27 Gennaio 2015:
Avete presente quando sembra andare tutto troppo bene?
Quando la fortuna è dalla vostra parte,quando non c'è nulla che desideriate perché avete tutto?
È quello che sta succedendo,ma so che qualcosa riporterà la bilancia in equilibrio.Va tutto troppo bene,è tutto troppo prefetto e questa è la vita reale non un film,quindi succederà qualcosa.
Non so quando,magari tra anni,ma cambierà qualcosa.
A volte mi chiedo perché ho sempre questi pensieri,che quasi mi divorano.
Resterei giornate a pensare a cosa ne farò della mia vita,a strane questioni e paranoie dettate interamente da me.
Devo imparare a controllare questa cosa,perché proprio oggi che devo studiare mi sta tartassando.Domani ho una verifica scritta e sono parecchio in ansia perché non sono mentalmente pronta.So che è sbagliato studiare il giorno prima ma non sono riuscita,o meglio,non ho avuto la voglia,di studiare prima i vari argomenti.
Sono le tre di pomeriggio,Andrea è in giro con dei suoi amici e quindi sono da sola,seduta alla scrivania di camera mia.Ha insistito se volessi che restasse,ma visto che dovevo solo studiare per me poteva fare ciò che preferiva ed è uscito.Non lo biasimo,ormai sta 24 ore su 24 con me,ha bisogno di staccare un po' e vedere altre persone.Non riesco proprio a studiare,non sono concentrata.Decido di provarci più tardi e faccio una "pausa".Mangio un paio di biscotti e mi stendo sul divano per il lungo fissando il soffitto.
Non so a cosa sto pensando,ho un mischione di pensieri e problemi,che a dire il vero non sono problemi perché,insomma,voi considerate "problema" il fatto di non essere preparata ad un test del giorno dopo?
Penso che ci sia nettamente di peggio,ma per la mia età e per il ruolo che svolgo queste sono le difficoltà.
Nonostante tutto c'è sempre quel pallino che mi disturba.
Andrea.
No,non Andrea.
Shiva.
Se Shiva dovesse sovrastare la persona di Andrea?
Se cambiasse veramente e mi lasciasse indietro per la musica?
Basta.
Non devo più pensarci.Decido di chiamarlo per sentire un po' la sua voce,già mi manca.
Risponde subito."Ciao bimba"dice immediatamente e sento del vociare in sottofondo,credo di voci maschili.
"Ciao marmocchio"rispondo per infastidirlo.
"Devi dirmi qualcosa o solo sfottermi?"
"In realtà non riesco a studiare e mi mancavi,poco"
"Anche tu mi manchi sai,ormai stare tutto il giorno con te è un'abitudine"
"Che dolce che sei moccioso"
"Ah ora pure moccioso,io sono dolce e tu mi prendi in giro.Fra un po' torno" sembra un po' offeso,certo che è permaloso.
"Va bene" dico imbarazzata.
"Mh- ci vediamo" esclama prima di riattaccare.
Non so cosa pensare.
È giusto che ognuno di noi abbia delle giornate meno belle,in cui è più nervoso e irritabile,ma se la prende troppo.Forse sono io che esagero.Sono le sette meno un quarto e Andrea non è ancora tornato.
'Fra un po' torno' aveva detto,invece non c'è.
Sto iniziando a preoccuparmi,l'ho chiamato cinque volte ma non ha risposto,e non ho nemmeno i numeri di telefono dei suoi amici o dei suoi fratelli.L'unica cosa che posso fare è aspettare.Verso le otto sento suonare il campanello e come immaginavo è Andrea.
"Cosa hai fatto?"
"Nulla,ho solo fumato un po' e forse anche bevuto"
"Fra un po' torno"dico imitando la frase che aveva detto al telefono qualche ora fa.
"Scusa" dice andando verso il divano.
"Comunque smettila di sfottermi" continua con tono bambinesco.
"Sei tu che sei troppo permaloso,è diverso"
"E tu sei antipatica."replica incrociando le braccia.
Eccolo lì,l'Andrea che ho conosciuto,il bambinone,quello buffo.
Non rispondo,sarebbe come discutere con un bambino,un moccioso,proprio come lo chiamo io.Riesco a farlo mangiare ma ha bevuto talmente tanto che vomita tutto subito dopo.
