Capitolo Decimo

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John stava tornando a casa, erano solo le due di notte, e non c'era nulla di cui preoccuparsi.

Sapeva molto bene come ingannare Adam, lo faceva anche con sua madre: si era cosparso di talco le mani.

Arrivò a casa sua, e sul divano del suo appartamento c'era Adam, che lo aspettava mentre guardava Dirty Dancing.

Lentamente John chiuse la porta, ma il ragazzo era lì, di fronte a lui, che lo guardava.

Deaky teneva lo sguardo basso sul pavimento.

"Dove sei stato?" chiese Adam con un filo di voce.

"Ho passato tutta la notte con una prostituta...ti ho tradito, ma io voglio una vita sessuale più movimentata" disse John con sguardo beffardo.

"Fammi vedere le mani" detto ciò, il più grande prese le mani al castano e le guardò alla luce.

"Vai a cagare, tu e le bische del biliardo" rise Adam.

Il ragazzo era felice, era riuscito nel suo intento, lo aveva ingannato.

A un certo punto però, Deaky si sentiva osservato, così alzò lo sguardo, e Adam lo stava guardando.

"Più vita sessuale eh" disse il più grande.

Aveva una specie di smorfia malefica sul viso, il che stava eccitando parecchio il castano.

"S-sì...se ti va" rispose balbettando.

Non sapeva il perché, ma non riusciva a parlare.

A un certo punto, spontaneamente, decise di abbracciare il suo ragazzo che a sua volta ricambiò.

In men che non si dica, i due erano completamente nudi sul letto.

John si trovava sopra al più grande, e Adam sembrava più contento del solito.

*~*~*~*~

Freddie's pov.

Sentì qualcuno accarezzargli il braccio, e dargli un bacio sulla guancia quando era nel dormiveglia.

Poi si svegliò, e vide John.

"Posso chiedere una cosa?" chiese Freddie mentre si stroppicciava gli occhi.

Deaky annuì sorridendo.

"Perché fai il ballerino?"

Il sorriso del più giovane si spense lentamente, prendendo la forma di una smorfia disgustata.

"Voglio comprare un nuovo basso" aggiunse per poi uscire dalla stanza, ma il moro gli corse dietro e lo fermò.

"Sei un bassista?".

John rispose con un "sì" impercettibile all'orecchio degli umani, ma non alle orecchie del cantante.

"Io ho una band, ci chiamiamo Queen, vivo qui con i miei compagni" Freddie era nervoso, gesticolava con le mani e sudava.

John lo guardava, mentre rideva sotto i baffi, il modo in cui il compagno era a disagio lo divertiva.

"Ti andrebbe di provare?"

Deaky ci pensò un po', ma alla fine accettò.

Diede al castano tutte le informazioni: dove andare per provare, giorno e ora, ma soprattutto, far finta di non conoscere Freddie, in modo da sembrare più professionale.

Freddie stava ancora ripensando a quella notte, trascorsa tre metri sopra al cielo assieme al suo amante, o "fidanzato".

Forse non si potevano ancora definire fidanzati.

Serviva qualche altro appuntamento, il moro ne era certo.

Per tutta la notte ha sognato una vita assieme a John, e non vedeva l'ora di rivederlo per le prove; era rimasto molto colpito dalla confessione del giovane, non si aspettava che sapesse suonare il basso.

Non riusciva proprio a dormire, così si mise le pantofole e scese le scale della casa.

Improvvisamente vide la porta spalancarsi, ed entrò qualcuno, che al buio il moro non identificò.

Dopo essersi chiuso la porta alle spalle, l'individuo si buttò a terra.

La persona incominciò a singhiozzare, e Freddie capì dalla voce chi era.

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Hello everyone, I'm back.

Io odio questo capitolo, l'ho praticamente scritto tutto oggi, e fa davvero pena.

Comunque avrei un discorso da fare ai signorini e alle signorine che leggono questo aborto.

Ve la prendete se faccio morire qualcuno?

(Indipendentemente dalla risposta lo faccio morire lo stesso).

Poi volevo chiedere una cosa...a chi piace la Froger?

Avevo intenzione di farci una storia sopra.

Comunque tra un po' finisce questa pena inaudita, mancano pochi capitoli, vi lascio con una frase, che servirà come indizio.

L'amore sembra ricominciato, seguito da più passione, ma presto finirà.

ғʀɪᴇɴᴅs ᴡɪʟʟ ʙᴇ ғʀɪᴇɴᴅs (𝒯𝒽ℯ ℴ𝓇𝒾ℊ𝒾𝓃𝓈 ℴ𝒻 𝒟ℯ𝒶𝒸𝓊𝓇𝓎) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora