Novembre era giunto al termine spalancando le porte al freddo Dicembre che sembra voler congelare le ossa a chiunque osasse mettere piede fuori dal castello.
Hermione Granger quella mattina si svegliò accanto al Serpeverde stretta tra le sue braccia, dopo essersi liberata dal suo abbraccio si diresse in bagno e ovviamente come ogni mese la natura aveva fatto il suo corso.
Una macchia rossa faceva capolino sul pezzo di carta che lei teneva in mano, sbuffò e alzò gli occhi al cielo prima di alzarsi e sistemarsi a dovere.
Uscì dal bagno con una mano che premeva sul ventre per via dei crampi, questi erano i momenti nei quali odiava essere una ragazza.
Si avvicinò lentamente al letto del ragazzo e dolcemente lo svegliò.
«Draco alzati è tardi»sussurrò accarezzandogli i capelli.
Il biondo aprì gli occhi e sorrise «Buongiorno» disse guardandola negli occhi e sorridendo.
«Dobbiamo andare da Harry,Ginny,Blaise e Daphne nella Stanza Delle Necessità ricordi?»
«Mh...e se restassimo qui a rotolarci tra le lenzuola per tutta la mattina?»chiese speranzoso lui.
Lei scosse la testa e lo guardò sorridendo.
«Impossibile, anche volendo questa mattina mi è arrivato il ciclo...e poi hai chiesto tu l'incontro quindi alzati»
Lui roteò gli occhi e baciò la ragazza poi insieme si diressero all'appuntamento con gli altri.Nella Stanza ormai c'era il silenzio tutti guardavano Draco impazienti di sapere il perché di quella convocazione.
«Mi è arrivata una lettera...da parte di mio padre» disse guardando la riccia che sgranò gli occhi e scattò in piedi per avvicinarsi a lui.
«Cosa dice?»chiese Blaise guardando l'amico preoccupato.
Il ragazzo afferrò il foglio nella sua tasca e lo tirò fuori prima di cominciare a leggere.
Draco,
Come avrai notato e letto sui giornali sono fuggito da Azkaban.
Non posso tornare a casa per via degli Auror e per il fatto che quella sudicia traditrice di tua madre ha intenzione di vendermi al Ministero per la tua libertà, ma non preoccuparti avrò la mia vendetta su di lei.
Ho saputo da fonti certe che ti frequenti con una Sudicia Mezzosangue, mi deludi così.
Ho fatto del mio meglio per insegnarti quanto sia puro e pulito il nostro sangue e tu lo contamini con una Feccia.
Puoi ancora rimediare ai tuoi errori.
Lascia la Sanguesporco e unisciti a me nella mia vendetta.
Uccideremo Potter e ci impadroniremo di Hogwarts.
Se vuoi dimostrarmi la tua lealtà vieni il 15 gennaio alle 20 in punto nella Foresta Oscura e porta il corpo senza vita della Mezzosangue. Se mi tradirai o avviserai gli Auror tua madre farà una pessima fine.
Tuo padre LuciusBlaise si avvicinò a Daphne che impaurita tremava.
Lui si era innamorato di lei prima di sapere che lei sarebbe stata la sua promessa sposa. Era stato uno dei giorni più belli della sua vita e aveva dichiarato a Daphne tutto il suo amore. Lei era felice e aveva risposto di essere altrettanto contenta di diventare sua moglie. Si amavano e adesso dovevano aiutare il loro migliore amico a tutti i costi.
Loro tre sono amici fin da bambini, giocavano insieme e lui aveva più volte curato la schiena martoriata dell'amico.
Draco era per lui il fratello che non aveva mai avuto. Era contento di potergli essere utile e ancora più contento di vedere che La Granger lo poteva rendere felice in tutti i modi.«Non posso permettergli di farti del male Granger.» disse risoluto guardando la ragazza negli occhi.
Blaise che aveva intuito ciò che il ragazzo voleva dire si alzò di scattò
«Dra non fare stronzate.» disse risoluto guardando il biondo.
«Sei stata una delle cose più belle che questa vita potesse darmi,ma non sono destinato ad essere felice - le accarezzò la guancia e sorrise lievemente - non posso e non voglio metterti in pericolo e poi il rosso aveva ragione non ti merito.» e detto questo uscì dalla Stanza lasciando la ragazza in piedi con le lacrime che le rigavano il viso. Hermione guardò i suoi amici e senza dire una parola corse via nel suo dormitorio. Ginny poco dopo la raggiunse e la trovò rannicchiata nel suo letto in lacrime.
«Perché fa così male?»chiese la riccia guardando l'amica che le sorrise leggermente.
«Non lo so. È così l'amore.»disse accarezzandole i capelli mentre Hermione poggiava la testa sulle sue gambe.
