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ALICE

Faccio forza sulla maniglia e l'abbasso così ritrovandomi senza ostacoli a separarmi da loro. Non si accorgono della mia presenza, siccome sono avvolti da una visibile passione.

Mi faccio ancora più coraggio

'emh emh' attiro la loro attenzione e tutto d'un tratto regna il silenzio sovrastato da un'imbarazzo palpabile 'scusate il disturbo, vorrei solo ricordare a Tommaso che siccome non abita più da solo potrebbe anche pensare che se lui non ha voglia di dormire non è detto che anche la sua coinquilina non ne abbia. Se proprio dovete fare, fate almeno più piano. Grazie e buona continuazione.' Sono stata una stronza. Interpretazione perfetta.

Rientrando in camera mi congratulo con me stessa per il coraggio avuto e il discorso appena fatto.

'Fanculo sei uno stronzo di merda!' la ragazza di quella sera è stata scacciata.

La porta della camera si apre e una figura molto simile a quella di Tommaso mi si avvicina.

'Piccola, se non volevi che io andavo con un'altra non era il caso di inscenare una sceneggiata come questa, bastava che me lo dicevi. Perché così rischi solo di farmi incazzare'. Poggia le braccia vicino alle mie spalle e il suo corpo sopra il mio imprigionandomi sotto di lui.

'E se invece vuoi giocare…' mi lascia qualche bacio e qualche succhiotto lungo il collo per poi arrivare a sussurrarmi vicino all'orecchio '… allora giochiamo'

'Fanculo Tommaso e fanculo anche ai tuoi giochetti della minchia, lasciami stare.'

'la prossima volta non intrometterti nelle mie cose allora' le sue mani si avventano ai miei seni, mi provoca brividi lungo tutta la schiena. Mi resi conto dopo un po del fatto che lui era in soli boxer e questa scoperta mi fece imbarazzare.

'Basta.'' riiscii a pronunciare quelle parole senza che nel mio tono apparisseeo la malavoglia di abbandonarlo e la voglia di lui che era esattamente quello che provavo.

'Buonanotte piccola' si scosta da sopra di me lasciandomi un bacio sulla fronte per poi abbracciarmi affettuosamente. Sentivo la sua voglia di avermi, sentivo il suo corpo a contatto con il mio e anche la sua presenza.
Nulla é più imbarazzante. Nulla é più bello.

* * *

TOMMASO

Era entrata nella stanza dove c'eravamo io e Charlotte e interrompe proprio sul più bello quello che stavamo facendo.

In quel momento una vampata di rabbia e stupore mi pervase.

Non riuscivo a capirla, il suo carattere era troppo forte e cambiava da un momento all'altro.

Un momento se ne esce con 'chiama le tue amichette' e quello dopo sembra quasi volermi dire 'sono gelosa che tu voglia altre oltre a me'.

L'importante ormai era essere con lei, nel mio letto, abbracciarla e farle sapere che lei é importante, non ho mai dovuto preoccuparmi di far sapere a qualcuno il bene che gli volevo o che comunque aveva un ruolo importante nella mia vita, ma con lei é diverso, sento la necessità di farle sapere che a lei tengo.

Non lascieró che se ne vada, come tutte le altre, e tanto meno non saró io a cacciarla.

*   *    *

La mattina ci alziamo entrambi di mala voglia, mi cambio e poi la raggiungo in cucina dove la trovo mentre fa colazione.

la saluto e lei ricambia. Prendiamo gli zaini e ci dirigiamo verso l'autobus. Arrivati la abbraccio e le auguro una buona giornata, lasciandole un bacio all'angolo delle sue labbra. Mi sorride e si avvicina alla sua amica, mentre io mi accendo una sigaretta.

*   *    *

Quel bacio in pubblico, é la prima volta.

Francesca notato il nostro atteggiamento, mi rivolge una domanda che mi fa salire miliardi di dubbi

'Ali, ma voi due cosa siete? fidanzati?' Non so cosa siamo e questo mi manda in palla. Fidanzati? amici? più di amici? conoscenti? se per avere una risposa devo chiedere a lui di sicuro sto meglio così.

Francesca mi vede titubante e allora cambia discorso 'andiamo a prendere un croissant per merenda?'

'Scusa Fra, io non vengo, devo parlare a Tommaso, ci vediamo dopo' e senza distogliere lo sguardo dalla figura di Tommy mi allontano da Fra.

vedendo che gli vado incontro mi guarda un po dubbioso 'Ehi piccola, qualcosa non va?'

Si. Niente non va. cosa siamo? no, non potevo dirgli così.

'Emh, vorrei parlarti'

'riguardo a cosa?'

mi sorride incoraggiante

'Emh, in realtà..' 

Capisce al volo che non ero pronta ad affrontare un discorso mi trascina nelle sue braccia stringendomi forte a se 'tranquilla piccola, ne parliamo a casa da tranquilli, okay?'

Sorrido, anche se lui non lo puó notare, sono felice che lui mi ha capita, e ha saputo adattarsi perfettamente alla situazione.

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Allora, spero la mia storia vi stia interessando, ci ho messo parecchio ad aggiornare perché internet ha qualche problema. Vi chiedo scusa.

Ringrazio tutti per le visualizzazioni che da giorno in giorno aumentano.

Buona settimana alice.

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