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AMBER POV'S

Liam mi porge la mano aiutandomi a salire sul palco accuratamente decorato con dettagli color oro abbinati alle pareti della sala anch'esse decorate per l'anniversario.

Mio nonno si trova al centro dinanzi al microfono, sistema la giacca nera aspettandoci, una volta arrivati affianco a lui, fa segno di abbassare le luci, il palco brilla e l'attenzione di tutta la sala si ferma su di noi, guardo la folla di persone cercando Harry con gli occhi ma non riesco a trovarlo.

"salve a tutti, signori e bellissime signore" sorride mio nonno dando inizio a una piccola risata collettiva, "come prima cosa vorrei ringraziare i presenti..." prende il microfono e si avvicina a noi, "ma sopratutto vorrei ringraziare i miei nipoti che mi stanno sempre accanto" mi abbraccia stringendomi a se più del dovuto, mi lascia passando a Liam che riceve il mio stesso trattamento.

"Signori... solo per voi la JMC ha in progetto una grande sorpresa che sarò contento di comunicarvi in futuro quando tutto sarà completato" in faccia gli si stampa un sorriso inquietante, ma a notarlo sembro essere solo io visto che in sala regna il forte rumore degli applausi, "ora passeranno dei camerieri che vi porteranno lo spumante per fare un brindisi" tutti, inclusi io,mio fratello e mio nonno, prendono il calice alzandolo in aria.

"A noi e ai nostri progetti futuri" mio nonno porta il bicchiere alla bocca e tutti lo seguono, tranne io che non bevo, non per fargli un torto ma semplicemente perchè non mi piace il gusto dello spumante.

"tesoro non bevi?" mio nonno mi guarda fisso.

"nonno sai che non mi piace" sorrido nervosa dal suo sguardo.

"ma oggi è l'anniversario dell'organizzazione... bevi" avvicina il bicchiere alle mie labbra, Liam ci guarda confuso, non voglio bere e non lo farò.

"ma... non voglio" sibilo.

"bevi Amber, eri così ubbidiente da piccola..." sussurra.

La mano di Liam sposta il bicchiere buttandolo a terra, "non vuole bere, non forzarla nonno" si guardano scambiandosi occhiate, Liam non avrebbe mai fatto una cosa del genere anche perchè da sempre si è sforzato di essere il nipote perfetto, apprezzo il suo gesto, lo guardo ringraziandolo mentalmente.Non so cosa gli sia preso, ma il fatto che continuasse a impormi cosa fare mi terrorizzava, il sguardo era diverso come di chi si rende conto di non avere più potere.

I visi confusi degli invitati ci scrutano non capendo il perchè dei frammenti di cristallo a terra, mio nonno lancia un ultima occhiata a Liam prima di girarsi verso il pubblico, "scusate... mia nipote Amber è molto sbadata, vero Amber?" mi guarda sorridendo, non parlo, rimango in silenzio affianco a Liam, unico mio punto di riferimento.

La musica suona nuovamente e gli ospiti ritornano a chiacchierare e ridere tra di loro, "che umiliazione..." poggia una mano in fronte, "Liam vieni con me" mio nonno fa gesto di scendere a Liam che lo segue.

Ormai sola sul soppalco decido di ritornare in pista anche se con l'amaro in bocca, questa è la prima volta che mio nonno si comporta così ed è anche la prima volta che dico di no a lui, quindi mi viene spontaneo collegare gli eventi ottenendo come risultato semplicemente il fatto che a mio nonno piace comandare e non accetta essere sfidato.

"ehi signorina" Marcus sbuca dalla folla facendomi sobbalzare.

"mi hai spaventata" sorrido facendo ridere anche lui.

"chiedo umilmente perdono" scherza accennando un inchino, sorrido, io e Marcus ci conosciamo da molti anni anche se ci vediamo solo in occasioni importanti come questa o a qualche cena di lavoro visto che lui è figlio di Ben Handerson, socio e amico stretto di mio nonno.

GLITCH// H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora