Millie Bobby Brown si allontana da casa per registrare la quarta stagione di Stranger Things e dopo tanto tempo rivede i suoi colleghi, i suoi amici e... lui, Finn Wolfhard, che con i suoi occhi magnetici farà perdere la testa alla nostra Mills.❦
Guardare la mia città, così piccola, così lontana da me, mi fa uno strano effetto. Non è la prima volta che mi allontano da casa per lavoro, ma non riuscirò mai ad abituarmi. Amo il mio lavoro, amo i miei fan, amo anche viaggiare, ma quando prendo l' aereo e saluto la mia famiglia, provo nostalgia e tristezza. Scendo dall' aereo e prendo le valigie, raggiungendo un taxi che mi porta davanti la grande casa dove abiterò con Sadie, Caleb, Finn, Noah e Gaten. Sono molto entusiasta di rivedere i miei amici, non ci incontriamo da tanto, troppo tempo... Loro mi hanno insegnato un qualcosa di fantastico: il valore dell' amicizia, quella vera, e non potrei mai ringraziarli abbastan... <Millie Bobby Brown?> una voce mi distrae dai miei pensieri. <Sadie, oddio!> urlo, correndo verso la mia amica e stringendola tra le mia braccia con un abbraccio sincero. <Mi sei mancata davvero tanto!> dice con occhi color del mare pieni di lacrime. <Anche tu mi sei mancata tanto.> le rispondo con un sorriso, spostandole una ciocca di capelli arancione dal viso. <Sadie, potresti lasciarcene un pezzettino?> ci interrompe Caleb, e davanti me, lui, Gaten e Noah mi avvolgono con un caloroso abbraccio. Averli vicino è come respirare di nuovo dopo essere stata tanto tempo sott'acqua, mi mancavano tanto, sono tutto per me. <Se cercavate di farmi emozionare, ci siete riusciti benissimo ragazzi!> rispondo cercando di cacciare dentro le lacrime, e con gli occhi appannati vedo Lui. I suoi occhi scuri in cui mi perdo ogni fottuta volta, le sue lentiggini delicate che cerco sempre di contare e non riesco mai, le sue labbra carnose e i suoi ricci corvini che desidero tanto toccare con la punta delle dita. Ha una semplice felpa grigia e degli jeans con degli strappi qua e là.
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I miei occhi si perdono dentro i suoi, e non posso tornare indietro. Quanto tempo sarà passato da quando non lo vedo? Settimane? Mesi? Anni? Ne potevano passare milioni di anni, ma non avrei mai potuto dimenticare niente di Finn Wolfhard. Conoscevo perfettamente ogni suo lineamento, ogni sua lentiggine, ogni suo sorriso, il suo profumo, ma una voce, l' unica voce che mi fa scendere dalle nuvole dopo essermi persa nei suoi due occhi magnetici è la sua.
