//Euphoria// J.Jk

Capitolo 6: Dimmi la verità

Avete presente quando un giorno siete pieni di convinzione, determinati su qualcosa e il giorno dopo invece ci ripensate e vi chiedete se effettivamente ne siete ancora pienamente sicuri?
Ecco, questo è quello che successe a Jungkook la mattina dopo il concerto. Guardò il soffitto sopra di sè e cominciò a dirsi che forse Namjoon aveva ragione, forse si immaginava solo le cose, influenzato dal suo subconscio. Forse perché in fondo desiderava che lei fosse stata lì, che lo avesse visto sul palco come lui aveva sempre sognato. Peccato che lei non era lì e che si trovasse in un'altro continente. Jungkook sbuffò portandosi un braccio piegato dietro la nuca. Fortunatamente, dato che il tour era terminato, gli spettavano un paio di settimane di pausa; per cui si concedette il meritato riposo che gli serviva per ricaricarsi e stette ancora un po' a rigirarsi sul letto. Doveva assolutamente fare qualcosa per distrarsi e non pensare a Sun. Prese il cellulare e girovagò un po' per il web, leggendo i commenti delle Army sul loro ultimo concerto. Sorrise vedendo quante persone fossero rimaste soddisfatte e felici della loro esibizione. Lesse i commenti sotto alcune foto: alcuni erano dolci ed emozionanti, altri (pochi rispetto agli altri) di haters che Jungkook nemmeno lesse, non gli importava molto di cosa si dicesse di lui, a meno che non fosse da parte di qualche army, preferiva lasciar perdere i commenti negativi. Prima non era così, agli inizi si lasciava facilmente prendere dallo sconforto e si abbatteva non appena leggeva qualche insulto, poi col tempo e con l'aiuto dei suoi hyungs fortunatamente aveva imparato a fregarsene. Altri commenti erano decisamente... spinti. I commenti sul suo corpo non mancavano, sulla piccola porzione di pelle che J-Hope aveva messo in mostra a causa della coreografia movimentata di Boy Meets Evil, sulle goccioline di sudore lungo il collo di Yoongi, sulle labbra di Jimin e così via. A volte Jungkook era divertito da quanto certe army potessero essere pervertite, altre invece rimaneva scosso da ragazze che manifestavano la loro intenzione di sfogare su loro sette le proprie fantasie sessuali, sapevano essere davvero... dettagliate.

Scorrendo la bacheca di twetter trovo anche alcuni meme con la faccia di Jimin. Scoppiò a ridere a crepapelle a quella vista, rise così tanto che cominciò a fargli male la pancia. Si alzò velocemente per dirigersi in camera di Jimin e mostrargli le buffissime foto che aveva appena trovato, ma non appena fu davanti la sua porta le parole che il suo hyung stava rivolgendo probabilmente a qualcuno al telefono lo fermarono facendogli drizzare le orecchie.

<<Ti ripeto che non sospetta nulla!>> esclamò cercando di tenere il tono della voce il più basso possibile dato che era convinto che i suoi amici stessero ancora dormendo. <<Lo capisco Sun, ma devi stare tranquilla.>> a quelle parole Jungkook sentì il suo cuore fare un tonfo e il sangue raggelarsi nelle sue vene. Jimin stava parlando con Sun? Con la sua Sun?

Jimin's POV

Il cellulare vibrò sul comodino facendomi spalancare un'occhio di scatto. Assonnato mi misi a sedere notando che Hobi non era nel suo letto, ma non ne fui sorpreso, solitamente non si svegliava tanto tardi. Afferrai il cellulare e non appena lessi il nome sullo schermo uscì fuori la testa dalla porta per vedere se in corridoio ci fosse qualcuno: tutto silenzioso, probabilmente stavano ancora tutti dormendo, tranne per Hobi che doveva essere in bagno. Premetti il tasto verde portando il cellulare all'orecchio e allontanandomi il più possibile dalla porta.

<<Pronto?>>

<<Ehi Jimin...>> rispose Sun.

<<Ah sei viva allora! Ti ho mandato un messaggio prima del concerto e circa cinquecento dopo. Perchè non hai risposto?>> feci scocciato dal fatto che non si fosse nemmeno degnata di scrivermi che sarebbe venuta o che Jungkook l'avesse vista.

<<S-scusa, hai ragione.>> rispose e potei percepire dal suo tono che era veramente dispiaciuta. <<Ma fino all'ultimo non sapevo se sarei davvero venuta e poi dopo...>> si interruppe sospirando pesantemente.