ALICE
Mi ha stretta tra le sue braccia e in quel momento sentivo una sensazione che era un misto tra confusione e conforto.
Non mi era mai capitato di stare così bene in compagnia di qualcuno, di sentirmi dipendente da quella persona.
* * *
TOMMASO
Il rumore della sveglia anche questa mattina non ci regala nemmeno dieci minuti di sonno in più. ci svegliamo nella stessa posizione in cui ci siamo coricati, é lei che per prima questa volta si gira verso di me e mi lascia un bacio sul mento sussurrando
'buongiorno'
Ha la voce ancora assonnata, ma é lo stesso molto eccitante.
Ci alziamo e mentre si cambia le preparo un po di latte con nesquik con una scatola di biscotti a fianco. Mi infilo un paio di jeans , una maglia bianca e sopra un paio di bretelle.
Lei esce e cazzo quasi svengo vendendola
Si é messa un paio di jeans attillati con una maglietta un po scollata.
Penso subito alle strane idee che potrebbero farsi i ragazzi che la vedono
Devo ammettere che ha un bel fisico.
Nota il mio sguardo un po distratto e mi sorride
'A che pensi?'
Voglio farle sapere che a lei ci tengo. Mi alzo e le vado incontro stringendola in un abbraccio, le sussurro all'orecchio
'Non so come, non so perché, ma ti voglio bene'
lei mi stringe ancora più forte
'anche io Tommy...' é la prima volta che non mi chiamava Tommaso '…e ora andiamo se non vogliamo perdere il pulman'
Mi stacco da lei di malavoglia e le raccolgo la cartella.
Le sorrido e le dico che se vuole può iniziare ad andare, avrei voluto fumare e non lo avrei fatto in sua vicinanza. Non volevo che anche lei prendesse il vizio.
Dopo aver fumato raggiungo la fermata del bus e la vedo. É con quella ragazza, Francesca mi pare.
Poi il mio sguardo ricade su due tizi che le stanno fissando parlottando tra loro.
* * *
ALICE
mentre stavo parlando con Fra e le stavo raccontando le mie sventure per essere capitata a casa di Tommaso, dove avrei dovuto restare ancora per molto, due ragazzi si avvicinano a noi e ci salutano cordialmente.
uno dei due, quello che cerca di attaccare bottone con me é veramente carino.
Mi sento leggermente in colpa pensando a quello che era successo con Tommy ma poi riesco a spazzare via i pensieri, non so se per la troppa vicinanza a quel ragazzo o il pensiero che Tommaso non si faceva tanti scrupoli nel stabilire cosa era giusto o sbagliato.
Mentre questi due ci provano spudoratamente quello carino si avvicina a me e mi cinge le braccia attorno alla vita , guardandomi sempre più intensamente negli occhi.
Si sporge leggermente verso di me e quando sta per baciarmi sento che la sua presa si lascia andare e lui gira la faccia verso la parte opposta.
'Lasciala stare idiota' Tommaso, ha tirato un pugno a quel ragazzo e prendendomi per mano mi porta sul bus che nel frattempo era arrivato.
Ci sediamo vicini e tra noi regna solo tensione.
'che ti é successo?'
'Fai attenzione alle persone con cui vai'
ma senti chi parla!!
'Senti da che pulpito arriva!'
Fa una smorfia.
'Senti, io lo dico per te.'
'okay. Sei geloso?'
'chi io?! No.'
gira il viso dall'altra parte e io non posso più vederlo.
Arriviamo a scuola e ci separiamo. Lui trova una delle sue amichette e la raggiunge. Io mi dirigo verso l'aula con Fra.
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Alice.
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Tutto per 'gioco'
RandomAlice, 16 anni vive in un paese piccolo, in culo al mondo e sta per iniziare la terza superiore. Quest'anno avrà in classe con lei Tommaso. Lui é il solito ragazzo prepotente e arrogante, conosciuto come 'il ragazzo di una notte'. Non si parlano mai...