Capitolo 22

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La mattina di Natale per Hermione era sempre stata speciale ma mai come quell'anno. Aveva optato per un abito a campana bordeaux con una cinta nera sulla vita e degli stivali alti fino al ginocchio «Sei bellissima» disse Draco nella sua solita mise nera «anche tu» rispose baciandolo dolcemente.
Erano appena arrivati alla casetta della nonna e tutti si stavano accomodando sul divano.
«Ragazzi volete qualcosa da bere?» chiese Rosalind sorridendo e indicando una bottiglia di Tequila.
«Mia nonna è un po' particolare» sussurrò la riccia agli amici che si misero a ridere.
«Mamma ti prego non iniziare!» esclamò Jean capendo le intenzioni della donna.
«Va bene! Va bene! Hermione tesoro prenditi il regalo»
La riccia si alzò e si avvicinò all'albero dietro il tavolo da pranzo,prese una scatola ricoperta da una carta rossa lucida chiusa un un fiocco bianco di raso e tornò a sedersi sul divano accanto a Draco.
«Ho saputo che ti sei fidanzata - disse lanciando uno sguardo al biondo accanto alla nipote - e ho pensato che non c'era momento migliore per regalarteli.»
Hermione scartò curiosa il pacco, tolse il coperchio e scostò la carta bianca per poi sgranare gli occhi di colpo e arrossire violentemente.
A quella reazione Draco guardò nella scatola e senza farsi vedere dai genitori della ragazza sorrise.
«Tesoro cos'è!?» chiese il padre guardando attentamente la figlia che sembrava aver perso l'uso della parola.
La nonna rise e sembrava molto divertita
«Sono tre paia di lingerie bianca,nera e rossa! Una ragazza così bella può permetterselo no? Ti consiglio di mettere quella rossa a Capodanno sai porta fortuna» disse infine facendole l'occhiolino.
«Cosa!?» esclamarono insieme il padre e la madre della riccia
«Mamma ha diciotto anni! È troppo giovane!»
«Vuoi farmi credere che tu e Scott alla loro età non vi davate alla pazza gioia nel letto della tua stanza? Oh si vi ho sentito! - la madre di Hermione arrossì aprì e chiuse la bocca come per dire qualcosa ma l'unica cosa che fece fu guardare il marito che aveva ormai lo sguardo fisso sulla porta d'ingresso - E poi lei è una bella ragazza e,diciamoci la verità, Draco è molto attraente sarebbe una stupida a non portarselo a letto!»
«Nonna! Che ne dici, mangiamo?»
«Certo!»

Dopo un abbonante pranzo i sei ragazzi decisero di farsi una camminata per il villaggio chiacchierando del più e del meno fin quando Draco non si gelò sul posto.
«Draco?»
Hermione seguì con lo sguardo la traiettoria puntata dal ragazzo e lo vide, su un manifesto faceva capolino il disegno del marchio nero, li avevano trovati.
«Ragazzi dobbiamo andare via!»esclamò Hermione correndo verso la casa della nonna per avvisare i genitori che si sarebbero separati per Capodanno.
Fecero le valigie e in men che non si dica tornarono a Hogwarts, il loro fu un arrivo brusco dato che senza esitazione si separarono già nel treno. Nella stanza verde argento ad aspettare il biondo vi era una lettera anonima.

la Mezzosangue oppure te. Scegli la vita che t'interessa di più. Il nostro incontro è anticipato. La notte di capodanno, Foresta Proibita, ore 22 non farmi aspettare.

Draco era tremendamente preoccupato, suo padre sapeva? Questa era la domanda che lo tormentava da ormai ore. La Granger doveva essere protetta ma stando con lui non poteva. Era stato un errore tornare insieme e credere di essere felici, lei doveva tornare ad odiarlo e Salazar solo sapeva quanto il suo cuore di pietra si stava sgretolando in quel momento.

