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HARRY POV'S
Il silenzio mi circonda, i pensieri gridano nella mia testa, voglio farlo anche io fino a che la mia voce scompare, voglio piangere fino a non avere più lacrime o ridere fino a perdere il fiato, ma come mi hanno sempre insegnato dall'età di 9 anni io devo resistere ai miei sentimenti, io devo essere un soldato senza emozioni, essere spietato prima che gli altri lo siano con me.
Ogni volta che mi avvicino ad Amber tutti i miei principi da perfetto mercenario si sgretolano diventando polvere, la mia testa si alleggerisce e non penso più a niente, mi sento bene.
Mi avvicino al sacco da pugilato e inizio a colpirlo cercando di far uscire tutte le mie emozioni, mi libero da questi pesi che non rispecchiano la macchina che devo essere.
"brutta giornata?" la voce di Aria invade la mia testa, continuo a colpire il sacco nella speranza che se colpirò più forte i miei sentimenti svaniscano.
"sai che colpire più forte il sacco non ti aiuterà a superare i problemi?" si avvicina a me ondeggiando la coda chiara.
"quali problemi? mi sto allenando" mento continuando a colpire velocizzando i pugni, sono senza guanti e le mani fanno male, ma non mi dispiace perchè il dolore mi permette di non pensare.
"Harry!" Aria afferra le mie mani bloccandole tra le sue, "smettila o ti farai male" mi osserva rimproverandomi con gli occhi color ghiaccio.
"quindi?" tolgo le mie mani dalle sue e sistemo i capelli, mi allontano da lei raggiungendo il mio borsone nero.
"Harry"mi segue poggiandomi una mano in spalla, oggi è particolarmente fastidiosa.
"che vuoi Aria, sono stanco" mi giro verso di lei.
"sono venuta qui per sapere come va con le ricerche, sei riuscito a prendere i documenti nell'ufficio del vecchio?" accarezza le mia spalla.
"no" rispondo secco e prendo lo zaino, "non so la password, ha cambiato codice".
"dannazione" mette una mano in fronte, "cambiamo tecnica". Aria odia perdere ed essere ostacolata e da quando siamo entrati qui tentiamo in ogni modo di smascherare l'organizzazione con l'obiettivo di mostrare al mondo intero cosa realmente succede in questa azienda.
"userai Amber..." si ferma sorridendo felice di aver trovato una soluzione.
"Amber?" la guardo cercando di capire i suoi piani.
"quella ragazza sarà il nostro JOLLY" cammina avanti e indietro sorridendo, continuo a osservarla e la sua espressione sollevata mi fa capire che ha già programmato tutto, "ci aiuterà senza saperlo".
"la prenderemo in giro" strofino una mano in fronte.
"esatto, è così dolce e ingenua" si ferma d'avanti a me e si avvicina al mio viso, "per noi sarà facile da usare" acciglio lo sguardo e anche se ciò che dice non mi entusiasma devo accettare perchè vivo solo per vedere Carl James distrutto e con lui la sua organizzazione e le persone che lo amano.
"D'accordo" esco dalla sala andando verso i camerini.
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Afferro la giacca grigia indossandola coprendo di poco la camicia nera, sistemo il ciuffo portandolo leggermente indietro, sono pronto per andare alla festa per i 60 anni dell'organizzazione e anche se avrei preferito non partecipare devo andare per rendere più credibile la parte del soldato fedele. La festa si svolgerà all'ultimo piano del grattacielo, la sala è la stessa di ogni anno che viene aperta solo per eventi importanti.
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GLITCH// H.S.
FanfictionSiamo ormai lontani secoli dagli anni 2000 e l'uomo ha portato avanti la sua idea di una società sempre più tecnologica e controllata, nulla accade se non voluto, il mondo segue un sistema ben preciso che garantisce l'ordine e il più piccolo errore...