così. Ceco di capire quale viscido animale possa averlo fatto.»
«Mio padre»
«Cosa!?» esclamò aprendo di scattò gli occhi e alzando il viso per guardarlo meglio. Lui prese un profondo respiro, era difficile aprirsi alle persone,ma con lei era diverso e non capiva il perché.
«Quando avevo 5 anni mio padre voleva insegnarmi al meglio la differenza del sangue e quando mi permisi di dire "non capisco quale sia la differenza infondo il sangue è sempre dello stesso colore" assaggiai la sua frusta per la prima volta e il giorno dopo conobbi Blaise per uno sfortunato caso,la morte del padre, io andai nel bagno della sua villa e provai ad asciugare il sangue che ancora usciva dalla schiena dato che le ferite si erano riaperte ma non riuscivo e in quel momento lui aprì la porta, vide le mie ferite e mi aiutò.Da allora ogni volta che avevo bisogno di lui o viceversa ci contattavamo tramite camino e ci aiutavamo.Quelle sono le cicatrici più lievi e bianche che vedi. Poi a 16 anni quando rifiutai il marchio. Ero un idiota. Inizialmente credevo che averlo significasse essere qualcuno,dimostrare di poter fare qualcosa,di essere all'altezza del nome Malfoy.Ma quando arrivò il momento di uccidere Silente mi tirai indietro e a Pasqua quando durante le vacanze annunciai la mia scelta fu di nuovo dolore. Anche quelle però sono le cicatrici bianche curate da Blaise con il dittamo ecco perché so bene la ricetta e in cosa consiste.» si fermò cercando il coraggio di andare avanti. Quelle rosse erano le più dolorose e l'unico a saperlo era proprio Blaise dato che l'aveva curato nuovamente lui.
«Quelle strisce rosse che vedi sono di aprile scorso quando tu,Potter e Weasley siete stati catturati e portati al Manor. Ho finto di non sapere se foste voi oppure no,ma quando vi siete smaterializzati via con Dobby mio padre a tradimento mi diede del veritaserum e quando chiese se sapevo per certo la vostra identità risposi di si. Inutile dirti la rabbia che provò in quel momento. Mi prese di peso e...» si bloccò e sospirò pesantemente, la riccia posò la mano sulla sua guancia e lo accarezzò.
«Vai avanti ti prego»
E respirò a fondo chiudendo gli occhi beandosi per qualche secondo il tocco caldo di lei.
«Mi portò nelle segrete e cominciò a frustarmi e senza un minimo di pietà, lanciò del sale sulle ferite aperte,ero distrutto. Quella tortura durò cinque giorni. Mia madre piangeva e pregava mio padre di smetterla ma non c'era verso. Blaise arrivò il quinto giorno chiamato da mia madre e venne a prendermi. Mi portò a Zabini Manor e mi curò le ferite ma come puoi notare non sono andate via...provo fastidio quando le toccano perché mi ritornano in mente tutti questi ricordi...ma tu...tu non mi infastidisci e davvero non capisco.»
Lei sorrise e senza pensarci troppo si alzò sulle punte e poggiò le sue labbra contro quelle del biondo che senza esitazione rispose al bacio rendendolo sempre più intenso. Si staccarono dopo minuti interminabili ansimanti
«Granger non dovremmo»
«Lo so ma ti prego non smettere»
Ricominciarono a baciarsi sempre più freneticamente e Draco afferrò con fermezza le cosce di lei sollevandola tra le sue braccia.
Lei immediatamente si aggrappò al suo collo e sorrise sulle sue labbra.
Era sbagliato lo sapevano entrambi ma stavano terribilmente bene.
«Ehm ehm...mi dispiace interrompere ma voi avete delle lezioni»
La voce fredda del nuovo professore di Difesa Contro Le Arti Oscure li interruppe. Immediatamente si staccarono,lei con le guance rosse e lui con una smorfia infastidita sul viso.
«Ci scusi»disse lui infilandosi la camicia e guardandolo negli occhi.
«Non preoccupatevi. Ora andate»Entrambi cominciarono a camminare nel corridoio del 7 piano in silenzio ma quando arrivarono alle scale Draco le afferrò il polso e la bloccò.
«Che ne dici se dopo la ronda ci vedessimo nella Stanza Delle Necessità?»
«Draco non voglio - inspirò ed espirò rumorosamente - non voglio essere una delle ragazze che ti porti a letto e abbandoni la sera dopo.»
«Cosa?»
«Conosco le storie che girano sul tuo conto...Ginny mi ha informato e non...»
«Fammi capire bene - la bloccò lui adirato - io ti ho appena raccontato cose che nessuno conosce, cose personali che non ho mai detto a nessuno, ti ho permesso di toccarmi dove nessun altro può farlo e tu non ti fidi di me per via delle voci di corridoio!?»
«Allora dimmi,hai avuto o no quasi la metà della popolazione femminile di Hogwarts nel tuo letto!?»
«Si»
«Allora le voci sono vere...»
«Ma io non voglio portarti in quella Stanza per scoparti Dannazione!»
«E allora perché!?»
«Sai una cosa lascia perdere. Sono stato un idiota a credere che tu fossi diversa»
Senza degnarla di uno sguardo se ne andò e Hermione sentì una leggera fitta al cuore.
Non poteva essere vero. Lei non poteva provare qualcosa per Draco Malfoy.
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Ho Voglia Di Te||Dramione
Fiksi PenggemarSalve, questa storia(anche se la data di pubblicazione è recente) l'ho scritta un sacco di tempo fa, è stata la mia prima storia qui su Wattpad perciò vi prego di essere buoni. Con il tempo sono migliorata, giuro😂 Dopo la guerra tutto è cambiato o...