Capitolo 15: La BigHit

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Quel sabato mattina Jungkook mi aveva chiamata e mi aveva chiesto di andare a trovarlo. Mi sentivo un po' nervosa dato che sarei entrata per la prima volta alla Big Hit dopo tutto quel tempo, per giunta "travestita" da membro dello staff. Feci una doccia, indossai un paio di jeans, delle scarpe bianche, una maglia bianca con sopra la felpa che Jungkook mi aveva dato insieme al badge. Presi anche la sua mascherina e la misi in tasca perchè nonostante non avrei dato molto nell'occhio con quella felpa, non volevo comunque che qualcuno vedesse il mio viso. Il mio cellulare vibrò nella tasca dei jeans, così sbloccai lo schermo e vidi tre messaggi:

Da: Kookie

Fai attenzione per la strada e scrivimi quando sei qui

10:15

Dove sei finita? Kookie sta aspettandoooooo

10:20

Ridacchiai leggendo quei messaggi, Jungkook sembrava non essere cambiato sotto certi aspetti, era sempre stato impaziente.

Da: Me

Arrivo pabo!


Risposi immaginando il suo cipiglio buffo ed offeso nel leggere la mia risposta. L'altro invece era di mamma, la quale naturalmente era stata aggiornata di tutto ed era forse più felice di me... forse.

Da: Eomma

Salutami tanto Jungkook! (Tua zia vuole che le saluti J-Hope)

A quel punto mi sbattei una mano in fronte. Mia zia aveva una fissazione pericolosa per Hoseok, il che mi metteva in imbarazzo.

Da: Me

Siete imbarazzanti... (vi voglio bene)

Dopo che ebbi risposto a mia madre finalmente uscì di casa, diretta alla Big Hit.

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.

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No POV

La ragazza si avviò per le strade di Seoul godendosi il sole mattutino e il suo ottimo umore. Dietro la mascherina nascondeva un ampio sorriso che quasi le fece dolere gli zigomi ma che non si decise ad abbandonarla nemmeno per un secondo... almeno fin quando non giunse all'entrata dell'agenzia. Cominciava ad essere un po' agitata, così dopo aver indugiato qualche minuto difronte le porte a vetri dell'ingresso, fece un bel respiro e si decise ad entrare. Prima che riuscisse a varcare la soglia però, un energumeno alto almeno due metri con occhiali e auricolare la fermò tenendola per un braccio. Non era aggressivo, l'aveva solo spaventata a causa dell'irruenza del suo gesto e della sua imponenza fisica, ma Sun-Hee pensò che fosse necessario affinchè nessuno si intrufolasse all'interno. L'uomo la squadrò dalla testa ai piedi, probabilmente perchè non l'aveva mai vista.

<<Ha un badge signorina?>> le domandò lasciandole il braccio. Sun estrasse il cartellino da dentro la felpa e lo mostrò alla security mordicchiandosi l'interno della guancia. L'uomo se lo rigirò tra le mani, poi estrasse una specie di palmare dalla tasca e vi fece strisciare sopra il badge producendo una specie di "bip". <<Vada pure.>> disse poi restituendole il cartellino e tornando a guardare davanti a sè. Sun-Hee emise un sospiro di sollievo e finalmente varcò la soglia. Mandò un messaggio a Jungkook come lui aveva chiesto e quest'ultimo le disse di andare al terzo piano in una stanza con dei divani neri, l'avrebbe riconosciuta subito poichè si trovava difronte l'ascensore. Mentre raggiungeva la stanza alcuni membri dello staff si voltarono a guardarla straniti, ma lei sebbene si sentisse un po' in imbarazzo non ci fece molto caso, la sua mente era proiettata su Jungkook. Facendo dunque una piccola corsetta impaziente, la castana andò dove Jungkook le aveva detto, ma nella stanza non vi era nessuno, così decise di accomodarsi su uno dei divani e aspettare. Scrollò un po' la bacheca di Instagram e notò, come le era già successo nei giorni passati, che la foto scattata a lei e a Jungkook circolava ancora anche se per fortuna con meno frequenza. La felpa e il badge in qualche modo la facevano sentire più sicura, perciò fece come aveva detto Jungkook e ignorò quella foto. Mentre stava distrattamente al cellulare, la porta si aprì facendola voltare. Non appena vide entrare il ragazzo che stava aspettando, il viso della castana si illuminò e il suo cuore fece un balzo. Era bello come se lo era immaginato tutta la mattina, con una semplice maglia bianca e dei pantaloni della tuta neri.

//Euphoria// J.JkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora