~ Voglio vedere se il mio fegato è compatibile con quello del paziente Min Yoongi ~
"Non ci pensare neanche" mi disse con tono autoritario "Avanti è solo curiosità" "No la tua non è curiosità Y/N, so che vuoi salvarlo e finora hai fatto l'impossibile, ma questo è troppo anche per te" "Dai è solo per controllare prometto" dissi dandole il mignolino. Fin da piccola funzionava cosi con mia zia, ogni promessa andava sigillata in questo modo. La vidi tentennare per qualche secondo."D'accordo, ma solo per 'Curiosità come la chiami tu'" disse stringendo il mio dito. "Certo" risposi poco convinta. Onestamente se il test fosse uscito positivo non so cos'avrei fatto. Avrei avuto la possibilità di salvarlo, a costo della vita, nelle mie mani. "Dopo il tuo turno vieni qui ok?" "Ok grazie mille zia" depositai un bacio sulla sua guancia per poi andare nella camera di Yoongi. Non mi disturbai neanche di bussare ed entrai in quella stanza completamente bianca. Lo trovai sul letto raggomitolato fra le coperte come un burrito. Gli scossi la spalla per informarlo della mia presenza. "Hey" "Hey" disse con la voce impastata dal sonno. Ancora mi chiedevo come facesse ad addormentarsi così in fretta anche in luoghi scomodi. "Come ti senti oggi?" ovviamente non mi avrebbe mai detto quello che Jin gli aveva riferito. "Male adesso che ci sei tu" perfetto dopo il bacio era ritornato il solito Yoongi, voleva davvero fare finta di nulla. Decisi di lasciare da parte i sentimenti e strizzargli una guancia in modo giocoso. "Sei sempre così carino" dissi con una voce che solitamente si usa con i bambini piccoli. "Ti odio" mi alzai dal letto con un sorriso entusiasta "Farò finta di crederci comuqueeee un uccellino mi ha detto che a qualcuno qui piace molto la musica. Mi sbaglio?" "Quell'uccellino si chiama Jimin?" il mio sorriso si spense immediatamente. Ma come faceva?! Probabilmente ci aveva visti mentre uscivamo per andare al bar. Speravo non mi avesse scoperto a origliare. Abbassai lo sguardo colpevole. "Forse, però ho trovato un negozio davvero carino di musica a pochi isolati da qui e pensavo ti sarebbe piaciuto andar..." " D'accordo" Aspetta cosa?! Non dovevo supplicarlo? Stavolta gli avevano dato qualcosa di forte allora. "Hai detto di si?" "Certo" "Non ti devo supplicare?" chiesi dubbiosa "No-scese dal letto per uscire dalla stanza dopo aver raccolto la giacca-andiamo?" lo raggiunsi e insieme uscimmo dell'ospedale per dirigerci alla sua auto. Il negozio non distava molto per cui il viaggio fu piuttosto veloce. Scesi dall'auto entrammo in quel piccolo negozietto a parer mio molto grazioso. Al suo interno giacevano strumenti di ogni tipo, ma uno in particolare attirò la mia attenzione: il pianoforte. Avevo sempre amato quello strumento anche se non ero mai risucita nell'impresa di imparare a suonarlo. Ogni tanto, le poche volte in cui si trovava a casa, lo faceva mio padre per me. Adoro le dolci melodie che può produrre questo strumento. Guardando Yoongi però potei notare che quello strumento non aveva attirato solo la mia di attenzione.Yoongi POV'S
Quando entrammo la mia attenzione fu subito catturata dal pianoforte posto al centro della stanza. Avevo imparato a suonarlo da solo durante la mia infanzia non esattamente felice. Non ci mettevo le mani sopra da un po' più precisamente dalla scoperta della malattia. Mi aveva fatto perdere l'interesse in tutto, ormai non mi piaceva più nulla. Guardai Y/N notando un dolce sorriso dipinto sul suo volto che mi fece sorridere di riflesso. "Vuoi suonarlo??" mi chiese dolcemente. Il mio sguardo si spostò dallo strumento alla dolce ragazza che in meno di una settimana mi aveva stravolto la vita. "Non lo faccio da molto, non so se ne sono ancora capace" mi diede un buffetto sulla guancia. "Avanti, fallo per me" a quelle parole arrossi teneramente facendomi sciogliere come un ghiacciolo al sole. Presi un gran respiro prima di sedermi al piccolo sgabello posto al di sotto dello strumento. La guardai un'ultima volta prima di iniziare a suonare. "Sappi che lo faccio per provare non perché me l'hai chiesto tu". Ricevetti uno sguardo divertito in risposta e un flebile 'Certo' sarcastico. Suonai la melodia che avevo