Capitolo 14

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Stamattina a svegliarmi non è la sveglia ma i raggi del sole che penetrano da dietro la tenda della mia cameretta e riflettono proprio sul mio viso. Stropiccio gli occhi e mi metto seduta sul letto quando una forte fitta allo stomaco mi fa tornare alla mente tutto ciò che è successo ieri sera. Mi alzo tenendomi con la mano lo stomaco perché il dolore è davvero troppo forte e con mia sorpresa noto che sono solo le 8:30 e quindi ho ancora 2 ore prima di uscire per recarmi all'università dato che oggi si inizia alle 11.
Mi dirigo in bagno per farmi una doccia calda perchè nonostante siano gli ultimi giorni di ottobre qui a Bologna il freddo ha già iniziato a farsi sentire.

Appena uscita dalla doccia noto che il mio cellulare si illumina e non appena vedo il nome in rubrica un grande sorriso si fa spazio sul mio viso. È lei.

- Buongiorno Fede, come ti senti stamattina? Sono ancora preoccupata😔-

Il sorriso non accenna ad andarsene e sapere che si preoccupa così per me mi fa davvero felice.

Decido così di risponderle.

- Buongiorno piccola! Sto bene anche stamattina non ti devi preoccupare, che dici ti va una colazione prima di andare in università?-

Bugiarda, ti fa male. Ed è colpa di Diana. Quella ragazza ti farà stare male Federica! Mi dice la mia coscienza che oramai ho iniziato a ignorare.

- certo, io sono già pronta. Passo io?- risponde Diana.

- passo prima da Maelle poi passo io da te. Mandami l'indirizzo-

Lei mi manda l'indirizzo mentre io chiamo Maelle che risponde al primo squillo dicendomi che l è già pronta; così corro giù per le scale e arrivata in cucina noto l'ennesimo bigliettino.

Federica, io e tuo padre staremo fuori questo weekend. Da te verrà Maria.

Ma possibile che ancora mi mandano Maria a cucinare? Non ho più sei anni! Non che passare del tempo con Ninni mi dispiaccia anzi! Però mia madre crede che io non sia in grado di badare a me stessa.

Tua madre ha perfettamente ragione. Guarda come ti sei ridotta solo per una ragazza- si fa largo nella mente la mia coscienza.

Scaccio subito il pensiero prendo le chiavi della mia macchina e appena uscita dal cancello mi dirigo verso casa di Maelle con le canzoni di lady Gaga che pompano a tutto volume nelle casse.

Nonostante la brutta serata di ieri io sono davvero felice. Diana si preoccupa per me perché le interesso.

Senza nemmeno accorgermene sono già sotto casa di Maelle e suono due volte il clacson per fare capire alla mia amica che sono arrivata. Dopo qualche secondo vedo la mia amica uscire di casa correndo con lo zaino in spalla.
Entra in macchina salutandomi e mi da un bacio sulla guancia.

Mentre andiamo verso casa di Diana io e la mia migliore amica non parliamo, siamo entrambe felici ognuna per un motivo differente e quindi cantiamo, a squarciagola la canzone "Born this way" di Lady Gaga.

Dopo appena due minuti siamo nel vialetto che porta a casa di Diana e mi fermo sotto una grande Villa Bianca con un giardino enorme ed un cancello altissimo color oro. Non sono sicura di essere nella casa giusta ma ad un certo punto il cancello si apre e proprio li dietro compare Diana.
Appena i nostri sguardi si incontrano ci sorridiamo.
Diana sale in macchina. Sembra molto felice anche lei e non appena prende posto nel sedile posteriore e chiude la portiera si sporge dal sedile e mi lascia un veloce bacio sulle labbra.

Dio mio! Ogni volta che le nostre labbra si incontrano il mio cuore inizia a fare le capriole.

- terra chiama Fede! Vogliamo partire o che cosa? - urla la mia migliore amica agitando la sua mano davanti al mio viso

- si si scusate- balbetto io

Entrambe ridono.

* LA MATTINA STESSA*

Sono le 11 e 15 e io, Diana e Maelle stiamo correndo come pazze nei corridoi dell'Università, siamo in ritardo.
Raggiungiamo l'aula con il fiato corto e ci dirigiamo all'interno.
Non appena facciamo il nostro ingresso tutta la classe punta gli occhi su noi tre ed io vorrei sotterrarmi all'istante.
La lezione è quella di psicologia quindi c'è il professor Megliola che interrompe la sua lezione e ci guarda:

- alla buon ora signorine, prego accomodatevi- e senza nemmeno degnarci di una sguardo riprende la sua lezione.

Ci sediamo vicine nei nostri soliti tre posti e dopo aver preso posto ed essermi sistemata mi giro verso la mia migliore amica:

- simpatico il tuo nuovo boys- le sussurro all'orecchio

- shhhhhhh sei impazzita?! È un segreto-

Alzo le mani in segno di scuse e mi concentro sulla lezione di psicologia. Devo dire che Freud mi ha sempre appassionata e quindi la lezione è facile da seguire.

Finalmente sono giunte le 18.00 e le lezioni sono terminate. Maelle è uscita subito dopo la lezione del professor Megliola dicendo che non si sentiva bene, purtroppo per lei però io la conosco bene e sono sicura che sia una bugia.

Faremo sicuramente i conti!

Mentre io e Diana andiamo alla macchina all'improvviso vediamo in lontananza una figura fin troppo conosciuta in sella ad una moto. Lei si irrigidisce e mi stringe forte la mano. Lui è lì, Ethan è lì vicino al parcheggio dove si trova la mia macchina e ci guarda in cagnesco.
Diana ha iniziato a tremare.

- stai calma piccola. Ci sono io- le sussurro all'orecchio.

Quello stronzo non mi fa più paura!
Mentre stiamo per attraversare sulle strisce pedonali che portano al parcheggio Ethan ci sfreccia davanti ad una velocità esagerata e noi facciamo un balzo all'indietro.

Solo quando lui è lontano Diana riesce a prendere fiato ma ancora non ha smesso di tremare ed io l'abbraccio forte per qualche minuto fino a quando sento che il suo corpo di rilassa dentro il mio abbraccio. Poi mi stacco le do un bacio sulla fronte e azzardo:

- ti va di dormire a casa mia stasera? Magari ti senti più tranquilla. C'è ovviamente se vuoi, non sentirti obbligata...- ok. Inizio a balbettare.

- si!- dice Diana stampandomi un bacio sulle labbra.

Arriviamo davanti casa mia e noto appoggiata al vialetto di entrata la bicicletta di Maria. Sono felice che sia qui.
Così mi presento in casa all'improvviso mano per mano con Diana.

Non appena Maria ci vede ci viene incontro e mi da un lungo abbraccio prima di salutare e presentarsi a Diana con la sua solita dolcezza.

- adesso ragazze vi lascio sole, la cena è nel forno. La tua parmigiana preferita amore mio bello -

- grazie Ninni ti voglio tanto bene a domani- e le do un lungo abbraccio.

Ora siamo sole. Io e Diana.

In un mare di pensieri, tu mi salvi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora