24 Dicembre 2014:
"Svegliaaa!" urla Andrea agitandomi.
"Che ore sono?" chiedo con la voce assonnata.Mi strofino un occhio e sbadiglio.
"Le sette di mattina" mi risponde sorridente.
"Ma tu sei fuori.Almeno alla vigilia di Natale posso dormire di più?"
"Dai,dobbiamo passare tutta la giornata insieme!" continua a urlare.
Se continua così diventerò sorda.
"Ora mi alzo amore aspetta" rispondo mentre mi stiracchio.Il mio ragazzo si alza e si stende affianco a me.Inizia a giocare con i miei capelli,come al solito.
Mi ha svegliato come farebbe un bambino con sua mamma,che piomba sul letto e la scuote.
Andrea in fondo è il mio bimbo.
Oggi staremo tutto il giorno insieme e a mezzanotte apriremo i pacchi regalati dall'altro.
Sotto l'albero ci sono solo due sacchetti,uno più grande che è per me e l'altro più piccolo che è l'orologio che gli ho regalato.
Spero che il mio regalo non sia nulla di eccessivamente costoso perché mi sentirei un po' in colpa,visto che io potevo permettermi anche più di quell'orologio,soltanto che non so come l'avrebbero presa i miei genitori.Ci alziamo e andiamo in cucina.
"Non mi hai ancora salutato per bene" pronuncio la frase che di solito diceva Andrea quando mi veniva a prendere a scuola.
"Oh,scusa" dice prima di fondarsi sulle mie labbra.
Riesco a staccarmi,per modo di dire.
Quelle labbra sono una droga,non riesco a stare loro lontano.
"Ancora uno" mi precede il ragazzo,stavo proprio per dirlo io.
Continuiamo a baciarci appoggiati al bancone della cucina.
Finalmente riesco a staccarmi definitivamente da quelle labbra,a cui non posso fare a meno.Facciamo colazione e Andrea ad un certo punto mi prende la mano e mi sorride.
"Cuciniamo una torta?"
È sicuramente fatto.Da quando Andrea vuole cucinare?Per di più una torta.
"Non abbiamo gli ingredienti"
"Li andiamo a prendere"
"Va bene,ma se prende fuoco la casa è colpa tua" lo prendo in giro.
Si mette a ridere e io lo guardo estasiata,è così bello quando ride,anzi, lui è bello sempre.Finiamo di mangiare e mettiamo tutto a posto.
"Dai prepariamoci marmocchio" esclamo e Andrea allarga le braccia.
Mi ci fiondo dentro e ci abbracciamo dolcemente per circa trenta secondi.
Si stacca e mi stampa un bacino sulla punta del naso,mi prende per mano e mi porta in camera da letto.Ormai lui vive praticamente con me,e sarà così fino a Marzo.Prima aveva un borsone,poi ha deciso di portare una valigia piccola,quella da usare quando sei via solo qualche giorno per intenderci.Abbiamo affrontato più volte il fatto della convivenza dato che quest'anno se tutto va bene finirò il liceo,ma non sono sicura di andare subito a vivere con lui in una casa nostra.Principalmente per il fatto che,è vero,non cambierebbe molto dalla situazione attuale,però questa casa,le spese e tutto il resto sono pagate da i miei genitori,anche se ora non ci sono.Dovremmo trovarci un lavoro,perlomeno io visto che lui non si può ancora definire un rapper o un artista,però magari quando andremo a vivere insieme lui sarà già famoso,chi lo sa.
Da quando mi sono fidanzata non ho molto tempo da dedicare alla fotografia,ma l'unica cosa che mi interessa oltre ad Andrea per ora è la scuola."Ma secondo te sono aperti i supermercati?" chiedo mentre apro le ante dell'armadio cercando qualcosa da mettere.
"Il centro commerciale qui vicino sicuramente" risponde mentre si toglie la maglia che cambia subito dopo con una a maniche lunghe verde.Trovo un maglione beige molto carino e soprattutto caldo e lo indosso insieme a dei jeans neri senza alcuno strappo."Che bella visuale che si ha da qua!" mi urla Andrea,steso sul letto,mentre tolgo i pantaloni.
"Marmocchio,se continui così il regalo non te lo do"
"A me non importa del regalo"
"Ah già,tu pensi ad altro."
Il ragazzo si alza e esce dalla camera.
Penso si sia arrabbiato per la frase che ho detto precedentemente.So che non vuole essere considerato un ragazzo che vuole solo quello,perché non lo è,ma io ero,come al mio solito,ironica.
So che mi ama e da me non vuole solo sesso ma forse ho esagerato.
Anzi.No.
Non ho esagerato,ho detto quello che avrei detto a qualunque fidanzato, ovviamente per scherzare.
Se non ha capito la mia ironia glielo spiegherò con calma,però non è possibile che ogni volta che dico qualcosa di ironico se la prenda.
Credo che sia perché in questo ultimo periodo è nervoso per la canzone che dovrebbe uscire i primi di Gennaio.
Hanno girato già il videoclip e non è per niente male per essere una cosa fatta totalmente in autonomia.Mi sistemo i pantaloni che stavo mettendo e lo raggiungo.
Come pensavo è in balcone con una sigaretta in bocca.
"Andrea,sai benissimo che stavo scherzando" mi avvicino quasi sussurrando e mi affianco a lui.
"Io ti amo,non per portarti a letto" dice e gira la testa ignorando il mio tentativo di avere un contatto visivo.
"Lo so,per questo ti amo anch'io.
Ma sai,io sono fatta così.A volte scherzo troppo e la gente se la prende.
Non ci posso fare nulla,e se ogni volta che dico qualcosa di sarcastico o ironico ti arrabbi forse..."
"Forse?" mi interrompe lui con tono preoccupato.
Ho ottenuto ciò che volevo.Non ho assolutamente intenzione di lasciarlo ma volevo solo vedere la sua reazione,spero che non se la prenda anche per questo.
Sorrido e abbasso lo sguardo verso le aiuole sotto il balcone.
"Forse nulla.Io ti amo e mi controllerò di più per non infastidirti,te lo prometto" mi volto verso di lui e sorridiamo,prima di baciarci."Su,andiamo che voglio farti una torta" esclama prendendomi per mano e tirandomi dentro casa.
~
Capitolo abbastanza corto.
Sono in vacanza e sono fuori quasi tutto il giorno,per di più durante il viaggio di andata sono stata un po' male quindi non ho scritto nulla.Sorry :(
×Bea×
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𝙇'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙛𝙧𝙖 𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙞,𝙡'𝙪𝙡𝙩𝙞𝙢𝙤 𝙛𝙧𝙖 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 //Shiva
Fiksi PenggemarRebecca è la classica ragazza popolare a scuola,conosciuta da tutti per fatti passati. Incontrerà un ragazzo che le insegnerà di nuovo ad amare ed insieme affronteranno problemi ed avventure. Si scopriranno cose che potrebbero nuocere alla relazione...