FIVETEEN

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Millie

Ho imparato a memoria tutte le battute e ho cercato in tutti i modi di stare in contatto con il cast, anche a distanza.
Non riesco a descrivere in poche parole come mi sento adesso, forse perché sono troppe emozioni.
Mi sento come se fossi rinata, come se mi avessero dato un'altra chance per vivere una vita migliore e senza rimpianti.
Adesso, il mio unico scopo è cogliere questa possibilità e non farmela sfuggire, facendo ciò che amo e cercando di rendere ogni singolo giorno il migliore della mia vita.
Sono davvero grata per il mio lavoro, per i miei amici, per la mia famiglia, non voglio assolutamente perdere nulla di tutto ciò con qualche passo falso e, anche se sarò la solita Mills impulsiva che segue sempre il suo cuore, cercherò di essere razionale e di saper controllare le mie mosse, anche se mi sembra un'impresa complicatissima.

Oggi è il grande giorno: finalmente potrò ritornare a lavorare per la quarta stagione di Stranger Things e incontrare tutti i miei amici.
Non vedo l'ora!

Finn

Oggi potrò finalmente vedere Millie.
Sono molto contento del fatto che si sia ripresa, non riuscivo più a vederla triste.
Vorrei soltanto starle vicino e farle capire quanto io tenga a lei.

<Signor Wofhard, stiamo per arrivare.> il mio autista mi riporta alla realtà.
<Ok, John.> interrompo la mia canzone preferita togliendo le cuffiette.

<Hey Finn!>
<Ciao Cal, sono in ritardo? Forse il mio orologio è...>
<Tranquillo, sei in perfetto orario Finnie. Mi sbaglio o sei particolarmente nervoso?> Caleb sorride maliziosamente: mi conosce troppo bene e sa riconoscere ogni mio sbalzo d'umore.
<Non chiamarmi in quel modo e... no, non sono nervoso...>

<Anch'io sono felice di essere ritornata...> la sua voce mi distrae.
Non è molto lontana, ma riesco a decifrare le sue parole con difficoltà.

<Andiamo a salutare Millie?> mi chiede Caleb.
<Ehm, sì... certo>
<Sei proprio sicuro di star bene?>
<Mai stato meglio!> abbozzo un sorriso per non mostrare più di tanto la mia tensione: non mi va di parlare in questo momento. Voglio soltanto vedere lei.

Millie

Sta parlando con Caleb e lo vedo di buon umore.
Ne sono felice perché negli ultimi giorni l'ho visto molto nervoso e in qualche modo mi sento un po' colpevole.
Come fa ad essere sempre a suo agio in ogni situazione? Come fa ad essere... ad essere sempre perfetto?
Io, a confronto suo, sono tanto goffa e...

<Ringrazio il cielo che tu sia qui, è bello riavere la nostra Eleven!> la voce di Ross mi fa sobbalzare.
<Oh, Ross! Anch'io sono felice di essere ritornata...>
<Bene, iniziamo allora! >

Abbiamo girato tantissime scene e sono contenta del risultato.
È stato fantastico ritornare alla normalità.

<Adesso dobbiamo girare una scena un po' particolare> Ross si rivolge a me.
<Ross ma... non c'è scritto nulla nel copione...> rispondo confusa.
<Non è la prima volta che ti chiedo di improvvisare dato che amo quando e come lo fai. Devi soltanto creare un'atmosfera romantica, avvicinarti al tuo Mike e pronunciare un semplice "ti amo". Facile, no?>
<Oh...> no questa proprio non ci voleva.
<Penso di... di sì.> rispondo incerta.

Finn mi osserva con uno sguardo tra il confuso e il proccupato.

Millie, devi soltanto pronunciare due semplicissime parole. Non è difficile. Non stai mentendo, è soltanto... è soltanto finzione, è soltanto recitazione. Prendi un bel respiro e...

<Ti-io... io ti...>

Amo

Amo

Amo

Soltanto una parola.

Una soltanto.

Dilla e sarà tutto finito.

<Non posso. Devo-devo prendere una boccata d'aria, scusatemi.> cerco di formulare la frase nel modo più comprensibile possibile e vado via.

Devo correre, respirare un po' d'aria fresca, schiarirmi le idee.
Muovo le gambe con un movimento meccanico che comincia a far male, ma devo andare sempre più lontano, scappar via, pensare.
Sento una presenza dietro me che cerca di stare al mio passo: Finn.

<Fermati!>
<Finn lasciami stare!> cerco di non far sentire la mia voce tremolante.
<Ti ho detto di fermarti, per favore>

Sono sicura del fatto che Finn mi raggiungerà in un men che non si dica date le sue lunghe gambe, ma continuo a correre.

Inizio a sentire le guance umide. Trattengo i singhiozzi con fatica.

<Ti prego> mi afferra il braccio senza farmi male, ma quanto basta per bloccarmi.

<Cosa ti sta succedendo Mills? Tu sei sempre stata fantastica al set, perché sei scappata così, all'improvviso?>

Tengo lo sguardo basso per non mostrare il mio viso frustrato e pieno di lacrime, ma Finn riesce comunque a far incrociare i nostri sguardi.

<Perché stai piangendo? Io-io non capisco> Finn si porta una mano in viso. Sarà stanco, forse di me.

<Io non posso... non ce la faccio più Finn> continuo a trattenere le lacrime e i singhiozzi con fatica.

<Parlami> si avvicina a me. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza. Così poca distanza che potrei anche ascoltare il battito del suo cuore e ogni suo respiro. Mi asciuga le lacrime delicatamente.

A questo punto sarebbe stupido non dirlo. A questo punto sono io che devo fare il primo passo.

<Finn, tu lo sai che io non so mentire, a meno che non si parli di recitazione. Non riesco a fingere. Ma tu mi conosci bene e sai anche che non trovo nessuna difficoltà nel girare le scene con te. Ma oggi...> abbasso per un attimo lo sguardo, ma poi riprendo il filo del discorso con gli occhi incatenati ai suoi.

<Oggi non riuscivo a dire quelle due parole perché... perché le avrei dette a Mike. Finn, io...io avrei detto quello stupido "ti amo" soltanto a Mike.> nuove lacrime si fanno strada sul mio viso.

Ho visto soltanto un sorriso, un semplice e magnifico sorriso. Uno di quei sorrisi che soltanto lui riesce a fare. Uno di quei sorrisi che mi riempie il cuore di felicità.

<Allora l'unico problema è che tu...
Oh... Millie, non sai quante volte ho avuto paura di sbagliarmi. Non sai quante volte ho avuto paura di aver detto "Millie" e non "Eleven". E questo sai perché? Perché lo pensavo davvero e avrei voluto dirtelo.>

Perdo un battito. Finn Wolfhard, mi stai dicendo che-

<Ti amo anch'io Millie Bobby Brown>

Le nostre labbra si incrontrano.
Un incontro speciale.
Un incontro rimandato parecchie volte, troppe.
Ma si dice che l'attesa aumenta il piacere, no? E così è stato.

Il nostro primo vero bacio.
Non è finzione.
Non è recitazione.
È semplicemente realtà.
Una magnifica e dolce realtà.

(Quest'immagine è la location

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(Quest'immagine è la location.
Amo questi alberi, sono così romantici!💗)

*MOMENTO DI SILENZIO PER QUEST'ATTIMO DI GLORIA*

Buongiorno bellezzeeee
Finalmente un capitolo lungo e pieno d'amoreee.
Non so se la prossima settimana pubblicherò il sedicesimo capitolo perché devo studiare per gli esami😧
Lasciate una stellina⭐

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