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Non parliamo da una settimana, nessun contatto fisico,mi sento anche meglio senza la sua negatività che mi circodava come quando il sole viene coperto da una nuvola.

Il primo giorno ammetto di essere stata male,riflettevo sempre alle parole dette,solo dopo ho iniziato a pensare che magari il problema non è il mio ma degli altri che molte volte non riescono a dosare le parole riaprendo ogni ferita anche quella che sembra già guarita, ad esempio io ho sempre temuto di essere un peso per mio nonno o anche per mio fratello, ho da sempre avuto questo problema con me stessa e negli ultimi tempi sembrava passato, ma ecco che si ripresenta, con poche parole dette senza un minimo di scrupolo, sputate freddamente in pochi secondi.

Ora sto meglio anche grazie a Dylan che periodicamente viene in camera per controllare Galas, ho scoperto molte cose di lui, ad esempio so che ha 2 sorelle maggiori che si occupano dei libri digitali e della loro fabbricazione, suo padre sta male e sua madre non lavora per aiutare il marito, Dylan la descrive come una grande donna, forte ed energica nonostante tutto e tutti.

Galas sembra essere tornata la stessa di sempre e ho ripreso le lezioni con il professore Joe di biotecnologia, mi era mancata la routine, con Harry sembravamo fermi nel tempo come se per due giorni tutto si fosse fermato.

"accesso confermato" sono seduta nel divano bianco della mia camera, mentre leggo un vecchio classico.
Il sofà bianco che ancora sembra trattenere il suo odore ora è anche più comodo.

"sorellina!" Liam entra aprendo le braccia nella mia direzione, non esito e gli vado incontro per un abbraccio, ne ho bisogno.

"che mi racconti?"ci sediamo nel divano.

"nulla, ho ripreso gli studio di biotecnologia e ora leggevo" alzo la tavoletta trasparente dove viene riflesso l'ologramma del libro.

"Amber,questi libri sono vecchi, andavano nel 21 secolo" guarda il titolo e arriccia il naso, saranno pure vecchi ma sono migliori di quelli moderni.

"rassegnati fratellino,continuerò a leggere libri vecchi a vita" rido e mi avvicino a lui facendomi abbracciare nuovamente. Alza le mani in segno di resa e sorride è allegro oggi,vederlo così mi rende felice.

"va tutto bene?" mi chiede staccandosi dall'abbraccio e afferrandomi le spalle, è sempre stato premuroso con tutti, sembra percepire tutto di una persona solo con un piccolo contatto, ancora dopo 18 anni cerco di capire come riesce a farlo.

"si tranquillo, invece tu?" cerco di cambiare argomento e spero che mi capisca, non voglio rovinare questo nostro momento tra sorella e fratello.

"tutto perfetto,anche se andrebbe meglio se andassi a mangiare qualcosa con la mia sorellina da Joanne"sorride vedendo l'euforia nei miei occhi.

"allora vai a vestirti su! ci vediamo dopo, alle 7:00?" sono così emozionata all'idea di passare del tempo insieme, per via del lavoro non abbiamo avuto molto tempo per stare insieme e parlare.

"va bene, sono felice che ora tu stia meglio"sorride ed esce dalla camera.

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Metto le scarpe nere e il vestito bianco composto da un materiale leggero che personalmente adoro indossare in queste sere d'estate.

Anche se ho messo il vestito non sono ancora riuscita a chiudere la cerniera dietro,spero solo di farcela prima che Liam arrivi in camera.

"vuole una mano signorina?" Galas si avvicina a me, penso che abbia visto la mia faccia, vorrei che lei venga con noi ma saremo solo io e mio fratello, quindi la presenza di Galas sarebbe superflua.

"si"sorrido imbarazzata, Galas prende la cerniera e inizia ad alzarla, con molta lentezza, ancora deve riprendersi del tutto,tanto che molte azioni le vengono difficili e molte di queste sono quelle che richiedono attenzione.

"accesso confermato" sono girata di palle e non vedo chi è entrato, suppongo sia Liam, non voglio complicare il lavoro di Galas.

"cinque minuti e sono pronta puoi stare nel divano se vuoi Liam" non posso girarmi, Galas mi afferra il mio fianco tenendomi ferma, abbasso lo sguardo e quella non è sicuramente la mano di Galas. Sul collo avverto aria calda e anche se non voglio ammetterlo a me stessa so già chi possa essere.

"dove sei finita?" un sussurro arriva al mio orecchio e la voce di Harry riempe il silenzio che si è formato.Sussulto, vado per togliermi dalla sua presa ma non riesco a scappare, mi tiene ferma non lasciandomi via d'uscita.

"cosa te ne importa?" cerco di girarmi verso di lui osservandolo in volto, se per lui sono un intoppo cosa ci fa in camera mia?.

"ti aspettavo in sala addestramento e non sei venuta, quindi l'argomento mi riguarda" chiude la lampo e mi gira verso di lui, siamo faccia a faccia. I capelli castani sono come sempre leggermente scompigliati, indossa un completo bianco e i suoi occhi vengono messi in risalto dal colore chiaro.

"Non voglio essere un problema nella tua vita, quindi scusami se non sono venuta anche se ti ho fatto un favore no?" sorrido acida e mi tolgo dalla sua presa. Rimane fermo osservandomi, penso abbia capito che ho sentito tutto anche se non ne sono del tutto sicura, sistema il ciuffo e sistema i bottoni della giacca.

"si hai ragione, lasciamo stare" sibila e si gira dandomi le spalle,sedendosi nel sofà bianco. Non dico nulla, ma dentro gli vorrei dire di tutto,vorrei fargli notare che il mondo non gira intorno a lui e che d'avanti ai suoi occhi ci sono persone e non robot e dietro ogni persona ci sono dei sentimenti e quelli sono più importanti di qualsiasi altra cosa.

Galas è vicino alla specchiera che riordina la superficie da spazzole e trucchi, da quando è entrato continua a chiedermi come abbia fatto a mandare via Galas, di solito lei non riceve ordini da nessun'altro a parte me, ad ogni modo ora mai non importa.

"starai qui ancora per molto?" la sua presenza mi irrita e vederlo sdraiato sul divano bianco mi riporta a una settimana fa quando lo osservavo di sottecchi dal mio letto.

"tutta la sera" sorride, mi giro andando verso la specchiera per pettinare i capelli mossi.

"molto divertente, ora vai dalla tua amica, qui potresti annoiarti" sorrido acida mettendo infine gli orecchini.

"la tua camera è più interessante di lei"continua, mi giro e lo vedo toccare degli oggetti oggetti per poi posarli scombinandoli, sorrido alle sue parole.

"Se vuoi puoi restare ma io devo uscire quindi, divertiti con Galas!" esco dalla stanza, Liam è infondo al corridoio, decido di andargli incontro e inutile farlo camminare fino a qui.

"hei andiamo" dico spingendolo verso l'ascensore, indossa un completo blu elettrico , questo colore gli dona particolarmente.

"aspetta sorellina"mi ferma.

"amico!" mi si gela il sangue quando vedo Harry arrivare, questo ragazzo mi perseguita e sembra pure divertito nel farlo.

"bene ora possiamo andare"dice Harry afferrando la spalla di Liam ed entriamo in ascensore, improvvisamente mi ricordo di quando io e Liam eravamo in mensa, aveva detto che avrebbe invitato anche lui, non so come, forse per l'emozione di passare del tempo con Liam me ne sono dimentica e ora mi ritrovo in ascensore con lui, che ha lo sguardo compiaciuto.

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Siamo in macchina già da un po' e la serata continua tra le conversazioni di Harry e Liam, sono in silenzio da quando siamo entrati in auto.

"Amber? tutto ok?" mi chiede Liam, sembra preoccupato.

"si" mento, non voglio ferirlo dicendogli che la presenza di Harry mi urta,"eccoci finalmente" sussurro ed esco. L'enorme insegna illumina la strada e i miei occhi brillano, per me questo ristorante è il ricordo materiale dei bei momenti passati da bambina e ogni volta che ci torno, il cattivo umore sembra dissolversi.

Ciao a tutti, scusate il ritardo!

Come sempre fatemi sapere se il capitolo vi piace con un commento e una stellina! al prossimo capitolo! XOXO

p.s avete qualche hobby?

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