"Quanto hai fumato Andre?" chiedo,immaginandomi la risposta.
"Un po' troppo forse,non lo so.Ora ho sonno" risponde,marcando le ultime parole.
Certo che per ubriacarsi il martedì pomeriggio ce ne vuole.
Per quanto riguarda il fumo,so benissimo che è a conoscenza del fatto che io non sia molto d'accordo ma oggi si è lasciato andare,un po' troppo.Andiamo a letto presto,alle dieci.
"Girati"dico mentre prendo il pigiama dal comò.
"Guardare ma non toccare?" chiede come se fosse ad un'asta per aggiudicarsi un qualcosa.
"Sempre il solito"sussurro.
Mi cambio e Andrea non dice né fa nulla.Mi sdraio accanto a lui e mi metto sotto le coperte.
"Giù le mani eh"lo avverto e lui annuisce,dopo poco crolla tra le braccia di Morfeo.Mi sveglio alla solita ora e Andrea ancora dorme,così mi alzo lentamente e gli lascio un bigliettino sul tavolo in cucina dopo aver fatto colazione.
"Sei carino mentre dormi moccioso.
Ah,e sappi che anche se ti chiamo così ti amo"Scrivo velocemente prima di prendere lo zaino e catapultarmi in auto.Mi sono vestita un po' a caso,un pantalone nero e una felpa verde molto calda con le scarpe regalate da Andrea.
Corro verso la macchina e nel frattempo mi ricordo di una cosa.
"Non ho studiato cazzo"sussurro.
Non so praticamente nulla,perfetto.Arrivo a scuola abbastanza in tempo e subito Carolina mi viene incontro.
Ci salutiamo e quando la campanella suona entriamo in classe.Oggi Luca non c'è quindi all'intervallo starò da sola,cercherò di ripassare visto che ho la verifica alla quarta."Bene ragazzi.Oggi come sapete farete un test"gracchia la professoressa appena entrata.Sono riuscita a ripassare abbastanza bene ma non sono sicura di riuscire a ricordarmi tutto.Consegna ad ognuno i due fogli pinzati scritti su entrambe le facciate e ci comunica che possiamo iniziare ed abbiamo quaranta minuti di tempo,sempre con la sua voce alquanto fastidiosa.
Guardo la prima domanda,non la so,la salto.Dicevano di saltare le domande che non sai,vero?
Seconda domanda:facendo riferimento al primo esercizio...
Ma lo fa apposta?
Mi volto e vedo che anche la mia compagna di banco,Eva,sembra in difficoltà.
"Sai la due?" mi chiede il più piano possibile e io scuoto la testa in segno di negazione.Manca qualche minuto alla fine dell'ora e sono riuscita a fare 19 esercizi su 31 quindi sono abbastanza soddisfatta,il problema è che non sono sicura siano giusti.
Le altre due ore passano velocemente e torno a casa in auto completamente zuppa da capo a piedi visto che stava diluviando.
"Sono a casa!"urlo come quando dovevo farmi sentire da mia mamma,le rare volte che pranzava a casa.
"Ciao bimba,com'è andata?"
"Una merda perché ieri al posto di studiare sono stata con te,tu?"
"Una merda pure io,ho preso un Oki per il post sbornia" conclude il discorso prima di portarmi un asciugamano.
Non capisco come abbia potuto avere un post sbornia alla mattina essendosi ubriacato il pomeriggio,è proprio strano.~
Vi ricordo che ogni comportamento e carattere sono puro frutto della mia immaginazione.Bevete e fumate,sia tabacco che altro,responsabilmente.Ricordatevi questa data mi raccomando.
×Bea×
STAI LEGGENDO
𝙇'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙛𝙧𝙖 𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙞,𝙡'𝙪𝙡𝙩𝙞𝙢𝙤 𝙛𝙧𝙖 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 //Shiva
FanficRebecca è la classica ragazza popolare a scuola,conosciuta da tutti per fatti passati. Incontrerà un ragazzo che le insegnerà di nuovo ad amare ed insieme affronteranno problemi ed avventure. Si scopriranno cose che potrebbero nuocere alla relazione...