No POV
Sun stava per tornarsene indietro quando udì la voce del ragazzo che stava cercando, provenire da uno dei camerini fuori dal corridoio. Prese un respiro profondo e con le mani che le tremavano camminò a passo spedito verso la direzione da cui proveniva la voce. Bussò un paio di volte e le venne dato il permesso di entrare da un hairstylist che giusto in quel momento stava uscendo dal camerino. Sun Hee gli rivolse un piccolo gesto di saluto per poi entrare lentamente all'interno della stanza. Jungkook stava lì in piedi ad abbottonarsi la camicia con espressione spenta, le lunghe dita sottili vagavano distrattamente sui bottoni in madreperla, le lunghe gambe muscolose fasciate elegantemente da pantaloni blu scuro abbinati ad una giacca dello stesso colore poggiata sullo schienale della sedia. Non appena gli occhi grandi di Jungkook videro la figura di Sun Hee davanti a lui, una scintilla brillò nelle sue iridi brune; dovette combattere l'impulso di abbracciarla e di stringerla a lui. Era arrabbiato con lei per aver baciato G Dragon pur avendo negato di avere un appuntamento con lui, ma soprattutto era arrabbiato con se stesso, sia per le parole aspre che le aveva rivolto, sia per non averle confessato prima cosa provava come gli aveva consigliato Jimin. Se solo lo avesse fatto forse adesso non sarebbero in quella situazione. Si guardarono per qualche secondo senza sapere cosa dire, poi gli occhi incerti della minore si spostarono da quelli del corvino alla sua camicia. Incerta fece qualche passo avanti. <<Hai il colletto al rovescio.>> mormorò. Jungkook scosse la testa.
<<Faccio da solo.>> disse freddamente anche se effettivamente non si curò di sistemare la piega sul colletto. Le mani di Sun si fermarono a mezz'aria e le sue labbra si piegarono in una linea sottile. Cercò di ignorare il dolore acuto al petto e lasciò cadere le braccia lungo il corpo.
<<Non hai il diritto di essere arrabbiato.>> disse seccamente aggrottando le sopracciglia. Jungkook distolse lo sguardo. Sapeva che la castana aveva ragione, ma Jungkook si sentì comunque ferito dalle sue parole perchè così dicendo Sun stava ammettendo che Jungkook era solo un amico per lei e che la sua vita sentimentale non lo riguardava. Jungkook fece un sorriso forzato ma nei suoi occhi si poteva leggere la sofferenza che stava provando in quel momento.
<<Non sono arrabbiato, sono felice per te, G-Dragon sunbaenim è il massimo, non potrei desiderare di meglio per la mia migliore amica.>> Sun arretrò con gli occhi che le si riempirono di lacrime. La mia migliore amica, dopotutto non era nulla di più per Jungkook, ma allora perchè quelle parole le avevano fatto così male? Stette immobile senza sapere cosa dire sebbene in quel momento volesse gridare e rispondere che non provava niente per nessun altro se non per lui, ma prima che potesse farlo una makeup artist entrò nel camerino. Gettò un'occhiata truce a Sun Hee squadrandola dalla testa ai piedi con aria di sufficienza. Sun la riconobbe subito, era la ragazza che l'aveva insultata il giorno della sua prima intervista come interprete. Lo sguardo che la ragazza le rivolse fece ribollire il sangue nelle vene della castana. <<Jiyeon, mi sistemi il colletto? È al rovescio.>> disse Jungkook facendola congelare sul posto. Jiyeon le rivolse un'ultima occhiata per poi ridacchiare e voltarsi verso il più alto.
<<Certo Jungkook-ssi!>> esclamò in tono civettuolo. Sei un grandissimo stronzo Jeon Jungkook.
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Sun Hee's POV
Uscì da quella stanza il più velocemente possibile tenendo una mano davanti la bocca per evitare che i miei singhiozzi attirassero l'attenzione di qualcuno. Dovevo andarmene di lì subito, non riuscivo più a reggere nulla, la testa mi girava mentre una voragine mi si aprì nel petto. Dovevo raggiungere in fretta il mio studio sperando non ci fosse nessuno, avevo bisogno di sfogarmi, di piangere senza che nessuno potesse vedermi. Ma i miei piani andarono in fumo quando venni raggiunta da qualcuno che mi afferrò il braccio facendomi voltare. Incontrai gli occhi preoccupati ed allarmati di Jimin scrutarmi dalla testa ai piedi e sgranarsi nello scorgere le mie lacrime. <<Sun? Perché piangi?>> mi domandò in tono soffice. In quel momento, sebbene pensassi di volere stare da sola, la vicinanza di Jimin mi fu in qualche modo di conforto. Un singhiozzo mi scappò dalle labbra poco prima di essere totalmente avvolta dalle braccia del mio amico che mi strinse affettuosamente a sè cullandomi dolcemente. Mi lasciai andare singhiozzando contro il tessuto della sua giacca ma in quel momento non me ne curai. Strinsi in un pugno il tessuto dell'indumento mentre lasciavo che l'abbraccio di Jimin mi desse il confroto di cui avevo bisogno. <<Se sei così a pezzi è perché hai litigato con Jungkook.>> affermò lui in un sussurro. Non risposi ma il mio silenzio fu sufficiente a rispondere alla sua domanda. Dopo qualche minuto riuscì a calmarmi e a recuperare quel minimo di lucidità che mi permise di separarmi leggermente da Jimin. Dopotutto non volevo che qualcuno ci vedesse abbracciati in corridoio. Jimin mi guardò con un'espressione preoccupata e allo stesso tempo confusa. <<Glielo hai detto? Gli hai detto che hai rifiutato Jiyong-ssi?>> mi domandò piegando la testa di lato. Sospirai tremante mentre asciugavo velocemente le lacrime sul mio viso.
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//Euphoria// J.Jk
Fanfiction[IN CORSO] Quando due anime sono destinate ad incontrarsi nulla, nemmeno il tempo e lo spazio, può interporsi tra loro. Sun-Hee e Jungkook sono stati separati per tanto tempo, ma il destino sembra voglia farli riavvicinare. [Tratto dalla storia] ...