La mattina seguente non c'erano molti ragazzi in corridoio così Hermione ne approfittò per avvicinarsi al ragazzo.
«Come stai?» chiese a voce bassa per non farsi sentire dal gruppo di Tassorosso lì vicino.
Draco si voltò lentamente e la guardò con freddezza.
«Come osi parlarmi?» chiese con un tono duro e fermo che alla riccia mise i brividi.
Non potè controbattere dato che Pansy Parkinson e le sue amiche arrivarono mettendosi intorno a loro, la bruna decise di andarsene ma l'ultimo commento di Draco le spezzò il cuore in mille pezzi.
«Mezzosangue corri a farti scopare da qualcun altro visto che con te ho finito?»
La scena fu a rallentatore, Blaise e Daphne sentirono la frase e rimasero impalati nel bel mezzo del corridoio.
Harry era sul punto di saltargli addosso ma Ginny lo tratteneva per un braccio con la bocca spalancata e Pansy Parkinson rideva di gusto, Hermione si girò gli arrivò a qualche centimetro dalla faccia e Sciaff un forte ceffone lo colpí facendogli voltare di lato il capo.
Quando tornò a guardarla negli occhi color ambra vide tutto il suo dolore e si sentì un mostro per la seconda volta, ma doveva proteggerla e lui non poteva se stavano insieme.
«Perché?» sussurrò mentre delle calde lacrime scesero lungo i suoi zigomi.
«Perché è stato fin troppo facile prenderti come con tutte le altre. Tu non sei diversa da ogni ragazza di questa scuola, due parole dolci e qualche carezza e finite nel mio letto, semplice»
Mi dispiace.
Perdonami.
Ti amo.
«Bene spero tu sia soddisfatto.» disse prima di girare i tacchi e scappare via lontano da tutti senza guardarsi indietro.

Draco tornò nella sua stanza e quando Blaise lo raggiunse lui non riuscì a trattenersi.
«Dra...»
«Salazar Blaise! Io la amo. La amo con tutto me stesso ma mio padre la vuole morta. Morta! Io non posso... preferisco non averla con me e vederla felice con qualcuno che se la merita che vederla sottoterra. Io non posso...io la odio! - esclamò sferrando un pugno al muro - stavo così bene prima di conoscerla in questo modo! Vivevo tra donne e bella vita, ogni sera era sesso, non m'importava veder piangere le ragazze perché non gli permettevo di toccarmi la schiena o le cacciavo dal letto. Ma lei... lei mi ha fatto conoscere il significato di...di...»
«Di fare l'amore perché vi amate ma siete troppo testardi. Devi dirle del cambio, devi dirle che l'ami.»
«NO! Lei deve odiarmi, solo così sarà felice»
«Dra quella è più forte di me e te messi insieme non pensi che possa aiutarti?»
«Blaise, se le dovesse succedere qualcosa io non me lo perdonerei mai.»
«Wow! Ti ha proprio cambiato...»
«Già»

«Lo odio! Con tutta me stessa! Andava tutto così bene, perché Gin!? Perché!?» esclamò arrabbiata la riccia mentre camminava per il corridoio deserto del settimo piano.
«Hermione se fosse successo qualcosa?» chiese la rossa avvicinandosi e poggiandole una mano sulla spalla.
La Grifondoro si fermò e si voltò a guardarla, aveva ragione, Draco non l'avrebbe mai trattata in quel modo dopo tutte le cose che si erano detti. L'aveva sognata e cercata, aveva sussurrato ti amo nel sonno, non poteva aver finto per tutto il tempo. Ma se lui non le parlava cosa ne poteva sapere lei? Questa volta doveva essere lui a cercare lei e non il contrario.
«Sono stanca Gin. Forse hai ragione ma basta, se mi ama verrà da me. Vado in biblioteca...»
«Va bene io torno in camera...»
Ora sola e tranquilla camminò fino alle scale, lanciò un urlo prima quando una mano le bloccò le braccia e l'altra le tappò la bocca iniziando a trascinarla verso la finestra della scuola per poi portarla nella foresta senza che nessuno sentisse niente.

Ho Voglia Di Te||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora