Mi guarda per un minuto in silenzio, aspettando una risposta, e io, sembra che mi abbiano tolto tutte le parole, muto, incapace di correre da lei e abbracciarla, dirle che é con lei che voglio restare, ma ho bisogno di chiarimenti, di fare mente locale su tutto questo periodo, sto cambiando troppo velocemente.
Si muove, si raddrizza apre la porta, mentre la chiude
'Dormi sul divano...' la sua voce é tremante quasi
'Ali..' ecco che mi torna una parola
'Perfavore' e chiude la porta.
Porto le mani sulla testa e mi chiedo perché sono cosí stupido.
Che mi é saltato in testa?!? Io senza di lei?! Per un mese?!
Mi alzo e vado in camera da lei, mi avvicino al letto e mi siedo, le poggio una mano sulla guancia, sono umide.
'Ti ho chiesto solo un favore' mi scosta bruscamente la mano dal suo volto
'Credo che... Si in effetti... dobbiamo parlare' non ero più nemmeno capace a formulare una frase, e io volevo parlare.
Quando sei così vicino al perdere una persona veramente importante , non credo che tu possa decidere cosa dire, o meglio controllarti.
'E di cosa vorresti parlare?!..' si raddrizza a sedere e ricomincia a piangere 'che tu te ne stai per andare, partire, per chissà dove?! Che sono stata una stupida a fidarmi di te?! Dovevo capire che per te era solo..'
s'interrompe, alzo la testa che fin'ora avevo tenuto bassa e la fisso negli occhi in cerca di risposte
'...solo un gioco.'
si alza e mentre sta per andarsene le prendo il polso
'Puoi dire ciò che vuoi, ma non di sicuro puoi metterti a parlare dei miei sentimenti, soprattutto nei tuoi confronti, non ne so parlare io, figuriamoci tu. Non sei un gioco Alice, sei pericolosa, per me, sei tutto ciò che mi rende felice, ma potresti anche uccidermi '
La bacio perché ormai la distanza tra le nostre bocche era diventata insopportabile
'Quindi resterai qua con me?' la sua voce era quasi supplichevole
'Non posso'
'Non vuoi.'
'Ho bisogno di riprendermi, sono cambiato in pochissimo tempo, e la ragione sei tu, ho bisogno di prendere per poco le distanze, anche se sarà dura, devo farlo. '
'Forse hai ragione, farà bene ad entrambi. Ma non tenermelo mai più nascosto, e non urlarmi contro.'
La stringo forte a me
'S..scusa' abbasso la testa sulla sua spalla
Lei mi stringe più forte, poi andiamo a coricarci e la tengo stretta a me tutta la notte.
É la vibrazione del cellulare che avevo dimenticato nella tasca dei jeans con cui avevo dormito, a svegliarmi questa mattina.
'Cosa vuoi?' rispondo mezzo assonnato
'Ho parlato con mio fratello, ha detto di aver raccontato di te al capo e vuole subito vederti.. Ti ho prenotato il viaggio.. '
'E.. Il più tardi possibile, okay?'
Sono stanco, non ho voglia di parlare di questo, non ora che le acque tra me e Alice si sono appacificate, non ho ancora voglia di lasciarla.
'Parti.. Stasera' Il tono si fa serio
'Non hai capito, sta sera no'
'Alle cinque all'aeroporto, mi raccomando, ti aspettano in America' riattacca.
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Tutto per 'gioco'
De TodoAlice, 16 anni vive in un paese piccolo, in culo al mondo e sta per iniziare la terza superiore. Quest'anno avrà in classe con lei Tommaso. Lui é il solito ragazzo prepotente e arrogante, conosciuto come 'il ragazzo di una notte'. Non si parlano mai...