Inazuma Eleven {Various character x reader} [ITA]

Hiroto Kiyama (Xavier)

Arieccomi con questa nuova shot! Volevo scusarmi con tutte voi per la mancata pubblicazione di ieri... Comunque, spero davvero che vi piaccia visto e non concesso che non mi sento esattamente sicurissima...
In ogni caso, stavo pensando di scrivere delle shot fantasy sui personaggi ed ho deciso di segnalarle con questo simbolo: [❇️].
Detto questo, vi lascio alla shot.
§Airany§

~⚽~

«Terou-san, serve una mano?» chiedi comparendo sulla suglia dell'officina del tuo vicino di casa.

«Oh [tuo nome]-chan konnichiwa... Sì avrei bisogno di aiuto se non ti reca disturbo...» ti risponde l'uomo.

Per tutta risposta entri attendendo istruzioni.

Lui ti ricompensa con uno sguardo pieno di gratitudine e poi ti indica una bici conciata piuttosto male dicendo che il proprietario sarebbe venuto a ritirarla tra una settimana.

Sebbene tu non sappia se una settimana sia sufficiente ti avvicini comunque per valutarne i danni: i freni sono entrambi inutilizzabili essendo stati tagliati e, cosa peggiore, il cambio delle marce è completamente andato- figurarsi che manca addirittura una parte della catena!

«Sei ridotta proprio male eh?» chiedi accarezzandola delicatamente prima di sorridere «Bene, è ora di farti tornare al tuo antico splendore!» aggiungi prima di rimboccarti le maniche e metterti all'opera.

~⚽~

Passano i giorni e tu e quella bici siete praticamente entrate i guerra: sembra proprio non voler essere riparata!

Alla fine arriva il giorno della consegna e miracolosamente l'hai rimessa in sesto: hai anche avuto il tempo di sistemare il sellino la quale imbottitura doveva essere rifatta.

Quel giorno arrivi ad inizio pomeriggio e ti metti a sistemare il motore di un'auto d'epoca.

«Kiyama-kun, giusto in tempo! Vieni, ti porto dalla tua bici!» Terou-san parla allegramente con quello che sei certa essere il padrone del mezzo con cui hai battagliato per tutta la settimana passata.

«Davvero un ottimo lavoro come sempre! Credevo di doverla dare al ferramenta!» esclama la voce di un ragazzo e, cavolo! Quando lo hai sentito parlare una serie di brividi ti ha percorso tutta la lunghezza della schiena: è così calda e suadente che ti sei sentita andare in brodo di giuggiole!

«Beh sta volta non è merito mio!»

«Davvero? E allora chi l'ha riparata?»

«Te la presento...»

Oh oh, Terou-san ha tutta l'intenzione di farti conoscere quel ragazzo dalla voce mozzafiato, ma tu non sei sicura di voler fare altrettanto!

Okay, è il caso di rilassarsi ed essere se stessi, insomma mica è il ragazzo che ti piace, neanche lo conosci!

«[tuo nome]-chan, potresti uscire da sotto questa macchina?» chiede gentilmente il meccanico.

Piegando le gambe fai sì che il carrello su cui sei stesa ti trascini via da sotto la protezione della macchina e ciò che ti si presenta di fronte ti fa venire voglia di reinfilarti sotto il mezzo: un ragazzo alto dal fisico tonico e asciutto ti osserva sorpreso, gli occhi acquamarina ti guardano ricchi di ammirazione sebbene vi sia anche dello sgomento ed i capelli rosso fuoco si muovono accompagnando i movimenti del suo capo.

È il ragazzo più bello che tu abbia mai visto!

Chissà come devi sembrargli tu, sporca di grasso in viso e sulle mani, con i capelli impregnati d'olio all'inverosimile e gli abiti sporchi di non sai più neanche tu cosa.

«Kiyama-kun, lei è [tuo cognome e nome], [tuo nome]-chan, lui è Kiyama Hiroto.» vi presenta Terou-san.

«Piacere di conoscerti!» dice Hiroto tenendoti la mano.

«Piacere mio!» rispondi e fai per afferrargli la mano, poi però ti ricordi di non averla esattamente pulita e quindi la tiri indietro esclamando «Ti stringerei la mano se la mia fosse pulita ma al momento non lo è...» esclami prima di arrossire violentemente per l'imbarazzo.

Hiroto scoppia quindi a ridere ed il primo pensiero che ti passa per la testa è che il suono della sua ilarità è il più bello che tu abbia mai sentito.

È poi lui ad afferrare la tua mano destra sulla quale spicca una bella macchia di grasso sul palmo.

«Non devi preoccuparti di questo, sono pur sempre le mani che hanno sistemato la mia bici!» dice con tono gioviale.

Inutile dire che il tuo rossore è aumentato drasticamente.

~⚽~

Sono già diversi mesi che tu ed Hiroto vi conoscete e ormai la sua sola amicizia non ti basta più: vorresti ti vedesse come la ragazza che gli ha rubato il cuore, ma sai che non è possibile purtroppo.

Al momento stai armeggiando con un pistone del motore dello scooter della tua pazza vicina di casa che ha deciso di non voler funzionare.

«Mi dici perché hai dato di matto proprio ora? Con tanti momenti dovevi scegliere oggi che servivi a Mina-san per dare forfait! Ed ora come fa ad andare a prendere il figlio all'asilo?»

«Non so come mai abbia deciso per oggi, ma so per certo che avrebbe piacere ad essere lasciato un po' in pace per vedere la sua splendida meccanica uscire con questo semplice ragazzo che vorrebbe averla tutta per sé per un po'!» ti risponde la voce del ragazzo che ha fatto impazzire il tuo cuore.

Scatti in piedi come una molla e corri ad abbracciare Hiroto, felice che ti sia venuto a trovare.

«E allora sentiamo, quanto tempo mi concede questo "semplice ragazzo" per prepararmi? Anche perché devo finire di ripararlo prima di poter uscire con te…» chiedi separandoti da lui.

«Mezz'ora ti basta?»

«E avanza anche!» dici ritornando vicino al mezzo.

A lavoro finito entri in casa tua e ti prepari per bene.

Quando esci nuovamente sei finalmente presentabile e quindi Hiroto ti fa cenno di salire sul portapacchi della sua bici.

Sali e poi vedi che tutto intorno a voi inizia a scorrere prima lentamente e poi sempre più velocemente.

Ti stringi a lui per poi affondare il viso nella sua schiena, felice di poterlo avere così vicino, di poterlo stringere tra le tue braccia e di poter sentire il suo profumo inebriante.

«Ti amo...» il tuo è solo un sussurro portato via dal vento dettato dalla necessità di dichiargli i tuoi sentimenti senza che lui lo sappia, ma a quanto pare ti ha sentita fin troppo bene dato che lo senti portare una mano sulle tue e lasciarci una carezza leggera prima di ritornare sul manubrio.

«Anche io, meccanica dalle mani magiche...»