Capitolo 16

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In pochissimo tempo arrivo davanti casa di Maelle e parcheggio l'auto, proprio vicino al suo vialetto. Dopo tutti questi avvenimenti mi sono completamente scordata di avvisare la mia migliore amica, spero solo sia in casa. Suono il campanello.

Ad aprirmi è Jeremias, il fratello più grande di Maelle. Non appena mi vede il suo sguardo da sereno e solare diventa interrogativo e leggermente più cupo, non capisco subito il motivo mi ha sempre voluto un gran bene.

- Ehi ciao Jer tua sorella è qui?- dico io guardando verso l'entrata di casa sua

Lui alza un sopracciaglio.

- Si è in doccia, ma scusa non eravate insieme fino a tre quarti d'ora fa?- dice lui guardandomi con sospetto.

Oh merda! Io ammazzo la mia migliore amica!

-Ehm.. si ecco, ho solo dimenticato di prendere il libro che le ho prestato la scorsa settimana, sai mi serve per studiare-  cerco di balbettare.

-Si certo, entra pure Fede. Lei è al piano di sopra- mi dice il fratello della mia migliore amica con uno sguardo ed un tono di voce che dicono tipo: so che mi stai mentendo.

Corro letteralmente su per le scale, voglio sfuggire al più presto da questa imbarazzante situazione. Non so mentire e Jeremias mi ha sicuramente sgamata in pieno.

Spalanco la porta della camera di Maelle senza nemmeno bussare e lei sobbalza tirando un urlo di spavento.

-Che sei matta Fede? Stavo per morire!- mi urla contro.

La guardo in cagnesco e con il fiato corto causato dalle innumerevoli scale di casa sua, inizio:

-Tu! Devi dirmi quando mi coinvolgi nelle tue menzogne, tuo fratello mi ha colta alla sprovvista e io non so mentire, ovviamente ci ho provato ma sai bene i miei risultati-

Lei sbianca.

-Dov'eri? Anzi non me lo dire perché già lo so- le domando io.

Così ci sediamo sul letto e la mia amica inizia a raccontarmi che ha passato la notte con il professor Megliola, che si è innamorata per la prima volta nella sua vita, che sono stati in casa sua e che lui è davvero un ragazzo d'oro.
Dice che le da tutte le attenzioni che nessun ragazzo le ha mai dato e che per lei è stato davvero un colpo di fulmine.

Io l'ascolto molto interessata e noto che quando parla di lui i suoi occhi si illuminano ed il suo sguardo cambia. Mi rivedo molto in lei. Dopo un attimo di silenzio, in cui io metabolizzo le parole che lei mi ha detto, lei lo spezza:

- Fede ti devo dire una cosa ma prometti di non giudicarmi..-

Inizio un po a preoccuparmi ma acconsento solo un cenno del capo e poggio la mia mano sulla sua, per darle forza .

- Abbiamo fatto l'amore.. non una volta ma tantissime... Stiamo da Dio insieme eppure ho tanta paura di perderlo. Lui è il mio professore, io la sua studentessa e se si dovesse sapere..- scoppia in lacrime.

Io ci rimango un po di stucco ma non la giudicherei mai, cosi le do un forte abbraccio e rimaniamo cosi fino a che i suoi singhiozzi cessano dopodiché mi stacco e la guardo.

- Dovete combattere per il vostro amore. E poi dai si tratta di tenerla nascosta fino a febbraio dopodichè la sua materia non ci sarà più e i problemi saranno zero. Potrai vivere la tua relazione alla luce del sole ed andrà tutto bene- le dico io cercando di essere il più possibile convincente.

- Si Fede, ma l'età?- mi chiede lei tirando su con il naso.

-  E che saranno mai otto anni amica! Si sa gli uomini maturano molto dopo.-

Entrambe scoppiamo in una fragorosa risata che viene però interrotta dall'entrata di Maeva, la sorellina piccola di Maelle, che ci avvisa di andare a tavola.

Mentre scendiamo le scale Maelle girandosi mi chiede:

- Ma come mai sei venuta qui?-

- Non sei stata l'unica a passare un weekend di fuoco. Dopo cena ti racconto tutto promesso.-

E così faccio mi confido con la mia migliore amica, proprio come lei ha fatto con me.
Ci sosteniamo sempre a vicenda e finalmente siamo felici entrambe.
Parliamo per ore, fantasticando sul futuro delle nostre relazione e non mi accorgo del tempo che sta passando, appena prendo il telefono e guardo l'ora mi prende un colpo l'1 e 56.
Saluto in fretta e furia la mia amica e mi precipito verso casa. Spero solo che i miei non siano ancora tornati.

Come non detto.
Non apppena arrivo davanti a casa noto sul vialetto la macchina di mio padre. Fantastico! Chi la vuole sentire ora mia madre.

Entro in casa e non appena mi chiudo la porta di casa alle spalle mia madre si precipita come una furia verso di me.

-Dove sei stata signorina? Ti sembra l'ora di arrivare questa?-

- Sono stata a studiare da Maelle e se permetti ora sono stanca. Lasciami passare. Buonanotte.-

- Si certo sarai stata con la tua puttanella. Vergognati- mi dice mia madre prima di scoppiare in una risata amara.

- Non ti permettere di chiamare così la mia ragazza! Tu non sei nella posizione di giudicare nessuno è chiaro? Te lo devo ricordare io quando hai tradito papà al lavoro? Della merda di madre che sei stata per me?
Andiamo Luisa sei ridicola.- mentre le urlo queste cose i miei occhi si riempiono di lacrime che prontamente caccio indietro e così, senza nemmeno aspettare una risposta da lei mi precipito verso camera mia e chiudendo la porta mi sento subito meglio come se fosse una barriera che tiene quella donna lontana da me.
Il profumo di Diana pervade ancora tutta la stanza ed il mio cattivo umore passa in un lampo.
Mi butto a peso morto sul letto e mi trovo a fissare il muro di camera mia tappezzato di tantissime foto mie con Maelle, mie con i miei nipotini e con altri amici che ho ultimamente perso di vista.
Non ho nemmeno una foto con Diana,penso tra me e me. Come se l'avessi chiamata in mio telefono vibra nella tasca del jeans.
È lei.

- Buonanotte Baby. A domani-

- Buonanotte piccola- le rispondo subito.

Mi metto subito il pigiama e stremata dalle ultime 48 ore mi addormento profondamente.

In un mare di pensieri, tu mi salvi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora