Non tutto è come sembra

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Avevo gli occhi sbarrati mentre quei tre mi puntavano le pistole contro, tremavo dalla paura, non mi era mai capitata una cosa del genere, non tutti i gironi dei ragazzi rapinano una libreria.

Duncan prese la mia mano e la strinse forte mentre la paura non mi faceva ragionare, sarei voluta scoppiare a piangere o ad urlare per chiedere aiuto ma se avessi detto una minima cosa quei tre avrebbero sicuramente sparato.

" dateci tutto quello che avete e nessuno si farà male " esclamò uno dei due avvicinandosi al bancone.

Duncan mi tirò dietro di lui mentre io non riuscivo a fare nulla tranne che fissare la scena immobile come di sasso, la paura mi aveva messa con le spalle al muro e non riuscivo a liberarmene

" tu morettina dacci i soldi e ti invece grande uomo coraggioso é meglio se non fai cose stupide o te ne pentirai " sussurrò lo stesso ragazzo di prima.

Duncan non si fece intimorire e tenne stretta la mia mano, mossi la testa per cercare di respingere la paura e feci qualche passo verso la cassa, Duncan cercò di fermarmi ma lo impedii lasciando andare la sua mano, aprì la cassa e uno dei tre ragazzi mi punto la pistola contro una tempia.

Sarei scoppiata a piangere se solo non fossi stata così orgogliosa da non dargli soddisfazione di farlo, sentivo preme la punta così forte da farmi male e un ghigno comparve sul viso del ragazzo.

Lentamente uscì i soldi dalla cassa e li posai sul bancone tremante per la paura, il cuore aumentava i battiti ogni secondo di più e il timore che premesse il grilletto mi faceva impazzire, mentre mi accingevo a estrarre tutte le banconote il rumore della porta che si apre mi distrasse facendomi alzare gli occhi.

Il ghigno del ragazzo era diventato serio e i suoi occhi erano puntati in un punto fisso dietro di me come se qualcosa lo spaventasse.

" sai non é buona educazione puntare una pistola contro una ragazza " disse una voce bassa e famigliare.

Mi fermai subito e spostai lo sguardo alle spalle del ragazzo, dei capelli castani alzati in una cresta perfetta, occhiali da sole ancora sul naso e viso serio e concentrato, forse lo odiavo ma in quel momento ogni piccolo segno di disprezzo verso di lui era scomparso

" Liam " sussurrai spalancando gli occhi, aveva una pistola puntata contro la testa del ragazzo mentre spostò lo sguardo su di me senza dare segni di nervosismo.

Tolse gli occhiali da sole mostrando i suoi occhi nocciola che per qualche secondo mi riassicurarono ma poi la pistola puntata alla tempia mi fece tornare nel panico più assoluto

" stai puntando quella pistola sulla persona sbagliata amico, abbassala subito o non mi faccio scrupoli a premere il grilletto

" le minaccie di Liam avrebbero dovuto farmi paura ma mi fecero solo ridere, non pensavo che un coglioni come lui potesse essere così violento.

Il ragazzo al contrario di me era terrorizzato dalla voce del moro e di conseguenza abbassò lentamente la pistola verso il basso allontanandosi dal bancone

" bravo ragazzo, adesso chiedi scusa alla ragazza e quel suo simpatico amico e defilati prima che perda la mia bontà momentanea " Liam abbassò la pistola e la ripose nei pantaloni prendendo per la spalla il ragazzo che sussurrò delle scuse sia a me che a Duncan, Liam sorrise soddisfatto e lo lasciò andare insieme ai suoi due amici che erano terrorizzati.

" comunque non é finita qui Payne " urlò uno dei tre mentre la porta si richiudeva, Liam scoppiò a ridere e mise gli occhiali da sole sul naso sistemandosi il ciuffo, Duncan si avvicinò a me ancora non del tutto lucido ma neanche io lo ero, avevamo appena assistito a una mezza rapina e Liam ci aveva salvato di punto in bianco come se nulla fosse.

Danger on The Road ( Liam Payne )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora