Capitolo 20

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L'ultima settimana scolastica stava per terminare, quella domenica sera sarebbero partiti e Hermione non vedeva l'ora di presentare Draco ai suoi genitori.
Avevano ripreso a stare insieme ma questa volta senza farsi vedere da nessuno, gli unici a saperlo erano - ovviamente - Ginny,Blaise,Harry e Daphne.
I due Serpeverde infatti avevano detto che era meglio non farlo sapere a nessuno perché convinti che una spia si trovasse a Hogwarts in quel momento e così tutti e quattro si misero ad indagare per cercarla.
Le ricerche però erano difficili dato che molte erano le persone che potavano cercare vendetta contro Draco o contro Hermione.
«Secondo me dobbiamo restringere il campo a Serpeverde» disse Harry guardando i tre amici.
«Oh certo siamo noi Serpi quelle cattive vero!? E poi quelli che discriminano siamo noi toh!» disse la bionda incrociando le braccia sotto il seno e fulminando con lo sguardo il ragazzo dai capelli corvini
«Daphne amore...Potter ha ragione è molto più probabile che sia un Serpeverde a contatto con i Mangiamorte»rispose il moro accarezzandole il viso
«Allora dobbiamo cercare chi fissa o segue Hermione e Draco e per farlo useremo la tua mappa Harry! Bene...ora andiamo tra tre ore abbiamo il treno per andare a casa di Hermione e iniziare le vacanze Natalizie. Ci occuperemo di tutto il quattro gennaio quando torneremo a Hogwarts.» esclamò la rossa sorridendo prima di alzarsi e prendere la mano del suo ragazzo per uscire dalla Stanza.

I due ragazzi si trovavano nella camera del biondo stretti nelle lenzuola con la riccia poggiata al suo petto che giocherellava con la sua medaglietta mentre lui le accarezzava dolcemente i capelli.
«Mi sei mancata.»sussurrò lui rompendo il calmo silenzio che si era creato nella stanza.
La ragazza si bloccò e sollevò la testa leggermente per guardarlo negli occhi.
«Anche tu» disse afferrandogli il viso e baciandolo dolcemente.
Draco le prese i fianchi e la sollevò facendosela finire in braccio e con un rapido movimento entrò in lei mentre sospirava di piacere.
Il biondo si sollevò a sedere e la strinse a se' con forza, ma ovviamente senza farle male.
Hermione iniziò a muoversi prima lentamente e poi sempre con più foga mentre continuavano a baciarsi.
Draco afferrò i suoi capelli e li tirò facendole chinare la testa all'indietro e prese a baciarle il collo, la riccia gemeva sempre più forte e ormai non riusciva più a controllarsi.
Hermione tornò a baciare il biondo mentre con le unghie gli graffiava le spalle forti ma a Draco non importava, la voleva, la desiderava più di ogni altra cosa al mondo e averla lì tra le sue braccia era come stare in paradiso.
L'orgasmo li colpì entrambi con un'ondata furiosa di piacere e l'urlo di Hermione fu catturato dalle labbra fresche di lui.
Non appena si staccarono Draco si buttò tra i cuscini con ancora Hermione a cavalcioni su di lui e la osservò.
Era magnifica, nuda e sudata su di lui, le guance rosse, i capelli scompigliati, gli occhi chiusi e la bocca schiusa. Magnifica.
Quando aprì gli occhi guardò Draco lì sotto di lei che la guardava come se fosse la più bella cosa del mondo. Arrossì furiosamente e prese la coperta per coprirsi i seni troppo esposti per lei ma Draco la fermò e fece scorrere le mani sui suoi fianchi e salendo su alla vita per poi fermarsi ad accarezzare le due gemme rosee ancora turgide e meravigliose.
A quelle carezze Hermione chiuse gli occhi e si morse il labbro, era tutto perfetto e a quel pensiero una lacrima scivolò lungo la sua guancia.
«Granger che succede?» domandò preoccupato vedendo le sue lacrime.
«È tutto così perfetto Draco, ho paura che possa finire, che sia un sogno e non voglio svegliarmi e sentirti distante.»
Il ragazzo la tirò a se' e la strinse al suo petto lasciandole in bacio tra i capelli.
«Non è un sogno, io sono qui e non ti lascio più ok?».
Restarono così per un paio d'ore prima di alzarsi e prendere le valigie per andare a festeggiare il Natale.

Tre ore dopo tutti e sei i ragazzi si trovavano sul treno pronti per tornare a casa.
Draco nello scompartimento Serpeverde cercava in tutti i modi di scrollarsi di dosso Pansy Parkinson che sembrava intenzionata a non lasciare più la presa sul suo braccio.
Arrivarono a Londra e senza farsi vedere da nessuno arrivarono alla stazione babbana dove ad attenderli vi era il padre di Hermione con un ampio sorriso. Era un bell'uomo alto quanto Draco e Blaise, aveva i capelli castani come quelli della figlia, gli occhi verdi e un po' di pancia, ma fondamentalmente un bel fisico.
Il tragitto durò venti minuti nei quali nessuno proferì parola,appena entrarono in casa Draco capì a chi somigliasse la riccia.
Lei e sua madre erano identiche, avevano lo stesso sorriso, gli occhi e i capelli. Era una splendida donna, sembrava molto più giovane rispetto alla sua vera età e aveva il fisico pieno simile a quello della figlia l'unica differenza era la grandezza del seno.
«Mamma, papà loro sono i miei migliori amici Ginny e Harry e loro sono i migliori amici del mio...ragazzo Blaise e Daphne e lui è Draco il mio fidanzato...»
La madre di Hermione sorrise e porse la mano a tutti i ragazzi indugiando poi su Draco.
«Mh Draco eh? Se non sbaglio deriva da una costellazione...giusto?»
«Si Signora Granger la mia famiglia ha una tradizione in merito.»
«Oh suvvia chiamami Jean sei di famiglia ora» sorrise prima di scusarsi e dirigersi in cucina.
Il padre di Hermione fu altrettanto benevolo quando porse la mano ai ragazzi e a Draco
«Sono felice che mia figlia si sia innamorata ma attento a te. Falla soffrire e sei morto.» disse risoluto stringendo la mano a Draco.
«Non è mia intenzione farla soffrire Signor Granger.»
«Chiamami pure Scott, Draco»

Mezz'ora dopo tutti si trovavano seduti intorno al tavolo per la cena.
«Paperina domani andiamo dalla nonna al villaggio in montagna e ci restiamo fino la sera di Natale mentre per Capodanno torniamo in Austalia, voi ragazzi che ne dite di prendere una casa solo per voi sei?»
«Sarebbe fantastico papà ma ti prego non ho più tre anni non chiamarmi così»
L'uomo rise e guardò gli amici della figlia.
«Sapete quando Hermione Era piccola era fissata con una canzoncina, la cantava sempre in ogni momento e soprattutto quando - Hermione si era messa una mano sul viso per nascondere il rossore delle guance - non riusciva a prendere qualcosa dalle mensole troppo alte e si avvicinava e iniziava a cantare
'Lo sai che i papaveri son alti alti alti e tu sei piccolina e tu sei piccolina
Lo sai che i papaveri son alti alti alti SON nata paperina che cosa ci puoi far!?' Era molto divertente guardarla cantare!»
«Papà!»
«Oh per non parlare di quando faceva la cattiva e la rimproveravo! Mi ringhiava contro come un piccolo leoncino»
«Papà! Mamma digli qualcosa!»
I cinque ragazzi stavano ridendo come matti mentre la madre di Hermione sentendo la preghiera della figlia smise e lanciò uno sguardo di ghiaccio al marito.
«Scott smettila» il padre alzò le mani in segno di resa e sorrise alla moglie facendole un occhiolino.
La madre iniziò a sparecchiare tranquilla e poi disse«Allora ragazzi voi tre potete dormire nella stanza degli ospiti, ci sono quattro letti mentre voi due ragazze potete dormire in camera con Hermione. Paper....Tesoro mi aiuti a sparecchiare mentre gli altri si vanno a sedere sul divano?»
«Certo!»
Venti minuti dopo Hermione raggiunse gli altri sul divano e si sedette sul bracciolo della poltrona dove vi era Draco che rideva con suo padre difronte.
«Quidditch! Che strano nome per uno sport! Anche se per voi credo sia normale sentirlo nominare!»
«Si lo è Signor Granger, è un gioco molto divertente ma a sua figlia non piace.»
«Ah non avevo dubbi! Mia figlia odia volare, e comunque Draco ti ho chiesto di chiamarmi Scott e di darmi del tu!»
«Scusami Scott ma non sono abituato...» risero entrambi.
«Ragazzi gradite qualcos'altro?»
«No»risposero tutti in coro e appena fu in salotto Jean si sedette su bracciolo della poltrona accanto al marito proprio come Hermione poco prima.
«Harry e Ginny ho sentito molto parlare di voi in questi anni! Mentre voi Blaise e Daphne siete da poco amici di mia figlia vero? - i due annuirono e sorrisero - Anche il tuo nome Draco mi è familiare. Oh! Ma è lui il ragazzo per il quale durante il primo anno a Hogwarts mi hai detto di avere una spaventosa cotta!?»
Hermione arrossì furiosamente e sgranò gli occhi mentre Draco sorrise guardandola.
«Si è lui! Me lo avevi descritto con gli occhi sognanti e tutta sorridente! Eri proprio cotta!»
«Mamma! Ti prego!»
Dopo un'altra ora a parlare in salotto i sei ragazzi andarono a dormire ma il loro sonno fu tutto meno che tranquillo.
Blaise, Harry e Draco dormirono senza sognare niente.
Hermione e Daphne passarono la notte a consolare Ginny dato il terribile incubo che l'aveva colpita.

Ho Voglia Di Te||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora