Tommaso
Sono con Tanya appartato in una stanza di un locale, ma la mia mente è decisamente altrove, esattamente da Alice.
Se quel lurido coglione prova a mettere le mani addosso alla mia piccola giuro che lo ammazzo.
Proprio mentre cerco di scacciare questi pensieri mi vibra il telefono, mi precipito sul cellulare dimenticando Tanya e tutto il resto, pensavo solo ad Alice. Come mi aspettavo il messaggio è suo, leggo e mi sento una fitta al petto, credo che le stia per succedere qualcosa di male, e sento anche che centra quell'idiota di Filippo.
Se lui le torce un capello è la volta buona che lo castro.
Abbandono Tanya, mi precipito in auto, accendo e mi dirigo velocemente all'alloggio di Filippo.
Spengo il motore e cerco di prendere tempo mentre apro la porta d'ingresso, chiamo il telefono fisso di casa sua e inizio a sudare freddo quando questo suona a vuoto. Busso alla porta dell'appartamento e appena Filippo apre la porta lo accolgo con un cazzotto in pieno viso, facendolo cadere a terra. Gli salto addosso e inizio a menarlo di brutto. Quando ormai è inoffensivo chiamo a voce alta Alice, ci mette tanto ad arrivare e quando la vedo le corro in contro abbracciandola forte, trema e i suoi occhi brillano.
'Scusa' mi dice 'avrei dovuto crederti da subito quando mi hai avvertita'
'Tranquilla' la rassicurò 'andiamo a casa la prendo in braccio ed esco. Tutto sotto gli occhi di Filippo che mi guarda con fare assassino mentre cerca di tirarsi in piedi.
'Non finisce qua' mi dice.
Non gli rispondo. Non spreco tempo, devo riportare Alice a casa. Al sicuro.
* * *
ALICE
Era arrivato al momento perfetto, Filippo si era staccato lasciandomi respirare. Avevo paura, non sapevo era lui, e non sapevo cosa fare. Volevo scappare da quella situazione, da quelle mani che percorrevano il mio corpo senza che io potessi fermarle. Tommaso era alla porta e appena ho sentito la sua voce chiamarmi mi ero sentita quasi rinascere.
Sono dispiaciuta. Dispiaciuta di avergli rovinato la serata, di aver dubitato di lui.
Mi sciacquo la faccia e, dopo essermi cambiata e preparata per la notte, raggiungo Tommy a letto.
Mi corico vicino a lui e cala il silenzio. Un silenzio odioso. Un silenzio da spaccare i timpani. Non ne potevo più di non sentire la sua voce.
Si gira verso di me e posa una mano sulla mia pancia, poi sul fianco avvicinandomi a lui.
Tremo, penso a cosa succederà quando incontrerà Filippo in giro.
'Hai paura per lui?' sembra aver intuito tutto
'No' provo ad essere convincente ma ottengo scarsi risultati
'Non mentirmi'
'Non l'ho fatto'
'Va bene' lascia la presa del mio fianco e si volta dandomi le spalle.
Lo stavo allontanando da me
'Tommy' provo a chiamarlo
Si rigira verso di me guardandomi fisso negli occhi
'Dimmi tutto piccola'
un brivido lungo la schiena
'Ho paura di quello che potrebbe succedere quando mi vedrà' ammetto
'Sarò la tua ombra, e che non ci provi ad avvicinarsi' mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia
'Grazie' sussurro a pochi centimetri da lui
'Ti voglio bene piccola' sorrido lievemente e mi stringo a lui.
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Ciao a tutti!! Spero il capitolo vi piaccia e vi metto al corrente del fatto che sono a corto di idee. Spero in un'illuminazione hahahaha buona serata a tutti/e
Votate e commentate per favore :)
Alice
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Tutto per 'gioco'
RandomAlice, 16 anni vive in un paese piccolo, in culo al mondo e sta per iniziare la terza superiore. Quest'anno avrà in classe con lei Tommaso. Lui é il solito ragazzo prepotente e arrogante, conosciuto come 'il ragazzo di una notte'. Non si parlano mai...