composto un anno prima, la mia preferita. Alla fine di essa mi lasciai sfuggire una piccola lacrima che asciugai subito. Guardai Y/N che mi stava osservando preoccupata. "Yoongi...""No" dissi con voce fredda. Tutto, ma odiavo essere compatito come se stessi parlando con un bambino che non sa cos'è la morte, troppo debole per farcela da solo. Non ho bisogno di qualcuno che mi guardi semplicemente come un povero malato che affronta i suoi ultimi giorni. Uscii velocemente dal negozio, dovevo schiarirmi le idee. Dietro di me senti Y/N che ovviamente mi aveva seguita. "Yoongi-riprese fiato visto che aveva corso per raggiungermi-st-stai bene?" .Presi un bel respiro prima di rispondere. "Volevo solo prendere un po' d'aria" dissi serio. Il mio umore era tornato sotto i piedi, di nuovo. "Oh bhe ok vuoi fare un giro o ...""No andiamo a casa" vidi il suo sorriso spegnersi. "D'accordo". Entrammo in auto e come al solito a rompere il silenzio fu lei, che chiaccherona. "Mi piace la melodia che hai suonato, l'hai scritta tu?" "Già" "Sei molto bravo" "Già" "Avresti dovuto fare il compositore" "Gi.." "Non ti azzardare a rispondere con già o ti faccio fare la strada a piedi intesi?" "Gi..." mi guardò fulminandomi con lo sguardo. Onestamente avevo paura. "D'accordo prima di scoprire la malattia avevo fatto un provino e mi avevano anche preso, ma quando ho scoperto che il mio fegato faceva schifo ho rinunciato" "Mi dispiace" "Già" mi guardò male è dir poco. Non lo facevo apposta, ma diventava ancora più carina quando si infuriava. "Sei odioso" stavo per rispondere ma "Non provare a dire già" una risata autentica si liberò dalle mie labbra. Davvero non riuscivo a fermarmi. "Antipatico" disse imbronciata. Il resto del viaggio passò tranquillamente fra risate e prese in giro. Scesi dall'auto visto che eravamo arrivati a destinazione. "Allora ci vediamo domani?" "Perché non oggi pomeriggio?" mi chiese facendo gli occhi dolci. "Perché dormo" sbuffó prima di rientrare in auto, "Tanto vengo comunque". Sorrisi senza farmi vedere. Min Yoongi sei innamorato. Aish!!
Y/N POV'S
Dopo aver accompagnato Yoongi ritornai in ospedale per fare il test che la zia mi aveva promesso. Cavolucci ero in ansia, quasi mi tremavano le mani. Respira Y/N, respira!! Mi avvicinai al bancone spaventando la zia. "Cavoli Y/N avvertimi quando arrivi" "Scusami comunque sono pronta" mi guardò storta. "Per cosa?" dio mio che memoria!! "Il test" "Oh certo, devi andare dal dottor Kim" "Okay" dissi insicura. Onestamente mi vergognavo sempre in sua presenza, il suo sguardo mi faceva sentire in soggezione. Mi avviai al suo ufficio per poi bussare alla porta. Un flebile avanti giunse alla mie orecchie così decisi di entrare. Lui si trovava seduto alla scrivania chino su dei fogli sicuramente importanti non facendo caso a me. Mi avvicinai maggiormente per farmi notare dal giovane ragazzo alla scrivania. "Hey" mica è tuo amico stupida. Mi schiaffeggiai mentalmente per come mi ero rivolta a un ragazzo più grande di me inoltre. Il suo sguardo si alzò per incontrare il mio. Un sorriso automatico si dipinse sul suo volto. "Y/N è un piacere vederti" non balbettare non balbettare. "Anc-anche per me" brava Y/N come al solito. "Come mai qui?" mi chiese gentilmente, mi avvicinai maggiormente sedendomi alla scrivania così da trovarmelo di fronte. "Devo fare un test di compatibilità" "Per...?" "Yoongi, cioè il fegato nel senso..." " Ho capito non ti preoccupare" si alzò per prendere un qualche oggetto dell'armadio al suo fianco. "Ci metteremo un attimo mentre per avere l'esito dovrai aspettare qualche giorno" "Okay" dissi insicura. "Y/N - alzai lo sguardo per scontrarlo con il suo - anche se uscisse positivo non puoi salvarlo tu sei sana sarebbe un suicidio e..." "Dottor Kim -presi un gran respiro prima di continuare - le devo confessare una cosa"
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ғιησ αℓℓ'υℓтιмσ яεsριяσ (Yoongi X Reader)
FanficUn giovane ragazzo si ritrova a dover rinunciare ai suoi sogni a causa di qualcosa notevolmente più forte : la malattia. Con le speranze ormai perse si ritroverà a dover combattere da solo contro di essa. Qualcuno però farà breccia nel suo cuore, fa...