Apro la porta trovando di fronte a me un signore anziano di colore, capelli grigi, un completo elegante e in mano un piccolo bigliettino con sopra scritto qualcosa.
-Si è perso?- chiedo spontaneamente cercando di capire cosa volesse.
-Cerco una certa Sheyla-
-Sono io, ha bisogno di qualcosa signore?- lo guardo confusa mentre entra in casa e si guarda attorno.
-Bene, perfetto, allora possiamo iniziare-
-Scusi, ma temo di non capire ciò che dice- mi guarda e mi sorride mentre allunga la mano per presentarsi.
-Sono Ron Forest, amico di Leon Brooks, è stato lui a dirmi che Sheyla Smith ha bisogno del mio aiuto- gli stringo la mano per cortesia ma rimango perplessa, lui dovrebbe aiutarmi? ma se a momenti ha bisogno di cambiarsi il pannolone, questa volta Leon le prende, ma che razza di scherzo può essere questo?
-Ehm senti, io apprezzo ma non ho bisogno di un nonnino che mi insegni qualcosa che so già e che per di più potrebbe perdere la dentiera da un momento all'altro, senza offesa ma credevo che chi avrebbe dato consigli fosse un palestrato non un pensionato.- in sottofondo le risate di Skyler riducono questa situazione a semplice ilarità.
-Leon mi aveva avvisato su ciò che avresti potuto dire, ed'è capibile ma ragazzina lascia che ti dica una cosa, non sottovalutare mai chi hai di fronte a te perché ricorda che le persone possono sempre sorprenderti, comunque se non sono desiderato allora posso tornare a fare il mio hobby da pensionato- si avvia verso la porta d'ingresso, mi fa tenerezza e inizio a sentirmi in colpa, alzo gli occhi al cielo per poi tirare un lungo sospiro.
-Aspetti non se ne vada, non volevo dire quello, è solo che mi aspettavo una persona diversa- si gira verso di me per sorridere mentre mi mette una mano sulla spalla.
-Sei giovane, devi imparare tante cose mia cara-
-Disse il vecchio saggio- esordisce Sky e mentre io le lancio un'occhiataccia Ron si mette a ridere per poi scuotere la testa.
-Ne dovete ancora imparare di cose entrambe, ma non perdiamo tempo in inutili inconvenienti io sono qui per allenarti ordunque meglio non fare questi discorsi ora- ho forti dubbi che un vecchietto mi possa essere di aiuto, ma decido di assecondarlo.
-Bene, allora andiamo nella stanza in cui mi alleno- guardo Ron per poi afferrare la tazza di caffè, Sky mi afferra un avambraccio per poi guardarmi negli occhi e bisbigliarmi all'orecchio.
-Non credo sia una buona idea, se a questo viene un infarto poi come facciamo noi, come sappiamo di poterci fidare?-
-Non ne ho idea-
Faccio strada ed entriamo in una sala adibita alle attrezzature per tenersi in forma.
Le ore successive trascorrono tra un esercizio e l'altro.
Una volta salutato il sig. Forest vado a farmi una doccia.
-Shey tu fai pure con calma io decido il tuo look per sta sera-
-Sky, che vuol dire 'decido il tuo look per sta sera'?- la guardo interrogativa ma lei devia il mio sguardo
-Ehm nulla, andiamo in un pub ma tu tranquilla ho già organizzato tutto io- dice con un sorriso ingannevole.
-Tu mi fai paura sappilo- le lancio un'ultima occhiata e mi dirigo in bagno.
Lascio scorrere sulla mia pelle l'acqua fredda che mi provoca lunghi brividi, sento meno la stanchezza e mi rilasso un po' chiudendo gli occhi, tiro un lungo sospiro;''Certi amori non finiscono
Fanno dei giri immensi
E poi ritornano
Amori indivisibili
Indissolubili
Inseparabili''Sento ancora la sua voce pronunciare queste parole, ricordo il suo bacio dopo averle dette, e ricordo i suoi occhi un attimo prima che se ne andasse via. L'angoscia che sale, mi sento soffocare,non riesco più a trattenere le lacrime che non perdono un secondo ed iniziano a scendere inesorabili sul mio viso per mischiarsi all'acqua, il sangue mi ribolle nelle vene, tiro un pugno disperato al muro della doccia sentendo solo dolore alle nocche, ritiro la mano e chiudo il rubinetto.
Sul letto ritrovo i vestiti che Sky ha preso dal mio armadio: dei pantaloni bianchi con i tasconi, una maglia nera grande e una felpa del medesimo colore. Dall'ultimo cassetto del comodino prendo una bandana bianca, la sistemo e la lego in fronte, per poi mettermi delle scarpe da tennis e tornare da Skyler.
-Amore mio sto rivalutando la mia eterosessualità a furia di starti vicino.- la guardo e scoppio a ridere divertendomi.
-So bene che mi desideri nei tuoi sogni- mi avvicino al suo collo facendoci passare sopra con leggerezza le mie dita.
-So che vorresti solo vedere com'è andare a letto con me- le sussurro alle orecchie camminando dietro di lei.
-Ma non hai il coraggio di dirmelo, so che nei tuoi sogni ci sono io, che mi desideri quando ti tocchi- le mordo un lobo per poi spostarmi da lei.
-Sheyla tu sei una deficiente!- sogghigno divertita.
-Allora ammetti che ho ragione- mi fulmina con lo sguardo mentre io faccio finta di nulla.
-Non te la do vinta, sappilo- non perdo un secondo e la stuzzico ancora.
-Infatti tu vuoi darmi qualcos'altro, ma dopo ti piacerebbe troppo- schivo uno strofinaccio diretto alla mia faccia e faccio segno di resa, delle volte mi dimentico che da incazzata diventa pericolosa.
Preparo dei popcorn e dico a Sky di cercare qualche film per ingannare il tempo. Per l'ora di cena Sky ordina due pizze margherite obbligandomi a mangiarne una intera, dice di farlo per me, perché secondo lei non mi cibo abbastanza ma sono scettica alle sue spiegazioni, se non mangiassi abbastanza non riuscirei nemmeno a fare attività fisica no? Ciò significa che finché riesco ad allenarmi la mia alimentazione va bene così.
Verso le 20:30 ci alziamo, io prendo il mio giubbino in pelle e lei la sua borsa, chiudo casa e scendiamo in box a prendere i caschi e la moto.
-Guarda che se morissi mi avresti per sempre sulla coscienza- mi tira un esule pugno sulla spalla e poi monta in sella, io rido e accendo il motore.
Percorro la Tremont ed imbocco l'uscita per la W 117th St, il Vibe è l'unico locale lgbt in cui mi piace andare, non troppo caotico ma abbastanza popolato per potersi divertire con qualche ragazza. Parcheggio la moto e ci dirigiamo all'interno del locale ci sediamo, arriva subito Arold Fincez, un ragazzo 28enne che ho conosciuto per la prima volta oramai 1 anno fa, buffo pensare che il nostro incontro sia avvenuto nei bagni, oramai stracolmi di gente che si dava da fare, e noi due cercavamo solo una tazza dove poter sboccare.
-Amore mio, da quanto tempo! Oddio se sei qui significa che qualcosa è andato storto con la tua ragazza- si avvicina una mano alla bocca mentre io sorrido a stento
-Idiota è ovvio che si siano lasciate altrimenti non l'avrei portata a bere- interviene Skyler tirando una gomitata al povero Arold.
-Ragazzi ehy tranquilli, siamo qua per divertirci- cerco di placare gli animi ricevendo sguardi fulminei da parte di entrambi.
-Che pendete amori miei?- chiede Arold tirando fuori un taccuino.
-Io uno spritz- dice Sky con un sorriso stampato sul volto.
-A me portami una birra, se c'è con del limone, grazie Ar- mi sorride e torna al bancone con le nostre ordinazioni, io mi guardo attorno notando un ragazzo che continua a fissare Skyler.
-Tesoro, hai fatto colpo- la guardo e le faccio l'occhiolino mentre lei si gira in cerca del ragazzo.
-Ecco a voi ragazze-
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Fight for yourself
Novela JuvenilSheyla imparerà a non arrendersi di fronte alle difficoltà. Scoprirà di essere più di ciò che ha sempre pensato. imparerà a credere in sé stessa e capirà che ad ogni azione corrisponde una reazione, nel bene o nel male...