TOMMASO
Alice fa due passi avanti e tre indietro tutte le volte che mi avvicino a lei. Nonostante questo sia stato il motivo per cui ho lasciato perdere molte ragazze nel corso del tempo, mi sento troppo attratto da lei per poterla lasciare alle spalle.
L'avevo toccata e dopo questo come se nulla fosse se ne esce con 'vado a dormire domani mattina ci alziamo presto ciao' ma che cazzo.
Prendo la giacca e mi dirigo con l'auto al bar che da quando avevo conosciuto Alice avevo quasi smesso di frequentare, un locale pieno di spogliarelliste, un posto per divertirsi e sfogarsi.
Mi si avvicina Alessandra, una mia ex amica se così la posso definire.
'Ei…' si interrompe per squadrarmi dall'alto verso il basso. Era una tipa aposto, bel fisico, belle curve, sempre in abiti aderenti e corti. '…Mi mancava vederti'
con l'unghia dell'indice che posa sul mio petto traccia il segno dei miei addominali, che sono messi in rialzo dalla maglietta aderente.
'Anche a me mancavi..' non è vero. Non mi mancava assolutamente. Ma avevo bisogno di distrarmi da Alice, anzi, più che distrarmi, di riprendermi.
* * *
ALICE
Avevo sentito una breve conversazione probabilmente tra Tommaso e una delle sue amichette e poi la porta d'ingresso sbattersi prima di scoppiare a piangere. É solo colpa mia.
Dovevo dirgli che non volevo che chiamasse quella ragazza o chi cazzo era, avrei dovuto dirgli di venire con me a letto per di abbracciarmi e coccolarmi.
ma come al solito avevo sbagliato. Sbaglio sempre.
Con tutto e con tutti.E alla fine perdo sempre le persone a cui tengo. Dovrei smetterla di affezionarmi.
Provo a chiudere gli occhi e a dormire ma proprio mentre iniziavo a rilassarmi e il pensiero di Tommaso in giro non con me mi stava abbandonando ecco che sento la porta di casa aprirsi.
Spero con tutta me stessa che a varcare l'uscio della casa sia soltanto lui, non accompagnato da nessuna.
'Devi fare piano, non abito da solo e la mia coinquilina starà già dormendo' al sentire queste parole le mie orecchie si drizzano velocemente e passo dallo stato di dormiveglia a quello in cui sono perfettamente attiva.
'da quando sei fidanzato?' Ed ecco la voce femminile della sua presunta conquista. mi sale su un nervoso che mi chiude lo stomaco.
'io? Fidanzato? macchè dici! È solo...' si interrompe lasciandomi con il fiato sospeso 'è solo un'amica'.
Ecco cosa sono per lui. Solo una cazzo di amica. Una a cui chiedere favori, di quelle che se ci sono bene altrimenti pazienza.
Sento il rumore di una cintura cadere per terra e poi alcuni scricchiolii del divano. Ansimavano e si divertivano.
Puttana.
Vorrei andare nell'altra stanza da lui e tirargli due sberle o dire a lei 'quando avrà finito di usarti ti sbatterà fuori senza alcun problema', ma tutto quello che riesco a fare è mettere la testa sotto al cuscino e soffocare ogni singhiozzo, le lacrime iniziano a scendere mi rendo conto di star soffrendo troppo per restare in quella posizione.
Mi metto coraggio e mi alzo.
Raggiungo la porta chiusa della camera che é l'unico ostacolo che divide me dai due e con molto coraggio afferro la maniglia.
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Ciao a tutti, spero i miei capitoli vi piacciano e mi scuso per il ritardo della pubblicazione, ma sono veramente impegnatissima.
Se questo capitolo vi è piaciuto lasciate un commento o un voto.
Secondo voi che succederà ora???
Vi saluto, Alice.
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Tutto per 'gioco'
CasualeAlice, 16 anni vive in un paese piccolo, in culo al mondo e sta per iniziare la terza superiore. Quest'anno avrà in classe con lei Tommaso. Lui é il solito ragazzo prepotente e arrogante, conosciuto come 'il ragazzo di una notte'. Non si parlano mai...