Recuperai la pistola che tenevo nel sotto sella, per poi seguire a debita distanza Paige che era in skate, aveva rischiato di cadere un paio di volte per colpa della neve ghiacciata, era terribilmente difficile camminare senza doversi aggrappare a qualcosa, si rischiava di rompersi qualcosa a camminare troppo velocemente.
Ancora non riuscivo a capire dove stesse andando, forse verso il centro ma non capivo che intenzioni avesse, specialmente con la mia pistola, tralasciando il fatto che non la sapesse usare, che ne fosse terrorizzata, era una delle poche cose che saltavano subito all'occhio di lei, il fatto che non sopportasse neanche averle vicino.
Ormai era difficile starle dietro nascondendomi, mancava poco al parco ma per tutta la strada che ci separava non sapevo dove mimetizzarmi, non c'era nulla, potevo vedere la pistola uscire dai sui jeans, aveva le spalle tese e il viso più bianco del solito, come sempre quando si ritrovava vicino una pistola.
Se solo non mi fossi addormentato con tanta facilità forse lei non sarebbe andata via e saremmo ancora nel letto beatamente sdraiati, questa era sicuramente colpa di Katy, non so cosa gli avesse detto o dato dopo che Louis era entrato ma non si sospettava nulla di buono, per essere mezzanotte non era molto deserta la strada, c'erano un po' di auto e qualche ragazzo ancora in giro.
Lasciai entrare Paige nel parco e dopo qualche secondo gli andai dietro vedendo però due ragazzi seguirla, qualcosa mi diceva che in tutto questo c'entrava David, eppure non mi sembrava che Paige sarebbe caduta in una delle sue stupide trappole del cazzo, qualsiasi cosa gli avesse scritto sicuramente l'aveva spinta qui, altrimenti l'avrebbe ignorato completamente, la conoscevo abbastanza da sapere che non avrebbe messo la sua vita in pericolo per delle stronzate, anche se in questi giorni era capitato di tutto.
Estrassi dai pantaloni la pistola e rimasi nascosto dietro un paio di alberi, Paige era ferma in mezzo al parco e dalla parte opposta eccolo spuntare, in tutta la sua stupidaggine, non sapevo cosa ci avesse trovato di affascinante in quel nano con la faccia da schiaffi.
Aveva un sorriso malefico in viso, come sempre, in questo momento sarei voluto uscire e mettere fine a questa storia, ma ne ero sicuro David aveva portato la scorta, come se con una ragazza potesse aver bisogno di aiuto, voleva solo divertirsi con la vita altrui come sempre.
Sospirai cercando di non fare troppo rumore ed aguzzai l'udito per capire cosa stava succedendo, non potevo capire fino in fondo i piani dei due, sapevo solo che Paige aveva una pistola che non sapeva come usare e nonostante fosse un'idea del tutto suicida ero contento l'avesse così avrebbe potuto difendersi in caso io non ci fossi stato.
Ero a qualche passo di distanza ma mi sembravano chilometri, sentivo benissimo ogni suono, sussurro o fruscio provocato dai due ragazzi nascosti, vedevo la preoccupazione nelle spalle tese di Paige e le sue mani tremare, era come se la sentissi respirare, sapevo benissimo quanto esso diventasse irregolare davanti ad una pistola, sapevo che gli occhi verdi erano spalancati come fanali per la preoccupazione, la fronte le sudava e riusciva solo a balbettare ciò che gli serviva per far capire un concetto.
Era un'agonia rimanere appostati, sentirsi impotenti e senza il minimo valore in tutto quello che stava succedendo, erano solo David e Paige ancora una volta e io poteva intervenire solo se necessario, come se i due innamorati dovessero risolvere da soli le loro divergenze, ma qui ero io il fidanzato, non lui ed ero io che sarei dovuto essere li non lei, impaurita e disorientata, per quanto fosse forte aveva con se il suo punto debole che la rendeva vulnerabile.
Cercai di concentrarmi sui due che si guardavano in modo indecifrabile, Paige era disgustata, arrabbiata ma il suo fisico lasciava trapelare la paura, mentre David sembrava essere tornato da una vacanza al mare, non un minimo di esitazione, ne di preoccupazione, sapeva di essere in vantaggio e lo sarebbe stato anche da solo, potevo vedere benissimo la pistola che teneva dietro la schiena ben inserita nella cintura e il rigonfiamento della tasca posteriore indicava che ci fosse dentro qualche arma da taglio, non era molto leale da parte sua.

STAI LEGGENDO
Danger on The Road ( Liam Payne )
Jugendliteratur.Quando la vita ti mette alle strette devi stringere i pugni e camminare a testa alta pronta a combattere per non farti mettere i piedi in testa da nessuno. La vita non mi è mai stata servita su un piatto d'argento ma da quando conosco Liam Payne t...