«Perché non capisce? Non ho bisogno di essere protetta! Sono grande abbastanza! Ho affrontato di tutto nella mia vita e non ho intenzione di arrendermi adesso,non con lui.»Passarono due settimane e la neve di Dicembre si faceva sempre più fitta,tutto sembra essere tornato agli inizi.
La riccia aveva passato i primi tre giorni chiusa in camera in lacrime a cercare una giustificazione per tutto quel dolore poi rassegnata aveva deciso di andare avanti, ma ogni volta che lo vedeva con la Parkinson avvinghiata al suo braccio era come ricevere un pugno in faccia.
Draco dal canto suo aveva passato i primi due giorni da ubriaco e tre a farsi insultare da Zabini che continuava a ricordargli di essere un idiota colossale e aveva ragione.
Hermione,Harry,Ginny e Ron - che dopo aver saputo della rottura tra i due ragazzi era tornato il solito - camminavano per i corridoi e ignoravano i Serpeverde e le loro frecciatine.
Quella mattina Hermione era da sola nell'aula pozioni e stava aspettando l'inizio delle lezioni, qualche minuto dopo un gruppo di Serpeverde entrò nella stanza e Pansy Parkinson rise guardandola e stringendosi al braccio di Draco.
Harry e Ron arrivarono poco dopo e le si sedettero vicino e ben presto la lezione iniziò.
La prima ora era appena finita e un lieve bussare alla porta fece distrarre tutti dalle proprie pozioni.
«Professor Lumacorno mi scusi posso parlare con Draco Malfoy?»
«Certo professoressa McGrannit»
Draco e la preside uscirono dalla stanza e un moto di ansia si fece largo nel petto di Hermione che senza rendersene conto aveva alzato la mano di scatto.
«Si Signorina Granger?»
«Non mi sento molto bene posso andare in bagno?»
«Non posso farla uscire adesso Signorina mi dispiace»
«Professore si tratta di...ehm...cose da donne la prego è urgente»
«Oh...se è così vada pure»
Prontamente uscì dalla classe e si nascose dietro una colonna per non farsi vedere. Non riusciva a sentire data la lontananza ma quando vide la McGrannit andare via e lo sguardo di Draco farsi triste e cupo non riuscì a resistere e gli si avvicinò.
«Draco...» lui si voltò di scatto e incontrò lo sguardo preoccupato di Hermione.
«Mezzosangue cosa ci fai qui?» non era stato offensivo ma Hermione trasalì leggermente sentendo nuovamente la sua voce.
«Cos'è successo?»
«Non penso siano affari tuoi - la voce gli si ruppe leggermente come se stesse trattenendo le lacrime - vattene» disse prima di darle le spalle e poggiare entrambe le mani al muro.
Hermione restò a guardarlo e indietreggiò spaventata quando, senza preavviso, Draco sferrò un pugno contro il muro.
Si riavvicinò piano e gli poggiò una mano sulla spalla e lo fece voltare, una lacrima traditrice scese lungo la guancia candida del ragazzo e la riccia lo tirò con se' portandolo su un muretto e si sedettero lì.
«Draco...»sussurrò a mo di preghiera lei.
«Mia madre...è al San Mugo. È gravemente ferita, in coma credo e non sanno se si sveglierà o no, è stato mio padre ne sono sicuro.»
«Combatteremo insieme se sarà necessario lui non può-...»
«No! Questo è un motivo in più per tenerti lontana lo capisci? Non permetterò che ti faccia quello che ha fatto a mia madre o che ti uccida direttamente. Devi starmi lontana non-..»
«No! Io non ti lascio da solo. Non adesso. So badare a me stessa e non mi faccio dare ordini da nessuno tantomeno da te!»
«Granger...ti prego stammi lontana»
«Non posso»
«Perché ti ostini tanto!?» disse lui esasperato alzandosi e mettendosi difronte a lei ancora seduta sul muretto.
«Perché Ti Amo. Ti Amo e non posso starti lontano perché queste sono state settimane terribili. Non ti lascio da solo perché in questa storia ci sono dentro quanto te! E se vuoi lasciarmi, guardami negli occhi e dimmi che non mi ami»
Lo sguardo di Draco si addolcì, le si avvicinò lentamente fino a infilarsi tra le sue gambe e senza troppe cerimonie la baciò.
Salazar solo sapeva quanto quelle labbra gli erano mancate, non sarebbe fatto fregare questa volta ne' da suo padre ne' dai Mangiamorte. Lui l'amava e glielo avrebbe detto ma non in quel momento. Ora voleva solo stringersela al petto e tenerla lì per sempre.
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Ho Voglia Di Te||Dramione
FanfictionSalve, questa storia(anche se la data di pubblicazione è recente) l'ho scritta un sacco di tempo fa, è stata la mia prima storia qui su Wattpad perciò vi prego di essere buoni. Con il tempo sono migliorata, giuro😂 Dopo la guerra tutto è cambiato o...