SEVENTEEN

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Millie
Sadie ha subito visto la mia espressione sconvolta e ha detto a Ross che abbiamo bisogno di tornare a casa, ma la verità è che io non riesco a trattenere le lacrime e devo andare via, scappare, sistemare i miei pensieri e non incontrare per alcuna ragione Finn.

<Calmati, ti prego!> Sadie mi avvicina una sedia e un bicchiere d'acqua fresca: siamo nella nostra stanza.
<Come potrei calmarmi? Pensavo che mi amasse Sads, lo pensavo davvero.> una lacrima mi riga il viso, una delle tante lacrime di quella giornata quasi e, finalmente, terminata.
<Non dire così! Magari lui non ama Iris e sta con lei soltanto per...>

Non ha continuato la frase perché se lo avesse fatto avrebbe potuto frantumare il mio cuore, ormai spezzato.

<Non volevo dire quello! Ho soltanto peggiorato la situazione...>
<È tutto ok Sads. Mi è appena venuta un'idea: penso che per oggi sia meglio se ordiniamo del sushi e passiamo una seratina tranquilla... sei d'accordo con me?> sorrido in cerca della nostra complicità.
<Mi conosci bene Mills.> sorride anche lei e per tutta la serata ci comportiamo come se non ci interessasse nulla dell'amore, come se fosse qualcosa di inutile davanti alla nostra amicizia, ma la verità è che una piccola parte di me non ha smesso neanche un attimo di pensare a Finn.

Finn
<Finnie, alzati! Abbiamo tantissime cose da fare ma tu continui a dormire come se la vita fosse stata fatta soltanto per quello!>
<Cal, ti avrò detto mille volte che non devi chiamarmi così!>
<E io ti avrò detto mille volte che devi alzare le tue chiappe da questo dannato letto!>

Respira Finn. Non uccidere Caleb. Non uccidere il tuo migliore amico. È fatto così. Tu devi accettarlo.

<Sai perché non ti sto prendendo a calci in culo Cal?>
<Non saprei... Sono curioso Finnie!>
<Perché stasera la vedrò, finalmente la vedrò e le dirò che non posso vivere senza di lei e che... Aspetta, cos'hai appena detto? Come mi hai chiamato?>
Per qualche minuto fingiamo di litigare per poi buttarci a terra, sfiniti. Ho vinto io, come sempre.

Millie
<Il nostro compito è semplicissimo: dobbiamo soltanto sistemarci per la festa ed essere impeccabili.>
<Per te è facile Sads! Io non ho voglia di essere troppo appariscente...>
<Spero vivamente che tu stia scherzando! È la tua festa e dovrai essere magnifica! Ma tu non preoccuparti, perché ti sistemerò io e sarò a tua completa disposizione.>
<E va bene...> rassegnata, alzo gli occhi al cielo.

> rassegnata, alzo gli occhi al cielo

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<Sads, sei meravigliosa!><E tu con questo vestito farai girare la testa di Finn a 360 gradi!> A quelle parole scoppiamo a ridere entrambe

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<Sads, sei meravigliosa!>
<E tu con questo vestito farai girare la testa di Finn a 360 gradi!> A quelle parole scoppiamo a ridere entrambe.

Prendiamo l'ascensore per raggiungere il nostro autista che ci aspetta e ci mettiamo comode nei sedili di pelle della nostra limousine.

Finn
<Pensi che arriveranno prima o poi?>
<Finn, sono soltanto in ritardo, e poi le ragazze amano farsi aspettare.>
<Cal, e se avesse visto la foto che ha pubblicato Iris e pensasse che sono ancora fidanzato con lei?>
<Ma non vi eravate lasciati?>
<Sì, dopo che ha messo quella foto le ho chiesto di incontrarci e ci siamo lasciati. Mi aspettavo una scenata da parte sua, ma niente!>
<Magari è già fidanzata con un altro...>
<Beh... non mi stupireb->

Qualcosa o qualcuno attira la mia attenzione in modo inaspettato.
Un angelo appena caduto dal cielo? Un raggio di sole apparso dopo una lunga tempesta? No, nulla di tutto questo. È "soltanto" lei, soltanto Millie, in tutto il suo splendore.

<È... È semplicemente divina.>



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